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Politiche sociali: giornata di festa per l’Ellera calcio impegnato nel Campionato Interregionale Umbria - Marche della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC

Perugia 27 mar. 024 – “Un anno fa era tutto sogno, invece oggi ci ritroviamo insieme a festeggiare un traguardo e  il successo di un’esperienza che coniuga lo sport a un progetto di valorizzazione delle persone e privilegia l’inclusività”: lo ha detto l’assessore alla Salute e alle Politiche sociali della Regione Umbria, Luca Coletto, che ieri al Complesso sportivo G. FIORONI di Ellera di Corciano ha assistito all'allenamento congiunto degli atleti dell'Ellera Calcio che, insieme ai giovani di altre squadre partecipano al Campionato Interregionale Umbria - Marche della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC.
Per l’occasione sono state illustrate le Fasi Finali del Campionato Interregionale Umbria - Marche 2023-2024 e i successivi Play off Nazionali che si svolgeranno a Tirrenia presso il Centro di preparazione Olimpica, che decreteranno la Squadra Campione d'Italia il 18 ed il 19 di Maggio 2024.
All’incontro con l’assessore Coletto sono intervenuti Paola Fioroni, Vicepresidente dell'Assemblea Legislativa dell’Umbria, Edi Cicchi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Perugia, il Sindaco del di Corciano, Lorenzo PIEROTTI, insieme a rappresentanti  della Giunta Comunale, Francesco Boriosi, presidente dell’Associazione Fuorigioco e Francesca Bondì, presidente della Comunità di Capodarco di Perugia.
L’assessore Coletto e le istituzioni presenti, hanno ringraziato l’organizzatore della squadra, Armando Marcucci, “per aver creato un team affiatato e pieno di entusiasmo che ha portato anche degli ottimi risultati sul campo. Questo è un chiaro esempio, dell’importanza di fare progetti che mettono a leva le potenzialità di ognuno e che diano a tutti la possibilità di mettersi in gioco non solo nello sport, ma per sentirsi protagonisti della propria vita e non semplici spettatori”.


TPL, assessore Melasecche: indetta la gara per l’affidamento dei servizi in ambito regionale, obiettivo forte modernizzazione e deciso innalzamento della qualità. Ridicole le polemiche della FILT CGIL

Perugia, 26 mar. 024 – Umbria Tpl e Mobilità, in qualità di Agenzia unica regionale ed Ente affidante, ha indetto la gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma, urbani ed extraurbani, di mobilità alternativa (scale mobili, ascensori urbani), funicolare di Orvieto, navigazione sul Trasimeno. Nel pomeriggio di mercoledì 20 marzo è stato completato il processo di inserimento di dati nella piattaforma telematica di pubblicazione delle gare e da ieri 25 marzo la gara è visibile sia sul sito di ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) che sul sito dell'Agenzia regionale

www.umbriamobilita.it. È quanto rende noto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche. 

