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Progetto di vita individuale, confronto con le organizzazioni sindacali, INPS e associazioni per avviare un percorso partecipativo che definisca le linee di indirizzo regionali e per superare le criticità emerse dalla prima fase di sperimentazione

(aun) – Perugia 29 aprile 2025 – Si sono tenute nella giornata di lunedì le riunioni preliminari con i rappresentanti di Inps, delle organizzazioni sindacali e con le associazioni che si occupano di disabilità, per avviare la concertazione sulle “Linee di indirizzo e di governance” che Regione Umbria intende, all’esito del percorso partecipativo, adottare per l’attuazione del Decreto legislativo 62 del 2024 sulla  “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”.

   Al tavolo della mattina a Palazzo Donini, insieme alla Presidente della Regione Stefania Proietti, la direttrice Salute e Welfare Daniela Donetti e alla dirigente Programmazione della rete dei servizi sociali e integrazione socio-sanitaria, Valentina Battiston, sono intervenuti il dirigente INPS Stefano Lo Re, Gianni Fiorucci della segreteria regionale della Cgil, Riccardo Marcelli, segretario regionale della Cisl, Marcello Barni, responsabile del patronato INAS Umbria e Dario Bruschi, segretario regionale della FNP Cisl Umbria, con la Uil che ha aderito alle finalità dell’incontro anche se non presente per motivi contingenti. Nel pomeriggio il confronto è proseguito al Broletto con le associazioni di volontariato.

   Si è trattato di un primo momento di condivisione delle proposte stilate dagli uffici regionali, che in tempi molto stretti la Giunta regionale intende trasfondere nel Piano Socio Sanitario Territoriale, e di analisi delle criticità riscontrate in questi primi mesi di sperimentazione del “Progetto di vita individuale”, che è stato anche oggetto dalla Carta di Solfagnano e del recente G7 su Inclusione e Disabilità. Progetto che vede la Provincia di Perugia capofila nel primo periodo sperimentale insieme ad altre 8 province e che la Giunta Proietti ha voluto estendere da subito anche alla Provincia di Terni.

  In modo franco si sono analizzati gli aspetti che stanno funzionando e quelli che si ritengono da mettere a punto, con le associazioni e le organizzazioni sindacali che hanno voluto dare atto del grande impegno e della volontà con la quale Regione Umbria si è messa all’opera sulla materia, mentre da parte sua la Presidente Proietti ha voluto spronare tutti a mettersi a disposizione delle persone con disabilità che “devono essere al centro del progetto e per le quali il reale e tempestivo funzionamento delle procedure che stiamo sperimentando può fare la differenza tra la riuscita o meno di un’azione, quali un piano di studio personalizzato, un progetto di vita indipendente, che può cambiare la loro vita e la vita dei loro familiari”.  

  In particolare la Presidente Stefania Proietti ha insistito sul rendere più capillare la rete dei punti di accesso per la prima valutazione delle necessità della persona e rimarcato la necessità del coinvolgimento di un maggior numero di medici nelle commissioni di valutazione. Per ottenere il risultato di evitare il più possibile alle persone con disabilità di dover raggiungere i pochi punti con cui si è per ora iniziata la sperimentazione, la Presidente Proietti ha offerto anche la messa a disposizione sul territorio di spazi di proprietà della regione.

  Con le associazioni di volontariato si è infine condivisa in particolar modo l’esigenza di trovare forme di comunicazione il più efficaci possibile per portare all’attenzione degli interessati le iniziative connesse al progetto di vita e si è stabilito anche di redigere, sulla base dell’esperienza delle associazioni stesse, un vademecum per orientare l’utenza nell’approccio al servizio.


