FAQ - Domande frequenti
Informazioni per i cittadini colpiti dal terremoto e per chi vuole fare donazioni

Agevolazioni per titolari di mutui

Sono titolare di un mutuo. È prevista qualche agevolazione?

Se sei titolare di un mutuo relativo a edifici distrutti o resi inagibili, anche parzialmente, puoi richiedere la sospensione delle rate, optando tra la sospensione dell'intera rata o quella della sola quota capitale. L'agevolazione è prevista anche per gli edifici destinati alla gestione di attività commerciali ed economiche.

Sono residente nelle aree colpite dal sisma, sono previste agevolazioni per il pagamento del mutuo e dei prestiti da parte di Poste Italiane?

A seguito di esplicita richiesta dell'interessato, è immediata la sospensione del pagamento delle rate del mutuo e dei prestiti in corso. Per tutti coloro che vivono nelle zone terremotate, è previsto il blocco delle attività di recupero crediti e di sollecito dei pagamenti. La sospensione è valida solo per i pagamenti non ancora addebitati sul conto.



Sopralluoghi e verifiche di agibilità

Che cos’è la scheda Aedes?

La scheda Aedes -utilizzata a partire dal terremoto umbro-marchigiano del 1997 e in tutti gli eventi sismici successivi -è un scheda per il rilevamento speditivo dei danni, la definizione di provvedimenti di pronto intervento e la valutazione dell'agibilità post-sismica di edifici con tipologia strutturale ordinaria (in muratura, in cemento armato o acciaio intelaiato o a setti) dell'edilizia per abitazioni e/o servizi. Questa scheda non può essere applicata a edifici industriali (quali ad esempio i capannoni prefabbricati, per i quali si una scheda dedicata), monumentali (in particolare le chiese, per le quali esiste un altro tipo di scheda), o altri manufatti (come, ad esempio, i serbatoi), né a ponti e altre opere infrastrutturali.



A chi devo richiedere la verifica della mia casa?

Devi fare richiesta al tuo Comune o al Centro operativo comunale compilando il modulo allegato alle Indicazioni operative per il censimento danni, pubblicate sul sito del Dipartimento della Protezione Civile. Il modulo da compilare per le abitazioni private è il Modello IPP "Istanza di sopralluogo per edifici/opere pubbliche, privati".
 



Una volta presentata domanda, chi svolge la verifica?

La verifica sulla base della scheda Aedes (Agibilità e danno nell'emergenza sismica) è a cura di tecnici in possesso dei requisiti previsti per la redazione della stessa scheda o esperti. Questi tecnici devono essere stati formati in uno dei corsi sulla "Valutazione di agibilità e rilievo del danno", organizzati secondo lo standard condiviso col Dipartimento della Protezione Civile. Solo per i dipendenti pubblici o per il personale dei centri di competenza – che non abbiano seguito i corsi – è possibile la partecipazione in qualità di esperto avendo già partecipato a precedenti campagne di sopralluogo con schede Aedes a partire dal 1997. Invece, i sopralluoghi Fast vengono effettuati da tecnici mobilitati attraverso i Consigli Nazionali o le Amministrazioni di afferenza, accreditati dalla Dicomac. Questi tecnici non devono possedere requisito di idoneità Aedes. I tecnici abilitati Aedes, invece, possono partecipare ai sopralluoghi Fast.



Sono un professionista e vorrei far parte delle squadre di tecnici che stanno svolgendo le verifiche di agibilità. Quali requisiti bisogna avere

Come stabilito dalla circolare emessa dal coordinatore della Dicomac il 3 settembre 2016, trattandosi di un'emergenza a carattere nazionale, i tecnici accreditabili per l'esecuzione dei sopralluoghi di agibilità sono esclusivamente quelli in possesso di questi specifici requisiti di idoneità: a) idoneità conseguita in un corso abilitante a partire dal 1° aprile 2010; b) idoneità conseguita in un corso abilitante tra il 1° giugno 2000 ed il 31 marzo 2010, più relativo aggiornamento; c) qualificazione quale esperto (solo per i dipendenti pubblici o personale in organico alla struttura dei centri di competenza), nei termini di seguito specificati: partecipazione certificata a campagne di rilievo del danno ed agibilità effettuate a partire dal 1997 per almeno tre differenti eventi, con un numero minimo complessivo di 15 giornate effettive di attività di sopralluogo, oppure per un singolo evento con almeno 30 giornate effettive di sopralluogo. Si precisa che i corsi di cui ai punti a) e b) sono esclusivamente quelli organizzati sullo standard formativo definito negli Accordi di collaborazione in essere tra i Consigli Nazionali dei professionisti ed il Dipartimento della protezione civile. Se lei è in possesso di uno dei citati requisiti, la invitiamo a presentare la candidatura al suo Ordine/Collegio di appartenenza che, per il tramite del Consiglio Nazionale di riferimento, organizzerà turnazioni settimanali a supporto delle attività della funzione censimento danni ed agibilità della Dicomac.