  “Una gara molto complessa, con procedure obbligatorie in tutte le sue fasi, che segnerà una svolta epocale per i trasporti in Umbria – sottolinea l’assessore - e che è stata fin dall’inizio una priorità di questa Giunta regionale. La precedente gara risale al 2005, mai in tanti anni le precedenti amministrazioni regionali se ne erano fatte carico, gestendo il trasporto pubblico locale con una serie lunghissima di atti d’obbligo, contrariamente alla legge e agli interessi dell’Umbria”.
  “Si tratta di uno degli obiettivi più sfidanti che questa Giunta aveva di fronte. Difficile, ma non impossibile. Avremmo potuto molto più comodamente ignorarlo, come avvenuto nei lustri precedenti – afferma Melasecche -, oppure affrontare il problema, estremamente complesso, con la tenacia e la determinazione ma anche la passione indispensabili al cambio di passo che ha connotato il percorso di questi primi quattro anni di legislatura. Sapevamo che avremmo incontrato mille difficoltà, ostruzionismi, difesa comprensibile di interessi consolidati, alcuni anche da parte di alcuni sindacati e partiti che hanno fatto di tutto per impedirci di procedere, con minacce e scioperi inutili perché volti a mantenere posizioni di tipo monopolistico non solo contro la legge, ma anche contro la storia e contro gli interessi degli umbri, diffondendo notizie destituite di fondamento per impedirci di procedere”.  
   “Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con grande professionalità a questo progetto – prosegue l’assessore -, a cominciare dai tecnici del Servizio Infrastrutture e Trasporti e dai dipendenti di Umbria Mobilità, oggi Agenzia, che abbiamo aiutato e stiamo aiutando a tornare ad esercitare con dignità il ruolo che le è stato negato da vicende pregresse che i cittadini dell’Umbria sarebbe bene che non dimentichino, perché non è vero che la Politica è tutta uguale, c’è quella sana che vuole trasparenza e tutela realmente gli interessi generali e quella che ha creato nel tempo voragini di debiti a fronte di un servizio ampiamente migliorabile”. 
   “Ringrazio anche le due Province e tutti i Comuni, ad iniziare da quelli più grandi che hanno avuto obiettive difficoltà – rileva - nel predisporre i programmi di esercizio dopo decenni in cui questo sforzo di revisione e miglioramento non era stato loro chiesto, anche quei Comuni come Terni che avevano gridato di voler uscire dal TPL regionale ma poi hanno sottolineato i rilevanti vantaggi che deriveranno loro dal partecipare a questo sforzo corale”. 
   “Non posso inoltre non ricordare il ruolo svolto dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti che ci ha aiutato – evidenzia Melasecche - nel perseguire questo obiettivo, convinti come siamo che il Trasporto Pubblico costituisce un diritto inalienabile di tutti, a cominciare dalle persone più fragili e meno abbienti”.
   “Certo, non ci illudiamo, seguiranno come stanno seguendo le polemiche in questa eterna campagna elettorale e potrebbero essere posti sul nostro cammino ulteriori ostacoli, come ha oggi dichiarato il segretario della FILT CGIL, ma siamo certi – dice l’assessore regionale - che ormai il dado è tratto e, con la pubblicazione dell’avviso di gara, l’Umbria dei Trasporti pubblici non tornerà più indietro ma potrà finalmente allinearsi a quelle Regioni che da questo punto di vista sono all’avanguardia nella qualità e nella efficienza dei servizi. Abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere rispondendo alla grande responsabilità che gli umbri ci hanno affidato quattro anni fa e che intendiamo onorare fino all’ultimo giorno di mandato”. 
  Aggiunge l’assessore Melasecche: “Purtroppo, per l’ennesima volta, la FILT CGIL, tramite il proprio segretario Ciro Zeno, non perde l’occasione per dimostrare la propria incompetenza tecnica ed amministrativa. Rimaniamo infatti basiti di fronte al recente comunicato sul “documento di gara”, che, sempre secondo Zeno, non conterrebbe i riferimenti alla “clausola sociale rafforzata”, prevederebbe il subappalto nonché tagli ai servizi di trasporto. Per l’ennesima volta, quindi, supportati dai tecnici regionali e dell’Agenzia, dobbiamo necessariamente ribadire che il comunicato  riporta solo evidenti inesattezze e chiarire la perfetta consecutività del processo tecnico-amministrativo”. 