Ricevuto a Palazzo Donini l’Ambasciatore del Perù in Italia

(AUN) – Perugia, 29 aprile 2025 – La Presidente della Regione, Stefania Proietti, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Donini l'Ambasciatore del Perù in Italia, Manuel Cacho-Sousa Velazquez, accompagnato dalla Console generale a Milano, Ana Teresa Lecaros Terry, il Console generale a Roma, Julio Alberto Alvareza Sabogal e il neo Console onorario del Perù, avvocato Damiano Marinelli.
     Nel corso dell’incontro l’Ambasciatore e la Presidente hanno condiviso l’intento di intensificare i rapporti tra la regione Umbria e il Paese latinoamericano sia a livello commerciale sia in ambito turistico. A livello commerciale, l’intento comune riguarda non solo l’incremento delle esportazioni reciproche ma anche la promozione delle opportunità di lavoro per la comunità peruviana nel nostro territorio, comunità nei confronti della quale – ha precisato la Presidente – “c’è un grandissimo rapporto di fiducia”.  
     In ambito turistico la Presidente ha condiviso l’intenzione di attuare un piano di potenziamento dell’aeroporto internazionale dell’Umbria puntando ad aprire un canale, diretto o indiretto, con i Paesi dell’America Latina.
     In conclusione dell’incontro l’Ambasciatore ha ricordato che sono ben 330 gli studenti peruviani nella città di Perugia, ha sottolineato come l’Umbria sia una regione con un ricco patrimonio storico e ha auspicato un nuovo incontro nel nostro territorio in occasione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco di Assisi.


Aggregati riciclati con certificazione CE: aperto l’avviso esplorativo dell’USR Umbria per gli operatori economici. Scadenza fissata alle ore 17:00 del 23 maggio 2025

(aun) – Perugia 29 apr. 025 - L’Ufficio Speciale Ricostruzione (USR) della Regione Umbria ha pubblicato un avviso esplorativo, con scadenza fissata alle ore 17:00 del 23 maggio 2025, finalizzato a raccogliere manifestazioni di interesse da parte di operatori economici interessati agli aggregati riciclati muniti di certificazione CE, in conformità al Regolamento UE n. 305/2011. I materiali, provenienti dal recupero di rifiuti inerti da demolizione, terre e rocce da scavo generati a seguito del sisma del 2016, sono attualmente stoccati presso il sito di deposito temporaneo di Norcia, situato nella Piana di Santa Scolastica presso l’ex cava di Misciano.
Gli aggregati, già suddivisi in lotti, risultano idonei per numerose applicazioni: dalla realizzazione di sottofondi stradali e strati di fondazione, al riempimento, ai recuperi ambientali, fino agli strati accessori come antigelo, anticapillare e drenanti. Per poter partecipare alla consultazione preliminare, ciascun operatore economico dovrà manifestare interesse per un quantitativo minimo di 10.000 tonnellate, cumulabile anche attraverso differenti tipologie di materiale recuperato.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle azioni intraprese in vista della dismissione del deposito temporaneo di macerie in località Norcia. L’obiettivo è favorire la massima partecipazione e la più ampia consultazione degli operatori economici, nel pieno rispetto dei principi di concorrenza, trasparenza e imparzialità. Successivamente, saranno gli Enti competenti a definire le procedure da adottare per l’eventuale impiego dei materiali.
Le manifestazioni di interesse dovranno essere inviate esclusivamente tramite la piattaforma telematica Net4Market CSAmed SRL, accessibile al seguente link: https://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_umbriadc. Le istanze, redatte secondo la modulistica predisposta, dovranno essere firmate digitalmente dal legale rappresentante dell’operatore economico o da un suo procuratore, e contenere la descrizione della quantità e della tipologia di materiali oggetto dell’interesse.
Potranno partecipare alla consultazione, anche in forma associata secondo quanto previsto dall’art. 65 del D.lgs. n. 36/2023, gli operatori in possesso dei seguenti requisiti: iscrizione o domanda di iscrizione all’Anagrafe antimafia degli esecutori (art. 30, comma 6, DL n. 189/2016 e successive modifiche), assenza di cause di esclusione ai sensi dell’art. 94 del D.lgs. n. 36/2023 e assenza di provvedimenti, anche indiretti, che comportino il divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione.
Si precisa che l’avviso non costituisce in alcun modo una procedura di gara, né comporta la formazione di graduatorie o classifiche di merito. I risultati della consultazione saranno trasmessi agli Enti firmatari dell’accordo con la Regione Umbria – i Comuni di Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Norcia e Preci – per gli eventuali adempimenti successivi.
L’USR Umbria conferma, con questa iniziativa, il proprio impegno nel promuovere la sostenibilità ambientale e l’economia circolare, favorendo il riutilizzo responsabile dei materiali e generando benefici concreti sia per l’ambiente che per l’economia locale.


