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Regione Umbria, più fondi per promuovere i prodotti di qualità umbri. Assessora Meloni: “La Regione finanzia tutte le domande 2025 e apre un nuovo bando per il 2026”

(AUN) – Perugia, 11 dicembre 2025 – La giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessora alle politiche agricole, Simona Meloni, la delibera che incrementa la dotazione finanziaria dell’intervento SRG10 “Promozione dei prodotti di qualità”, consentendo il completo finanziamento della graduatoria relativa all’annualità 2025 e l’attivazione delle procedure per un nuovo avviso riferito al 2026. 
La decisione arriva a seguito dell’emendamento n. 5 del Piano strategico nazionale della PAC, approvato dalla Commissione europea, che assegna all’Umbria un incremento di risorse pari a 2.240.000 euro destinato proprio all’intervento SRG10.
L’interesse manifestato dai soggetti del territorio ha portato all’esaurimento della dotazione iniziale prevista per il bando 2025. Con il nuovo stanziamento la Regione assicura il finanziamento integrale delle domande ammissibili già approvate, pari a 744.781 euro, e conferma l’avvio di un ulteriore bando che utilizzerà la dotazione residua di 1.495.218 euro, oltre alle economie già accertate e a quelle che saranno rilevate successivamente.
Nel commentare il provvedimento, l’assessora Meloni, sottolinea come il quadro internazionale rafforzi il valore di questa scelta regionale: “la designazione all’unanimità della cucina italiana come patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO, riunito a New Delhi, conferma quanto il nostro sistema agroalimentare rappresenti un elemento identitario e un asset competitivo. La nostra cucina nasce da filiere agricole che coniugano qualità, sostenibilità e saperi custoditi nei territori. L’Umbria contribuisce in modo significativo a questo patrimonio attraverso le sue produzioni d’eccellenza”.
L'assessora Meloni evidenzia che la forte adesione delle imprese umbre ai bandi SRG10 conferma la necessità di sostenere in modo continuativo la promozione dei prodotti di qualità. “L’aumento delle risorse ci permette di rispondere integralmente alla domanda del 2025 e di garantire continuità nel 2026. Promuovere i nostri prodotti significa valorizzare il lavoro delle aziende, rafforzare la loro presenza sui mercati e consolidare la reputazione dell’Umbria a livello nazionale e internazionale”.
L'assessora evidenzia anche il ruolo della Regione nell’accompagnare i sistemi produttivi verso mercati sempre più evoluti e attenti alla tracciabilità. “L’Umbria sta investendo con decisione sulla qualità e sulla reputazione dei propri prodotti, elementi che rappresentano un valore aggiunto determinante nei mercati nazionali e internazionali. Il sostegno alla promozione non è una misura accessoria, ma un fattore essenziale per consolidare il posizionamento delle nostre eccellenze”.
La delibera approvata affida inoltre al dirigente del Servizio “Sistema di conoscenza e innovazione, GAL, servizi alla popolazione e al territorio rurale” il compito di adottare gli atti necessari all’attuazione del provvedimento, compresa la pubblicazione del nuovo avviso per il 2026 in coerenza con la normativa vigente.
L’assessora Meloni conclude evidenziando il quadro complessivo degli interventi sullo sviluppo rurale. “L’incremento delle risorse conferma la capacità dell’Umbria di valorizzare al meglio le opportunità messe a disposizione dalla PAC. Il nostro obiettivo è continuare a sostenere un’agricoltura moderna, competitiva e radicata nei territori, mettendo in campo strumenti efficaci per rafforzare le filiere e promuovere le produzioni di eccellenza che caratterizzano l’identità agricola umbra”.