   “L’avviso che è stato pubblicato dall’Agenzia regionale – specifica - rappresenta l’avvio di una cosiddetta “procedura ristretta”: il documento presenta un quadro generale dei servizi messi a gara ed i relativi requisiti di partecipazione per raccogliere le “manifestazioni di interesse” dei soggetti che intendono formulare offerte. A tale fase segue quella della verifica del possesso dei requisiti da parte dei richiedenti; tutti i soggetti che posseggono le caratteristiche richieste verranno invitati a formulare specifica offerta mediante l’invio di una “lettera d’invito” cui saranno allegati tutti i documenti tecnico - amministrativi previsti dalla normativa vigente che regoleranno l’esperimento pubblico”. 
  “È evidente pertanto – dice l’assessore - che cercare i dettagli tecnico-giuridici in questa fase non può che essere un pretesto per cercare l’ennesimo scontro che si basa sul niente. È doveroso chiarire che i contenuti delle lettere d’invito che saranno prodotte sono riassunti all’interno delle varie relazioni che sono state verificate dalla stessa Autorità di Regolazione Trasporti: queste relazioni costituiscono un vincolo operativo che la stazione appaltante non può né intende semplicisticamente ignorare”. 
  Evidenzia l’assessore: “Risulta chiaro, quindi, che la clausola sociale “rafforzata”, come è sempre stata chiamata, già prevista dalla normativa vigente e codificata nell’Art. 48 del D.L. 50/2017 e nella delibera ART 154/2019, sarà presente e costituirà un elemento inamovibile della procedura di gara: in aggiunta alla già inderogabile previsione normativa citata, gli atti di gara prevederanno che ogni offerente potrà impegnarsi ad estendere la durata della clausola sociale oltre il minimo di legge e questo sarà valutato all’interno del punteggio di gara, esattamente come dichiarato in fase di consultazione e come scritto nella relazione di affidamento”. 
   Sul tema del subappalto “la delusione della CGIL appare come le lacrime del coccodrillo: tutte le parti hanno sempre saputo che la normativa europea sul punto è molto precisa e non aggirabile. È stato detto con dovizia di particolari nella fase di consultazione e ciò che l’avviso di gara riporta è di fatto un obbligo giuridico largamente preannunciato”. 
   Infine “la boutade dei tagli ai servizi: la Regione non solo ha confermato tutti i servizi minimi storici dell’attuale contratto – rimarca l’assessore -, ma, in ambito extraurbano, si è fatta carico di ricomprendere nel proprio finanziamento anche quelle estensioni attivate nel tempo dalle due Province, con oneri finora gravanti sui due Enti provinciali. Nessun taglio, quindi sui servizi finanziati dalla Regione, ma anzi un incremento dei servizi minimi, a tutto vantaggio degli studenti, dei pendolari ed in generale dei cittadini umbri, ma anche per i tutti i Comuni che hanno inserito in gara servizi aggiuntivi a condizioni molto più trasparenti e convenienti”. 
   Conclude l’assessore Melasecche: “La Regione e l’Agenzia hanno fatto, insieme all’advisor, con grande senso di responsabilità,  uno sforzo enorme, per consentire all’Umbria di riattivare le lancette dell’orologio del TPL, ferme ai primi del secolo. Si confrontino adesso, finalmente in assoluta trasparenza e concorrenzialità, tutti gli operatori del settore, a cominciare dagli umbri, e finalmente anche nel rispetto della legge e nell’interesse dei cittadini di questa regione, così come dei lavoratori a cui garantiamo, a differenza di quanto continua a blaterare chi dimostra di non conoscere neanche gli aspetti più elementari di queste procedure, tutti i diritti che loro spettano, dal posto di lavoro, al contratto di settore e a quello integrativo aziendale oltre alla nota clausola sociale rafforzata. Vinca il migliore”.
  La facilità di accesso ai servizi di trasporto pubblico locale è l’elemento cardine della forte modernizzazione e del deciso innalzamento della qualità che dovrà essere garantita da chi avrà in concessione i servizi. Tutti i mezzi dovranno essere obbligatoriamente dotati di pedane per le persone con disabilità fisica e sia all’interno dei bus che alle fermate ci saranno annunci visivi e sonori. La presenza di un AVM (monitoraggio automatico dei mezzi) su tutto il servizio regionale consentirà tra l’altro il calcolo dei tempi reali di arrivo alle singole fermate, che sarà possibile conoscere anche sul proprio cellulare, tramite il quale sarà possibile pure acquistare il titolo di viaggio.  
  Inoltre, coinvolgendo con la gara un maggior numero di soggetti, si sottoscriveranno i contratti finanziariamente più adeguati poiché corrispondenti a procedure di confronto con il mercato e non a proroghe di contratti.