Sisma 2023: linee guida per la ricostruzione pubblica e privata

Perugia, 28 aprile '25 - Primo passo cruciale per la ricostruzione degli edifici pubblici e privati nei comuni di Umbertide, Perugia e Gubbio colpiti dagli eventi sismici del 9 marzo 2023. 
Con decreto n. 1 del 28 aprile 2025 il Commissario straordinario del Governo, sen. Guido Castelli, ha fissato le linee guida contenenti i primi indirizzi e criteri fondamentali per avviare nel modo più rapido ed efficace possibile i processi di ricostruzione. Tutto ciò sulla base di fondi già disponibili e del quadro normativo precedentemente adottato per il sisma del 2016, mettendo così a frutto l’esperienza acquisita in questi anni.
Per la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, la pubblicazione delle linee guida commissariali rappresenta un segnale tangibile di ripresa. “Questo provvedimento – ha detto la Presidente Proietti, Vice Commissario per la Ricostruzione – costituisce una svolta significativa per il futuro di Umbertide, Perugia e Gubbio. La definizione delle prime linee guida per la ricostruzione, sia pubblica che privata, infonde speranza e concretezza. Rivolgiamo un ringraziamento al Commissario per aver ascoltato le esigenze delle nostre comunità e per aver posto le basi per una ricostruzione di qualità dal punto di vista antisismico e dell’efficientamento energetico”. 
Per quanto riguarda la ricostruzione delle abitazioni private, i soggetti interessati, avranno tempo fino al 30 settembre 2025 per presentare la manifestazione di volontà attraverso la piattaforma GE.DI.SI.. 
Parallelamente, per la ricostruzione pubblica, l’Ufficio Speciale della Regione Umbria, ha già sottoposto al Commissario Straordinario un dettagliato elenco di strutture, immobili pubblici, beni del patrimonio artistico ed edifici di culto che necessitano di interventi.  L’USR Umbria ha anche fornito una prima stima dei costi da finanziare.
In linea con i criteri di urgenza, indifferibilità e priorità per garantire la funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture, sentito l’USR Umbria, il Commissario provvederà, tramite specifico provvedimento, ad autorizzare la spesa per la fase di progettazione, nel rispetto dei limiti annuali stabiliti dalla legge n. 207/2024. 
L'avvio delle manifestazioni di volontà per la ricostruzione privata e la definizione delle priorità per gli interventi pubblici segnano un momento cruciale. Ora è fondamentale che cittadini, enti locali e Ufficio Speciale per la Ricostruzione continuino a collaborare attivamente per tradurre queste prime indicazioni in azioni concrete al fine di restituire al più presto la piena funzionalità e bellezza ai territori umbri colpiti dagli eventi sismici del 2023.


Indagine Sole 24 Ore, assessore Thomas De Luca: "Adattamento ai cambiamenti climatici è tema centrale dell'azione del governo della Regione Umbria"

Perugia 28 aprile '25 - Il contrasto e l'adattamento ai cambiamenti climatici non si fa con singole iniziative ma cambiando strutturalmente la pianificazione strategica a 360 gradi, per questo la Regione Umbria sta lavorando attraverso iniziative di legge e atti di pianificazione che possano disegnare concretamente la capacità di mitigazione di quella che è la grande sfida dei nostri tempi.

 

In questa direzione la Regione Umbria ha avviato, in pochi mesi, un cambiamento radicale di prospettiva. Siamo l'unica regione italiana insieme alle Marche tra i 164 progetti presentati ad avere ottenuto il finanziamento per il progetto "Umbria Region Adaptation to Climate Change" (URACC) in partenariato con 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria: un primo contributo di 210 mila euro dall'Unione Europea attraverso il bando "Pathways2Resilience (P2R)" destinato a supportare le Regioni europee nello sviluppo dei propri Piani di adattamento ai cambiamenti climatici.

 

Questo dopo aver visto la Regione Umbria essere la prima regione in Europa ad inserire nel proprio Statuto un articolo dedicato, l'11-ter, alla crisi climatica e la Presidente assegnare una specifica delega alle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

 

Non solo, stiamo anche agendo concretamente per dare risposte immediate. Poche settimane fa la Giunta regionale ha stanziato anche 700 mila per il progetto RIMU Clima, parte del PR FESR 2021-2027, per il potenziamento dei presidi territoriali per un monitoraggio più efficace finalizzato a migliorare la nostra capacità di prevenire e gestire i rischi naturali legati ad eventi estremi. Risorse che i vari servizi, dalla Protezione Civile a quelli dell'agricoltura utilizzeranno per attività specifiche volte a migliorare la rete meteorologica e prevenire i rischi.