Sono un professionista e vorrei far parte delle squadre di tecnici che stanno svolgendo le verifiche di agibilità Fast. Quali requisiti bisogna avere?

La ricognizione può essere svolta da tecnici dipendenti di Pa o professionisti già abilitati per lo svolgimento delle attività di verifica con scheda Aedes, mobilitati per il tramite dei Consigli Nazionali e accreditati dalla Dicomac. In seguito a una formazione speditiva sulla Fast – coordinata dalla Dicomac in raccordo con le Regioni – la ricognizione può essere svolta anche da tecnici professionisti che si offrono come volontari (se abilitati all'esercizio della professione con competenze tecnico-strutturali nell'ambito dell'edilizia e iscritti a un ordine/collegio professionale) e da tecnici dipendenti che, nella pubblica amministrazione di appartenenza, si occupano di edilizia, opere e lavori pubblici.

La procedura di verifica di agibilità Fast sostituisce la procedura Aedes?

La procedura con scheda Fast non è sostitutiva, ai fini della ricostruzione, della procedura con scheda Aedes (che resta in vigore), per quanto attiene l'approfondimento degli edifici valutati non utilizzabili.

A che cosa corrispondono le lettere A, B, C, D, E e F con cui è sintetizzato l'esito di agibilità?

Di seguito riportiamo il significato delle sigle:

A

Edificio agibile

La funzionalità dell'edificio non risulta alterata a causa di eventuali danni causati dal terremoto

B

Edificio temporaneamente inagibile (in tutto o in parte) ma agibile con provvedimenti di pronto intervento

L'edificio è in tutto o in parte temporaneamente inagibile, ma è sufficiente eseguire interventi di pronto intervento e di rapida realizzazione per ripristinare l'agibilità e poterlo utilizzare in tutte le sue parti, senza pericolo per i residenti

C

Edificio parzialmente inagibile

L'edificio presenta porzioni che sono agibili ed altre zone che sono inagibili. È il Comune che specifica con Ordinanza sindacale le parti inagibili

D

Edificio temporaneamente inagibile da rivedere con approfondimento

Si tratta di situazioni che presentano particolari peculiarità e che richiedono professionalità specialistiche. Si prevede quindi la ripetizione del sopralluogo da parte di una squadra adeguatamente formata. Fino a quel momento l'edificio è dichiarato temporaneamente inagibile

E

Edificio inagibile

Nel caso di esito E l'edificio non può essere utilizzato in alcuna delle sue parti. Un edificio può essere inagibile di tipo E per motivazioni legate alla struttura portante, agli elementi non strutturali e alle fondazioni

F

Edificio inagibile per rischio esterno

L'edificio è inagibile per rischio esterno, dovuto al contesto circostante, anche senza danni consistenti all'edificio. L'esito F è assegnato in aggiunta all'esito proprio dell'edificio che può variare da A ad E. Ad esempio, la sigla A+F corrisponde ad edifici agibili per condizioni intrinseche ma inagibili per rischio esterno

 

A queste sigle si aggiunge la sigla A+F a cui corrisponde: Edifici agibili per condizioni intrinseche ma inagibili per rischio esterno.

La mia abitazione era stata dichiarata totalmente inagibile (esito E della scheda Aedes) a seguito del terremoto antecedente a quello che ha colpito il Centro Italia dopo il 26 e il 30 di ottobre e non ho fatto interventi di ripristino. Posso richiedere a seguito di questo terremoto una nuova verifica di agibilità?

No. Se non stati eseguiti interventi di ripristino a seguito della prima dichiarazione di inagibilità, ora non è possibile richiedere un nuovo sopralluogo e pertanto è da considerarsi valido il giudizio già dato a suo tempo. L'opportunità di eseguire una nuova verifica di agibilità sarà valutata dal Centro operativo comunale d'intesa con il Centro di coordinamento regionale.



Per gli edifici già ispezionati con procedura di verifica di agibilità tramite scheda Aedes è possibile procedere verifica tramite scheda Fast?

Dato che l'utilizzo della procedura Fast è finalizzata a selezionare in breve tempo gli edifici agibili rispetto a quelli non utilizzabili subito, non possono essere oggetto di sopralluogo Fast tutti gli edifici già ispezionati e dichiarati inagibili (B, C, D, E, qualunque esito Aedes con F). Se il rischio esterno sull'immobile è stato rimosso con interventi successivi ed un provvedimento ufficiale del sindaco ha disposto la rimozione della dichiarazioni di inagibilità, allora l'edificio riclassificato A può essere assoggettato a nuova verifica anche attraverso procedura Fast.