Casa; consegnati dall’assessore Melasecche sette nuovi alloggi a palazzo Manassei ristrutturato dall’ATER in pieno centro storico a Terni

Perugia, 26 mar. 024 – Torna a nuova vita la porzione di Palazzo Manassei, in pieno centro storico a Terni, un tempo ex convento, acquisita e riqualificata dall’ATER, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale della Regione Umbria. Questa mattina, nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte l’assessore regionale alle Politiche della casa Enrico Melasecche, il presidente e il direttore generale di ATER Umbria, Emiliano Napoletti e Marco Larini, assente il Comune invitato più e più volte a partecipare, sono state consegnate le chiavi di sette appartamenti ricavati nell’immobile al numero 2 di via Barnaba Manassei. Le sette famiglie che vi abiteranno, in locazione a canone concordato, sono risultate assegnatarie in base alla graduatoria dei partecipanti al bando emanato dall’ATER. 
   “L’ATER ha portato a termine un lavoro importante, complesso, mentre si svolgeva in città un dibattito sul miglior uso dell’immobile” ha detto l’assessore Melasecche, ricordando gli interventi sviluppatisi negli ultimi decenni circa la destinazione dell’edificio e dell’ex convento di San Pietro, fra cui quella di realizzarvi un grande museo, senza alcuna risorsa disponibile, a maggior ragione dopo la caduta in dissesto dell’Ente, oppure ampliare gli spazi a disposizione della scuola o della parrocchia, considerato che dall’800 ad oggi l’ex convento transitò dopo l’Unità d’Italia in proprietà del demanio pubblico. 
  “È stato fatto un recupero eccellente di un immobile dove fino a tre anni fa c’erano tonnellate di guano di piccione, abbandonato a sé stesso – ha proseguito – accanto a palazzi abitati da centinaia di famiglie. Per Terni rappresenta quindi il recupero di uno spazio fondamentale nel cuore della città”.
   “Ci sarà tempo per ragionare in futuro di altri interventi – ha detto ancora Melasecche – poiché è assurdo che il Comune sia proprietario del campanile e della sacrestia dell’adiacente antica chiesa di San Pietro, come è assurdo che la scuola viva situazioni di difficoltà quanto agli spazi disponibili”.
   “Oggi – ha rilevato – sette famiglie entrano in questo palazzo, che ha tra l’altro un ingresso di una bellezza unica. Ed è importante sottolineare che ATER ha ricavato nuovi alloggi recuperando un palazzo storico, senza consumo di suolo in periferia ma con un contributo alla rivitalizzazione del centro città che tutti auspicano torni a pulsare.  È una giornata di soddisfazione per tutti. Mi auguro comunque che, fin dai prossimi giorni, concluso oggi l’intervento da parte dell’ATER che aveva urgenza assoluta di utilizzare le somme a disposizione, pena la loro perdita con possibile danno erariale, si possa finalmente concludere l’accordo fra tutte le parti in modo che il Comune ceda alla Parrocchia la proprietà del campanile e della sacrestia dell’antica chiesa del convento, la scuola recuperi spazi utili all’attività didattica, la parrocchia possa acquisire spazi sia per l’abitazione del parroco, oggi distante dal sito ed il cui canone è a carico del Comune, sia per l’attività parrocchiale a forte valenza sociale”. 
  “Ho sollecitato io stesso – ha concluso l’assessore -, più e più volte nel corso degli ultimi anni, una tale armonizzazione senza ottenere esiti, ma credo che da oggi l’accordo sia più facilmente raggiungibile. Auspico che il Comune di Terni riprenda in mano tale trattativa, arenata dopo i tentativi che feci fino al 2019 quale assessore di tale ente, in modo da definire fra tutti i soggetti interessati sia le proprietà che gli oneri a carico delle parti in causa”. 
  L’intervento di recupero, incluso l’acquisto dell’immobile che è soggetto a vincolo monumentale, ha comportato un investimento di oltre 2,8 milioni di euro ed è stato cofinanziato dalla Regione Umbria con 954mila euro. Ha interessato il miglioramento statico dell’edificio, reso particolarmente urgente dagli avvenimenti tellurici che hanno interessato l’Umbria dal 1997 ad oggi, e il cambio di destinazione d’uso dei piani primo, secondo e dell’altana. 
  La ristrutturazione, oltre al recupero primario di tutto il fabbricato di proprietà di ATER, ha permesso il completamento di 7 alloggi, tutti dotati di zona soggiorno con angolo cottura, 1 o 2 camere da letto, 1 o 2 bagni più spazi di disimpegno. I lavori più consistenti hanno riguardato il consolidamento delle volte e dei solai, il rifacimento di gran parte delle coperture oltre al rinnovamento totale degli impianti termoidraulici, elettrici e di rete gas. Sono stati adottati tutti gli accorgimenti al fine di contenere le dispersioni termiche. 
  Gli alloggi, la cui superficie principale varia dai 44,70 ai 74,75 metri quadrati, sono stati assegnati in locazione a canone concordato per un importo mensile che va dai 190 euro per il più piccolo fino a 317,70 euro per quello di superficie maggiore, con soddisfazione dei richiedenti che hanno dichiarato inizieranno quanto prima a trasferirvi la propria abitazione.


