Il Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62, attuativo della Legge Delega n. 227/2021, rappresenta un importante cambio di paradigma nella normativa italiana in materia di disabilità, segnando il passaggio da un approccio assistenziale a uno fondato sui diritti e sull'autodeterminazione della persona.
Il decreto introduce una visione centrata sulla persona, riconoscendo il diritto all’inclusione sociale, lavorativa e relazionale, in linea con i principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Le disposizioni del decreto mirano a garantire, in coerenza con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (sottoscritta a New York il 13 dicembre 2006 e ratificata con legge 3 marzo 2009, n. 18), l’effettivo e pieno accesso al sistema dei servizi, delle prestazioni, dei supporti, dei benefici e delle agevolazioni, anche mediante l’accomodamento ragionevole e la definizione di un progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato, secondo i principi di autodeterminazione e non discriminazione.
Adeguamento terminologico
Il Decreto prevede, a decorrere dalla sua entrata in vigore, la sostituzione di alcuni termini e locuzioni con un linguaggio più rispettoso e aderente alle nuove definizioni. In particolare:
- la parola «handicap» è sostituita da «condizione di disabilità»;
- le espressioni «persona handicappata», «portatore di handicap», «persona affetta da disabilità», «disabile» e «diversamente abile» sono sostituite da «persona con disabilità»;
- le locuzioni «con connotazione di gravità» e «in situazione di gravità» diventano «con necessità di sostegno elevato o molto elevato»;
- l’espressione «disabile grave» è sostituita da «persona con necessità di sostegno intensivo».
Sperimentazione nazionale – Coinvolgimento della Regione Umbria
L’articolo 33 del Decreto Legislativo 62/2024 dispone l’avvio di una fase di sperimentazione, riguardante le disposizioni del Capo III relative alla valutazione multidimensionale e al progetto di vita, da attuarsi in forma provvisoria e a campione, secondo un criterio di differenziazione geografica (Nord, Centro e Sud Italia) e dimensionale (territori di diversa estensione).
La sperimentazione si svolgerà dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
In tale contesto, la Regione Umbria è stata individuata tra le Regioni partecipanti alla sperimentazione, e in particolare risultano coinvolti, i Comuni capofila delle seguenti Zone Sociali, afferenti alla Provincia di Perugia, :
- Città di Castello
- Perugia
- Assisi
- Marsciano
- Norcia
- Gubbio
- Foligno
- Spoleto
- Unione dei Comuni del Trasimeno
Tale individuazione è stata formalizzata ai sensi dell’art. 9 del Decreto-Legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni dalla Legge 29 luglio 2024, n. 106. Regione Umbria ha ampliato la fase di sperimentazione all’intero territorio regionale, includendo anche i Comuni che afferiscono alla Provincia di Terni per la parti di propria competenza.
UMBRIA
Con deliberazione n. 558 dell’11/06/2025 la Regione Umbria ha adottato le “LINEE DI INDIRIZZO E DI GOVERNANCE DELLA REGIONE” al fine di dare attuazione alla fase di sperimentazione.
La Regione, insieme alle Az. USL, agli Enti territoriali coinvolti, è pertanto impegnata nell’attuazione della fase sperimentale, con l’obiettivo di promuovere modelli innovativi e centrati sulla persona, che possano orientare l’implementazione a regime della riforma, con il coinvolgimento delle associazioni rappresentative delle persone con disabilità e delle loro famiglie nell'ambito del Tavolo di coordinamento in materia di disabilità.