A chi devo rivolgermi per avere la scansione della scheda Aedes per poter presentare domanda per i contributi per la ricostruzione?

La Funzione censimento danni e agibilità della Dicomac-Direzione di comando e controllo di Rieti è al lavoro per scansionare e informatizzare tutte le schede Aedes compilate dalle squadre di tecnici, dando la priorità ai Comuni maggiormente colpiti dal terremoto. A tutti i Comuni, secondo tale priorità, la Funzione censimento danni e agibilità rilascia progressivamente le schede scansionate, informatizzate e indicizzate in cd. È compito dei Comuni valutare tempistica e modalità per rendere disponibili le schede ai cittadini.



Sono il sindaco di un comune fortemente colpito dal terremoto. Posso richiedere una verifica con procedura Fast su un’intera zona della mia città?

Sì, è possibile richiedere verifiche a tappeto su tutti i fabbricati ubicati in aree perimetrate indicate dai Sindaci stessi. Questa procedura non è attivabile per le aree più distrutte interessate da un danneggiamento quasi totale, perimetrate con ordinanza sindacale, nelle quali è da ritenersi che gli edifici presenti siano tutti comunque non utilizzabili.



Sono un tecnico e ho fatto parte di una squadra che ha eseguito sopralluoghi di agibilità sugli edifici danneggiati dal sisma. A chi mi posso rivolgere per ottenere il rimborso delle spese?

Può inviare il rendiconto delle spese sostenute al suo Consiglio Nazionale di afferenza. Il Dipartimento provvederà, infatti, al rimborso delle spese documentate attraverso i diversi Consigli Nazionali. Si ricorda che, secondo quanto disposto dall'art. 3 dell'ordinanza del Capo Dipartimento n. 392 del 6 settembre 2016, le spese ammissibili di vitto, alloggio e viaggio sono quelle previste nell'allegato A del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2014.



Informazioni per chi vuole donare

Ho raccolto vestiti e altri generi di prima necessità e mi piacerebbe donarli a chi si trova in un’area di accoglienza per il terremoto. Come devo fare?

Grazie per il tuo impegno e la tua disponibilità. In questa fase però il Dipartimento della Protezione Civile, d'intesa con le Regioni, i Comuni e con le Organizzazioni di volontariato, ha chiesto uno stop alle donazioni. La generosità dimostrata sinora ha permesso, infatti, di raccogliere grandissime quantità di vestiti, giocattoli, cibo e, in genere, beni di prima necessità. Al contempo l'arrivo continuo di materiali continua a impegnare molti operatori, tra cui volontari, nelle attività di verifica e smistamento di tutte queste offerte, che spesso non incontrano le specifiche esigenze della popolazione colpita.
 



Faccio parte di una associazione che organizza iniziative per bambini e ho pensato che sarebbe una bella idea portare la nostra attività nelle aree di accoglienza. A chi devo rivolgermi?


Grazie per l'attenzione dimostrata. Il Dipartimento della Protezione Civile non gestisce questo tipo di iniziative la cui valutazione è affidata direttamente alle Regioni interessate. Puoi contattarle, tramite e-mail a questi indirizzi: sismarieti@regione.lazio.it per il Lazio e prot.civ@regione.marche.it per le Marche. Ti consigliamo di dettagliare bene l'iniziativa, ad esempio indicando se è un'attività a carattere gratuito o meno, il periodo di riferimento, l'area in cui si intende operare ed eventuali contatti.
 



Ho una seconda casa e mi piacerebbe metterla a disposizione di una famiglia colpita dal terremoto. Come mi devo muovere?

Ti ringraziamo per la tua volontà di aiutare. Puoi segnalare la tua disponibilità al nostro Contact Center che, a sua volta, trasferirà le offerte di questo tipo alla struttura di coordinamento dell'emergenza a Rieti. In caso di necessità sarai ricontattato.

 

Se la tua seconda casa, invece, si trova ad Amatrice, ti segnaliamo che il Comune ha attivato Amatrice solidale una iniziativa specifica per chi vuole offrire la propria seconda abitazione agli amatriciani residenti che hanno perduto la casa nel terremoto. Per dare la tua disponibilità puoi chiamare il numero 338.4996173, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00. Le seconde case così offerte saranno sottoposte a verifica di abitabilità con priorità rispetto a tutte le altre seconde case.
 




Contatti

Stefania Tibaldi
Tel. 0742 630701
stibaldi@regione.umbria.it

Consultare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico
per avere tutti i contatti e riferimenti utili

Per informazioni sulla ricostruzione 
contattare l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione
Tel. 0742 630 709