Spighe Verdi in Umbria: presentato ai Comuni il questionario per nuove adesioni

Perugia 26 mar. 024 – Sono 7 in Umbria i comuni che si possono fregiare della bandiera spighe verdi, con l’auspicio che diventino sempre di più. Con questo obiettivo, oggi a Perugia è stato illustrato, ai rappresentanti dei comuni umbri interessati, il Questionario Spighe Verdi, che sarà pubblicato la settimana dopo Pasqua e che potrà essere consegnato entro il 22 maggio. I comuni con le Spighe verdi sono: Acquasparta, Deruta, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino e Todi. 
Hanno partecipato all’ incontro l’Assessore regionale al turismo, Paola Agabiti, il Presidente FEE (Foundation for Enviromental in Education) Claudio Mazza e la referente regionale Maria Rosi.
Un progetto che abbraccia molte tematiche, dall'agricoltura all' ambiente – ha affermato Paola Agabiti. “In quest’ottica”, prosegue l’Assessore – “stiamo lavorando insieme ai comuni per portare avanti progetti che possano coniugare l'attività economica con la tutela dell’ambiente, scegliendo strategie di gestione del territorio che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità”.

“La fondazione Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio” – ha dichiarato Claudio Mazza – “e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità”. “Il Questionario di 40 domande” – prosegue Mazza – “permette di avere una fotografia dell’intero territorio con tutte le progettualità, i punti di forza ed i punti di debolezza, che consentiranno alle amministrazioni di migliorare e rendere concreta la loro visione”. 
“Un circuito importante per fare sinergia tra piccoli comuni” – ha dichiarato Rosi – “che impone un colloquio costante con i cittadini per accrescere un processo virtuoso che qualifica i comuni e che migliora la sostenibilità e l’attrattività turistica”.