 

Intenzione del mio assessorato è quella di delineare il Programma stategico territoriale (PST), istituito dalla legge regionale 21 gennaio 2015 e mai approvato dopo 10 anni, come lo strumento con cui declinare in ogni aspetto della vita della nostra regione l'adattamento ai cambiamenti climatici individuando le azioni necessarie alla mitigazione del rischio territoriale ed ambientale, al risanamento delle singole componenti dell'ecosistema ed alla valorizzazione delle specificità.

 

L'analisi presentata oggi dal Sole 24 Ore aggiornata al periodo 2014-2024 e basata sui dati forniti da 3bmeteo conferma che l'Umbria è particolarmente vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici. La classifica sulla qualità del clima dei 107 capoluoghi di provincia relega Terni al penultimo posto e sempre Terni ha il dato peggiore in assoluto rispetto a caldo estremo (media annua dei giorni in cui la temperatura supera i 35 gradi) e ondate di calore (media annua degli sforamenti sopra i 30 gradi per tre giorni consecutivi). Stiamo facendo i conti con variabili come notti tropicali, escursione termica, intensità pluviometrica, circolazione dell'aria, riduzione della disponibilità idrica e con il significativo impatto sulla nostra regione a livello economico, sociale ed ambientale.

 

Per questo, oltre ad intercettare nuove risorse attraverso funzioni dedicate a questo specifico compito nella nuova riorganizzazione, ogni euro speso dalla Regione Umbria dovrà essere messo a sistema per garantire che le nostre comunità siano pronte ad affrontare i sempre più visibili e tangibili effetti della crisi climatica. La Conca ternana è l'hotspot climatico più importante della regione e come tale deve essere affrontato sin da subito potenziando i presidi sociali e sanitari per affrontare le ondate di calore.


Ospedale di Spoleto, la Regione conferma la volontà di ripristinare l’operatività di reparti e servizi per rispondere alle esigenze della comunità

Perugia, 28 aprrile '25 – L'ospedale di Spoleto e le strutture territoriali godono di buona salute. La Regione conferma la volontà di ripristinare l’operatività di reparti e servizi per rispondere alle esigenze della comunità.

La Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, accompagnata dalla direttrice regionale Salute e Welfare Daniela Donetti, dal Sindaco di Spoleto Andrea Sisti, dal Direttore Generale dell’Ausl Umbria n. 2 Piero Carsili, dal Direttore Sanitario dell’Ausl Umbria n. 2  Nando Scarpelli, dal Direttore del Distretto di Spoleto Simonetta Antinarelli e dal Direttore dell’ospedale di Spoleto Letizia Damiani, ha visitato nei giorni scorsi l’Ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, la sede della Casa di Comunità, dove sono già operative le centrali operative territoriali (Cot), l’Hospice «La Torre sul Colle» dove si è incontrata con il personale dei vari servizi, apprezzandone l’elevato livello umano e professionale.

La Presidente ha espresso un profondo ringraziamento al personale sanitario per la collaborazione durante la visita.

La visita all’ospedale è stata anche l’occasione per un confronto con i rappresentanti delle associazioni e dei comitati cittadini. È stata ribadita la volontà di ridisegnare un ruolo centrale dell’ospedale di Spoleto all’interno della rete ospedaliera regionale prevista nel nuovo piano socio-sanitario. Sono previsti investimenti regionali, in accordo con il Ministero della Salute, per la messa in sicurezza delle sale operatorie (€ 900.000), per le attività dei reparti (€ 300.000) e per l'adeguamento tecnologico (€ 478.000).

Sul fronte dei fabbisogni del personale, sono state ascoltate le esigenze delle varie equipe al fine di garantire un percorso di assunzioni tramite le procedure concorsuali in atto e mediante concorsi regionali.

La Regione intende investire strutturalmente su progetti come la rete oncologica e soprattutto nella chirurgia robotica, con la prospettiva di creare un centro di formazione.

Riguardo al punto nascita, è stata confermata la massima attenzione e la volontà di esplorare tutte le vie possibili per ottenere una deroga, sebbene la prolungata chiusura comporti un iter amministrativo più complesso per garantirne l'operatività e la sicurezza.


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