Carta Tutto Treno Umbria 2026, la giunta regionale approva lo schema di accordo con Trenitalia S.p.A. e stanzia 420mila euro all’anno. De Rebotti: “Confermato il sostegno al trasporto pubblico locale ed esteso il beneficio agli studenti”

   (AUN) – Perugia, 10 dicembre 2025 – La giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore ai Trasporti Francesco De Rebotti, ha approvato all’unanimità lo schema di accordo tra la Regione Umbria e Trenitalia S.p.A. per la gestione del servizio "Carta Tutto Treno Umbria" per l’anno 2026. L’iniziativa, attiva dal 2009, si conferma un pilastro delle politiche regionali volte a incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale, con particolare attenzione ai pendolari e alle famiglie.    

    “Con l’approvazione dello schema di accordo – dichiara l’assessore De Rebotti – l’Umbria conferma il proprio impegno nel sostenere il trasporto pubblico locale e nel garantire condizioni vantaggiose per i suoi cittadini. Questo strumento, attivo da oltre un decennio, ha dimostrato di essere fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pendolari umbri e per promuovere una mobilità sostenibile. L’estensione del beneficio agli studenti rappresenta un ulteriore passo avanti verso una maggiore inclusività e attenzione alle esigenze delle famiglie”.

   “La Regione – conclude De Rebotti - ha stanziato risorse per un importo di 420mila euro annui, con la copertura finanziaria già prevista nel bilancio regionale di previsione 2025-2027 per le annualità 2026 e 2027”.

   Le tariffe a carico dell’utenza rimarranno invariate rispetto a quelle attualmente in vigore e l’agevolazione sarà valida esclusivamente per i treni Intercity (IC), a seguito della cessazione definitiva dei servizi Frecciabianca nel territorio regionale, con il beneficio che sarà esteso anche ai titolari di abbonamenti annuali scolastici, rispondendo alle esigenze degli studenti pendolari. La Carta sarà rilasciata esclusivamente ai residenti in Umbria titolari di abbonamento regionale (mensile, annuale o annuale scolastico) e consentirà l’accesso ai treni Intercity in seconda classe, previa prenotazione gratuita del posto. Sarà possibile utilizzare la Carta anche per tratte extraregionali da Chiusi verso Firenze e Roma per i residenti dei comuni limitrofi, come Città della Pieve.

   L’accordo avrà validità annuale, dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, con possibilità di proroga per gli anni 2027 e 2028 alle medesime condizioni, con quest’ultimo che è subordinato al reperimento delle risorse necessarie nel bilancio regionale di previsione 2026-2028.

   La Regione conferma inoltre la collaborazione con il Comando Regionale Umbria della Guardia di Finanza per l’espletamento dei controlli e delle verifiche sulle dichiarazioni ISEE rese dai beneficiari, garantendo così la trasparenza e la regolarità del processo.


Produzione di idrogeno verde e bio-idrogeno in aree industriali dismesse, pubblicato nel Bur l'avviso per il "Progetto bandiera". Per la Regione Umbria sono stati stanziati 10 milioni di euro

(AUN) – Perugia 10 dicembre 2025 È stato pubblicato nel Bollettino ufficiale della regione Umbria, serie generale n. 60 supplemento ordinario n. 3 del 10 dicembre 2025 l’avviso pubblico per la presentazione delle domande relative al "Progetto Bandiera", un’iniziativa strategica volta a promuovere la produzione di idrogeno verde e bio-idrogeno in aree industriali dismesse.

  “Il Progetto Bandiera – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico Francesco de Rebotti – rappresenta per la nostra regione un’importante occasione per investire in tecnologie avanzate e sostenibili, contribuendo concretamente alla transizione energetica e alla valorizzazione del territorio. L’Umbria rinnova così il proprio impegno a favore di uno sviluppo sostenibile e dell’adozione di soluzioni energetiche innovative, in piena coerenza con gli obiettivi nazionali ed europei, guardando con fiducia e responsabilità ad un futuro in cui la produzione di energia sia sempre più rispettosa dell’ambiente”.

