4.4.c - Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla conservazione della biodiversità

Gli interventi non produttivi, rappresentano un complemento indispensabile alla conservazione della biodiversità seppure difficilmente realizzati in assenza di obblighi specifici. La perdita e la frammentazione degli habitat, unitamente alla riduzione della biodiversità e alla semplificazione del paesaggio agrario rendono necessarie azioni volte a migliorare la situazione attuale,  anche tramite un approccio di area vasta. E' importante, pertanto, dare un sostegno alle imprese nella realizzazione/ripristino di strutture vegetali lineari, come siepi e filari composti di specie autoctone ed altri elementi del paesaggio di importanza ecologica, che aumentano la complessità dell'ecosistema, arricchiscono e diversificano il paesaggio rurale, potenziano le reti ecologiche e creano luoghi di rifugio e riproduzione della fauna selvatica. Svolgono quindi una importante azione di salvaguardia della biodiversità sia vegetale che animale. Inoltre i processi di rinaturalizzazione in atto sono elementi chiave per spiegare l'incremento della consistenza delle popolazioni di specie appartenenti alla fauna selvatica, è pertanto indispensabile agire sulla prevenzione dei danni che  la fauna selvatica può provocare alle aree agricole ponendo in atto azioni specifiche in grado di garantire  la coesistenza di ecosistemi naturali con attività agricole.  

Attraverso azioni di sensibilizzazione sull'importanza della tutela della biodiversità si punterà anche ad incrementare il consenso della popolazione locale per uno sviluppo sostenibile del territorio. 

 

 

Tipo di sostegno:

 

  

L'aiuto è  concesso sotto forma di sovvenzione a fondo perduto.  

E' possibile il versamento al beneficiario di un anticipo con le modalità disposte da paragrafo 4 dell'art. 45 del Reg. (UE) n. 1305/2013. Pertanto per gli interventi ammessi a finanziamento,  l'importo dell'anticipo è pari al 50% del contributo concesso. 

 

 

Beneficiari: 

 

Imprenditori agricoli, persone fisiche e giuridiche, singoli e associati, come definiti dall'art. 2135 del Codice Civile.

Possono beneficiare del sostegno previsto dalla presente azione anche gli enti pubblici o  associazione agrarie comunque denominate (comunanze, università, ecc..). 

 

 

Spese elegibili:

 

  

Sono ammissibili a sostegno le spese per investimenti materiali coerenti con l'operazione descritta:

  • interventi di rinaturalizzazione e manutenzione di habitat di pregio ecologico e interventi di miglioramento della biocenosi presenti; 
  • interventi di valorizzazione degli aspetti strutturali e compositivi di ecosistemi di particolare pregio; 
  • interventi finalizzati alla valorizzazione della vocazionalità degli habitat per specie animali e vegetali; 
  • interventi finalizzati alla mitigazione di impatti e conflitti a carico di specie animali e vegetali. 
  • reintroduzione di specie autoctone;  
  • l'acquisto e l'installazione di sistemi di protezione e prevenzione dei danni da fauna selvatica; 
  • interventi di contenimento della vegetazione arborea ed arbustiva di invasione alloctone; 
  • interventi di ripristino,  valorizzazione e tutela delle cenosi prato-pascolive; 
  • interventi per il risanamento dei fenomeni erosivi; 
  • interventi per favorire il collegamento tra habitat o siti (creazione di corridoi e biotopi ecologici); 
  • interventi per la riqualificazione degli ecosistemi e del paesaggio rurale; 
  • investimenti e iniziative di sensibilizzazione ambientale collegate agli obiettivi dell'operazione. 

 

 

Condizioni di ammissibilità:

 

 

Coerenza dell'operazione con le politiche regionali (strumenti e piani) riguardanti le Aree Naturali Protette e altre aree di pregio ambientale. 

Alla data di rilascio informatico della domanda di aiuto i richiedenti l'aiuto devono: 

  • avere costituito e aggiornato il fascicolo aziendale di cui di cui all'art.9 del DPR 505/1999;  
  • per le operazioni inerenti beni immobili: essere in possesso del titolo di proprietà o della disponibilità giuridica dell'immobile. 

 

Principi relativi alla definizione dei criteri di selezione:

 

I criteri di selezione saranno articolati in base ai seguenti elementi di valutazione:  

  • pertinenza e coerenza rispetto alle finalità della misura; 
  • tipologia degli interventi e loro requisiti qualitativi;  
  • localizzazione degli interventi; 
  • utilizzo di sistemi innovativi; 
  • coerenza con i piani delle aree di pregio ambientale. 

 

 

Importi e tassi di sostegno:

 

La percentuale massima di sostegno, calcolata sulla spesa ammessa a finanziamento, per gli investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla conservazione della biodiversità è pari al 100%.