Le Guide di Repubblica: presentata "Umbria in piazza", le feste tra storia e gusto


 Perugia 25 mar. 024- La primavera in Umbria coincide con il ritorno delle feste di piazza che rievocano un passato fatto di sfide tra contrade, splendidi costumi, imperdibili piatti tipici, storie che si perdono tra i secoli. Il calendario della regione diventa allora un susseguirsi di decine di eventi, tra borghi e città ricchi di fascino. È a questo tesoro culturale e storico che è dedicata la nuova Guida di Repubblica “Umbria in Piazza: le feste tra storie e gusto”, presentata nella mattina di lunedì a Perugia e disponibile dal 26 marzo in edicola ilmioabbonamento.gedi.it/iniziative/guide.
Presente l'assessore al Turismo e alla Cultura della Regione Umbria, Paola Agabiti.
Dai Ceri di Gubbio alla Corsa all’Anello di Narni, dal Mercato delle Gaite di Bevagna alla Giostra della Quintana di Foligno, passando per la Giostra dell’Arme di San Gemini e il Calendimaggio di Assisi: il volume, realizzato in collaborazione con la Regione Umbria permette di entrare nel vivo di ogni manifestazione, dalle origini a oggi, con protagonisti, riti, usanze che fanno ormai parte dell’identità di ogni contrada, prima di scoprire le città e i borghi che ospitano le singole manifestazioni.
“L’Umbria in piazza è una gran festa”, ha affermato il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa: “In questa regione la solidità del passato consente di affrontare il futuro con la certezza di una storia infinita che nei secoli ha preservato l’identità di una regione unica. L'Umbria è piena di queste manifestazioni, ne abbiamo rappresentate ben 61, dalle più grandi alle più piccole, dove vengono coniugati tradizioni, gusto e storia. E questo strumento può diventare un volano per Guide sorelle in tutta Italia”.
“Anche in questa Guida ci sono l'amore e il cuore di una comunità, quella umbra, che si declina poi nelle varie comunità locali “Amore e cuore. Sono queste le parole che rappresentano l'Umbria”, ha affermato l'assessore al Turismo della Regione Umbria, Paola Agabiti - E in quelle comunità si trova la voglia di coinvolgimento, di collaborazione, che fanno leva su una straordinaria forza di volontariato che permette di mantenere viva la nostra cultura, di far sopravvivere i fasti del passato. È un sistema che funziona e che ha generato un patrimonio da preservare e trasmettere ai nostri giovani che sono coinvolti in tante iniziative sul territorio. Grazie alle Guide e al direttore per questo ulteriore prodotto di qualità, solo l'ultimo dei tanti realizzati in questi anni di collaborazione”.
Il direttore Cerasa ha così anticipato l'uscita di altri 3 volumi in regione: la Guida sui “Parchi dell'Umbria”, la Guida su Umbria Jazz in inglese e in digitale e una Guida su “Terni e le Marmore”.
Alla presentazione di “Umbria in Piazza” è intervenuto anche Carlo Paolocci, presidente dell'Associazione Umbra Rievocazioni Storiche (Aurs): “Siamo nati nel 2019, siamo giovani, ma abbiamo già 45 associazioni iscritte, e altre due che lo saranno tra poche ore. Abbiamo appena avuto l'occasione di emozionarci grazie all'approvazione della legge nazionale sulle rievocazioni storiche e stiamo lavorando per rinnovare quella regionale. Con il ministero della Cultura è inoltre avviata la prima grande mappatura delle manifestazioni in tutto il Paese. In questo contesto l'Umbria diventa la prima regione a dotarsi di una Guida bellissima come questa, della quale non si può che essere felici”.
“Questa Guida è un vero tesoro”, ha affermato il direttore del Corriere dell'Umbria Sergio Casagrande: “Non posso che ringraziare le Guide di Repubblica per prodotti come questo, destinati a rimanere nella storia di questa regione. Un prodotto di elevata qualità”.
Filippo Orsini, direttore dell'Archivio Storico Comunale di Todi, ha sottolineato che “meglio ancora della parola 'rievocazione' è la formula 'tradizioni che si ripetono'. In questi eventi vengono infatti rappresentati momenti e storie del passato con la consapevolezza di dove siamo. E diventano un momento in cui si accendono i nostri centri storici e si illuminano le loro bellezze culturali, una vera funzione educativa”.
Per Federico Fioravanti, giornalista e ideatore e il direttore del Festival del Medioevo, “l'Umbria è un luogo dove è la geografia a provocare la storia. È al centro della Penisola. Quello che davvero accomuna le manifestazioni in tutta la regione è la parola qualità e le grandi manifestazioni della regione sono uno straordinario biglietto da visita per ognuno dei suoi territori”.
Territori che sono anche volti, persone e personaggi. In Guida, per ogni festa, ecco allora il racconto in prima persona di un volto dello spettacolo, dello sport o dell’arte. E così Pupi Avati parla della Todi della Disfida di San Fortunato, Laura Chiatti del Palio dei Quartieri di Nocera Umbra, Flavio Insinna della spettacolare alzata dei Ceri a Gubbio e Adriana Volpe racconta di quando fu madrina della Giostra d’Italia a Valfabbrica. Da una madrina all’altra, ecco Federica Moro e il suo legame con la Quintana di Foligno, mentre Moni Ovadia pone l’accento sulla “sua” Terni e Valentina Vezzali sulla Montefalco della Fuga del Bove. Il tutto prima di conoscere e “assaporare” i piatti della tradizione che rendono golosa l’esperienza sul territorio nei giorni di festa. A seguire, i consigli su 264 ristoranti, 80 dimore dove prolungare la sosta e 96 luoghi del gusto per acquistare golosi souvenir in ognuno dei territori toccati.
La Guida di Repubblica “Umbria in Piazza: le feste tra storia e gusto” sarà  anche in libreria e online su Amazon e Ibs.