  "Mettere al centro l'economia dell'idrogeno significa proporre una nuova visione di regione – afferma l’assessore all’Ambiente, Energia e Cambiamenti climatici Thomas De Luca – che punti in primo luogo alla transizione energetica, ma che può diventare un punto centrale anche nella transizione ecologica: non solo diamo nuova vita e valore ad aree industriali dismesse, ma creiamo una connessione sempre più stretta nell’ottica dell'economia circolare. Un'economia dell'idrogeno è possibile già da oggi in Umbria ed è uno strumento che permetterà di ridurre in primo luogo la dipendenza da fattori esterni, diventando così elemento strategico e competitivo per le nostre imprese".

   La dotazione finanziaria complessiva prevista dal Decreto Ministeriale n. 404/2024 ammonta a 50 milioni di euro, suddivisi equamente tra le regioni Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Puglia e Umbria. Per la Regione Umbria, sono stati stanziati 10 milioni di euro, destinati alla realizzazione di progetti innovativi per la produzione di idrogeno rinnovabile.

   I progetti selezionati dovranno prevedere l’installazione di elettrolizzatori con una potenza nominale compresa tra 1 e 10 MW, abbinati a impianti addizionali proporzionali alla potenza elettrica dell’elettrolizzatore. L’obiettivo è completare entro il 30 giugno 2026 almeno dodici progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse, con una capacità media compresa tra 1 e 5 MW ciascuno.

   L’avviso "Progetto Bandiera" prevede la creazione di due graduatorie distinte, ciascuna con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro:

- Progetti per la produzione di idrogeno verde: basati su fonti rinnovabili
- Progetti per la produzione di bio-idrogeno: derivanti dall’utilizzo di biomassa
- Le dotazioni finanziarie potranno essere rimodulate automaticamente in caso di richieste superiori in una graduatoria e avanzi nell’altra. La selezione avverrà tramite procedura valutativa a graduatoria.

I progetti potranno includere:

- Impianti di produzione di idrogeno e relativi sistemi ausiliari
- Piani di formazione e informazione per promuovere l’idrogeno come vettore energetico sostenibile
- Progetti complementari di ricerca, sviluppo o infrastrutture di rifornimento connesse al trasporto pubblico

L’avviso prevede finanziamenti a fondo perduto per investimenti integrati che includono la produzione, lo stoccaggio e l’utilizzo dell’idrogeno, con la possibilità di affiancare attività di informazione, progetti di ricerca, infrastrutture di rifornimento e applicazioni industriali. Le graduatorie saranno due, ciascuna con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro:

- Progetti per la produzione di idrogeno verde: basati su fonti rinnovabili.
- Progetti per la produzione di bio-idrogeno: derivanti dall’utilizzo di biomassa.
 

Le dotazioni finanziarie potranno essere rimodulate automaticamente in caso di richieste superiori in una graduatoria e avanzi nell’altra. La selezione avverrà tramite procedura valutativa a graduatoria. Potranno partecipare imprese di ogni dimensione, organismi di ricerca e Pubbliche Amministrazioni, anche in forma aggregata (reti, ATI, consorzi). La contribuzione può coprire fino al 95% dei costi ammissibili per la produzione di idrogeno verde e fino al 65% per quella da biomassa. Gli interventi dovranno essere realizzati in un’unica area dismessa e presso una sola sede operativa.

Per partecipare, gli interessati potranno presentare le domande di contributo a partire dalle ore 10:00:00 del 12 gennaio 2026 fino alle ore 12:00:00 del 15 aprile 2026. L’avviso completo è consultabile al link https://www.regione.umbria.it/attivita-produttive-e-imprese/progetto-bandiera


Trasporti, assessore De Rebotti: “Risolto il nodo dell’integrazione tariffaria. Nel 2025 viaggiare su treno e bus sarà più semplice e senza costi aggiuntivi”

(AUN) – Perugia, 10 dicembre 2025 – La Regione Umbria interviene in maniera risolutiva su una problematica annosa, più volte segnalata dalle amministrazioni comunali e dalle famiglie, riguardante il trasporto scolastico lungo la direttrice Sansepolcro - Città di Castello - Perugia – Todi - Terni. Lungo questa tratta, infatti, erano emerse nel tempo diverse criticità legate all’assenza di un sistema di abbonamento unico integrato, costringendo spesso l'utenza a dover gestire titoli di viaggio separati pur muovendosi sulla stessa relazione di viaggio.

