Il Percorso regionale per la semplificazione
Da anni la semplificazione rappresenta una richiesta costante e continua da parte di imprese e cittadini che chiedono una Pubblica Amministrazione più efficiente, meno burocratica, più moderna, più snella.


E' per questo che La Regione Umbria ha avviato sin dal 2011 azioni sistematiche di semplificazione, in linea con l'Europa e con le politiche nazionali, considerando la semplificazione fondamentale per aumentare la competitività del territorio, migliorare la qualità della vita dei cittadini, rafforzare il rapporto tra Pubblica Amministrazione e mondo delle imprese facendo in modo che i cittadini acquisiscano fiducia nelle Istituzioni.

 

E' nei Piani Triennali di Semplificazione, approvati dall'Assemblea legislativa, che viene  definita la linea di intervento ed il modo sia organizzativo che tecnologico per poter raggiungere  finalità e obiettivi, le attività di verifica e di controllo sullo stato di avanzamento e l'effettivo raggiungimento degli obiettivi.


La definizione di piani triennali, attraverso l'aggiornamento continuo di metodi e standard,  partendo dalla valorizzazione del patrimonio di informazioni e di progettualità acquisito nel tempo, garantirà ulteriori spazi di semplificazione.


Con le azioni attuative del Piano triennale 2012-2014, disponibile in fondo a questa pagina nella sezione Documenti, la Regione Umbria ha sperimentato nuove metodologie, nuovi sistemi organizzativi, definendo standard e modelli.

Nel contempo ha avviato un sistema di monitoraggio e una valutazione delle attività, realizzando anche indagini oggettive sul territorio, per valutare gli impatti dell'azione regionale. Ciò ha permesso di acquisire consapevolezza dei punti di forza e dei limiti di tali azioni.


I maggiori punti di debolezza individuati sono :

  • una mancata sinergia e complementarietà tra le politiche di semplificazione e quelle di digitalizzazione;
  • una partecipazione, che seppur ampia, è avvenuta solo successivamente alla fase di pianificazione delle attività ed è risultata carente nella fase attuativa;
  • una inadeguata  attività di comunicazione che non ha saputo dare visibilità alle attività ed ai risultati ottenuti né mantenere viva l'attenzione dei destinatari sulle attività svolte
  • una scarsa collaborazione interistituzionale tale da consentire la diffusione di buone pratiche tra i diversi enti locali in modo da avviare concretamente la costituzione di un Sistema Regionale Semplice.

 

E' proprio da queste analisi e valutazioni che per la definizione del Piano triennale 2016-2018, sin dalla sua prima stesura, è stata scelta una nuova modalità operativa per raggiungere maggiori, migliori, ma soprattutto più tangibili risultati.


Il nuovo Piano triennale parte, dunque, da una preventiva fase di consultazione, effettuata dal mese di settembre, durante la quale sono stati ascoltati i rappresentanti dei diversi portatori di interessi (rappresentanze delle imprese dei  settori agricoltura, industria, commercio, artigianato, rappresentanti di consumatori e del terzo settore, ordini professionali, università, camere di commercio, organi periferici dello stato, enti locali e loro rappresentanze, dipendenti pubblici regionali, ecc..).

 

A seguito di questi incontri, sono state definite le linee guida di intervento per la redazione del Piano triennale che si ritiene ora necessario sottoporre ad una ulteriore fase di partecipazione e di ascolto, più diffusa, aperta e diretta tramite il nostro BLOG.
 

Le linee di intervento da sottoporre a valutazione pubblica si basano su un deciso orientamento all'innovazione (di metodo e tecnologica), alla trasparenza ed alla partecipazione e previsione di misure concrete e mirate ad alleggerire i cittadini, ridurre i costi e sbloccare le imprese.


Il documento di Piano che seguirà questo processo partecipativo costituirà dunque il punto di partenza di un percorso pluriennale che vedrà la Regione impegnata, insieme a tutti gli interlocutori del sistema regionale, nella attuazione di azioni  che siano effettivamente in grado di garantire il rilancio della competitività del sistema economico regionale ed il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.


Assessorato alle riforme, all'innovazione della Pubblica Amministrazione regionale, alle risorse umane e patrimoniali, attuazione agenda digitale, istruzione e diritto allo studio
Assessore Prof. Antonio Bartolini