   Grazie al lavoro svolto dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Francesco De Rebotti, è stato raggiunto l’obiettivo prefissato di garantire e ottimizzare le misure di integrazione tariffaria per tutto il 2025, introducendo agevolazioni sostanziali utili a risolvere le criticità emerse. L’autorizzazione regionale permette infatti di superare la rigidità tra i diversi gestori: i titolari di un abbonamento al trasporto pubblico su gomma (Busitalia) potranno richiedere l’accesso ai servizi ferroviari (Trenitalia) e, viceversa, i possessori di abbonamento ferroviario potranno utilizzare i servizi su gomma, purché sulle medesime tratte e per la stessa durata del titolo di viaggio, senza dover sostenere alcun costo aggiuntivo.

   A questa piena interoperabilità extraurbana si aggiunge la conferma di un’altra misura fondamentale per i pendolari e gli studenti: i titolari di abbonamento Trenitalia con origine o destinazione nei comuni di Perugia, Terni, Todi e Città di Castello potranno continuare ad acquistare l’abbonamento al trasporto pubblico locale urbano delle stesse città usufruendo di una tariffa agevolata.

   L’assessore De Rebotti ha espresso “soddisfazione per l’esito del lavoro svolto”, sottolineando come sia stato accolto “il mantenimento dell’agevolazione per l’abbonamento integrato per il prossimo anno” ed espresso parere favorevole “all’estensione della misura che garantisce l’accesso incrociato ai servizi, eliminando di fatto i disagi segnalati in questi anni dall’utenza scolastica. Un’operazione che non peserà sulle tasche delle famiglie: la copertura finanziaria necessaria a garantire tutte le agevolazioni previste rimarrà infatti interamente a carico del bilancio della Regione Umbria, che ha già provveduto ad assumere il relativo impegno di spesa affinché tutti gli interventi di integrazione tariffaria siano garantiti senza ulteriori oneri per i cittadini”.


La Protezione Civile dell’Umbria in prima linea per il passaggio della Fiamma olimpica: 322 volontari e 16 organizzazioni impegnate lungo il percorso regionale

Perugia, 10 dicembre 2025 - Un impegno corale, organizzato con precisione e spirito di servizio, ha accompagnato in Umbria il passaggio della Fiamma olimpica, simbolo dei valori universali di fraternità, pace e solidarietà. La Protezione Civile regionale, insieme al suo straordinario sistema di volontariato, infatti ha garantito in ogni tappa del percorso ordine, sicurezza, assistenza sanitaria diffusa e supporto logistico, offrendo ancora una volta un esempio concreto dell’efficienza e della dedizione che contraddistinguono il sistema umbro di protezione civile. Un’organizzazione, sostenuta dal coordinamento regionale, che ha reso possibile gestire in assoluta sicurezza un evento dal forte impatto simbolico e molto partecipato dalla cittadinanza.
   Già il 29 ottobre, durante le prove operative a Terni, sono stati impegnati 51 volontari appartenenti a 9 organizzazioni — fra cui i Gruppi Comunali di Terni, Collescipoli, l’ARI, la Croce Bianca Tifernate, CIVES, ANA, Rosa dell’Umbria Todi, CISOM e il Comitato Regionale ANPAS — a testimonianza della puntuale preparazione del sistema in vista del grande evento.
   Nel vivo della manifestazione, l’8 dicembre a Terni e Orvieto sono stati mobilitati 89 volontari appartenenti a 13 organizzazioni, a presidio dei punti di arrivo e transito della Fiamma. A Terni hanno operato 72 volontari di 11 organizzazioni, poiché ai gruppi presenti alle prove si sono aggiunti i gruppi di Avigliano Umbro e Sangemini, con un dispositivo particolarmente articolato che ha vigilato sui principali snodi urbani e garantito l’assistenza ai cittadini e ai partecipanti lungo il percorso. A Orvieto, 17 volontari di due organizzazioni locali (Gruppo comunale Orvieto e ANC Umbria) hanno presidiato in sicurezza la manifestazione, a fianco di forze dell’ordine e personale sanitario. L’impegno è proseguito con intensità il 9 dicembre, giornata che ha visto la partecipazione record di 182 volontari e 16 organizzazioni. Le attività hanno interessato Spoleto, Trevi, Spello, Assisi, Perugia e Todi, dislocando sul territorio un organico capillare composto da Gruppi Comunali, associazioni di pubblica assistenza, organizzazioni sanitarie e corpi ausiliari.
   In particolare, a Spoleto si sono attivati 61 operatori di sette organizzazioni, mentre a Trevi, Spello, Assisi, Perugia e Todi la presenza del volontariato ha assicurato un monitoraggio continuo dei flussi di persone, gestione ordinata dei percorsi di sfilata, informazione al pubblico e pronto intervento sanitario in caso di necessità.
   In totale, il percorso umbro della Fiamma Olimpica ha visto impegnati 322 volontari della Protezione Civile regionale appartenenti a 16 organizzazioni, con oneri di attivazione completamente a carico della Regione.
   La giornata conclusiva di oggi, 10 dicembre, che vede ancora i tedofori impegnati tra Gubbio, Castiglione del Lago e Città di Castello prima di fare ingresso in Toscana, non ha richiesto attività operative, ma la disponibilità del sistema regionale è rimasta piena, con squadre pronte a rispondere in caso di emergenze o eventi imprevisti.
   “Ancora una volta – sottolinea la presidente Stefania Proietti – l’Umbria dimostra la forza della sua rete di volontari della Protezione Civile, che rappresenta un esempio di efficienza, disponibilità e senso civico. Il passaggio della Fiamma olimpica nella nostra regione è stato non solo un momento alto dal punto di vista valoriale, ma anche una prova di organizzazione e coordinamento che ci ha visto all’altezza dei migliori standard nazionali”. La presidente ha voluto poi esprimere un sentito ringraziamento “a tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile umbra che, con discrezione e professionalità, hanno garantito sicurezza e accoglienza, confermando il valore civico e umano che li contraddistingue”.

 


Agenas: l’Ospedale di Città di Castello tra i 15 migliori d’Italia. Nessun ospedale umbro rimandato per gli standard di qualità

(AUN) – Perugia, 9 dicembre 2025 – Dal Piano nazionale esiti 2025 di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) arriva un riconoscimento significativo per la sanità umbra. L’Ospedale di Città di Castello è stato inserito tra le 15 migliori strutture italiane, avendo raggiunto livelli alti e molto alti in sei delle otto aree cliniche considerate: cardiocircolatorio, sistema nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare e nefrologia.
     Il rapporto Agenas evidenzia inoltre un miglioramento delle performance di altri tre ospedali della regione: Orvieto, Foligno e Gubbio. All’Azienda ospedaliera di Perugia è stato attribuito un livello molto alto in tre ambiti strategici: sistema nervoso, chirurgia oncologica e gravidanza e parto.     
     Un ulteriore dato rilevante riguarda gli standard di qualità dell’assistenza: nel Programma nazionale esiti 2025 l’Umbria risulta tra le poche realtà italiane – insieme a Valle d’Aosta e Provincia di Trento – a non registrare alcun ospedale “rimandato”. A livello nazionale, quasi due strutture su dieci sono state invece individuate come critiche e sottoposte a revisione tramite audit: 197 su 1.117 valutate, con una maggiore concentrazione nel Mezzogiorno.  
     La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha commentato: “I risultati diffusi da Agenas rappresentano un segnale importante per il nostro sistema sanitario. Il fatto che l’Umbria non presenti strutture rimandate sugli standard di qualità e che diversi presidi mostrino miglioramenti concreti conferma l’impegno dei professionisti e delle direzioni aziendali. Continueremo a lavorare senza sosta per garantire servizi pubblici di sanità e salute sempre più efficaci e vicini ai cittadini”.


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