PNRR in sanità: inaugurato a Villa Umbra il percorso formativo manageriale per la valorizzazione delle risorse

Perugia, 25 mar. 024 - Un percorso formativo dedicato al personale apicale del Servizio Sanitario per l’abilitazione e il potenziamento delle abilità manageriali e digitali indispensabili per la messa a terra delle progettualità del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. 
  È questo il macro obiettivo del corso di formazione manageriale promosso dalla Regione Umbria e organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, finalizzato allo sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del servizio sanitario. 
  Il corso, inaugurato sabato 23 marzo alla presenza dell’assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali, Luca Coletto, e al direttore regionale della Sanità, Massimo D’Angelo, è finanziato dal PNRR all’interno della sub misura M6C2 “2.2 c “Sviluppo delle competenze tecniche- professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario” - sub-misura: “corso di formazione manageriale”, ed è diretto a 32 “middle manager” provenienti da diversi ambiti professionali del sistema sanitario regionale umbro.
  Durante la presentazione, affidata a Valerio Vergadoro, responsabile scientifico del corso, e Sonia Ercolani, responsabile dell’area formativa della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, è stato sottolineato come il percorso formativo intenda fornire competenze manageriali utili alla realizzazione e alla gestione dei nuovi modelli assistenziali (in primis la riforma del territorio), quelle relative alle innovazioni digitali e tecnologiche (telemedicina, fascicolo sanitario elettronico su tutti) e supportare i corsisti stessi nelle fasi di realizzazione del PNRR.
  “Riteniamo doveroso – afferma l’assessore regionale, Luca Coletto – fornire alle figure apicali della sanità umbra una cassetta degli attrezzi pratica sugli approcci gestionali ma introdurre anche una nuova cultura della managerialità. Nel nuovo riassetto che sposta il baricentro dei servizi verso i territori – prosegue Coletto -, siamo chiamati a investire risorse economiche importanti e formare capitale umano all’interno di paradigmi completamente diversi da quelli che attualmente conosciamo. In tal senso questo percorso formativo rappresenta una buona prassi a livello nazionale”. 
  “Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica – dice Marco Magarini Montenero, amministratore unico – è da sempre all’avanguardia sulla formazione manageriale in sanità a livello nazionale. Proprio il tema gestionale e organizzativo rappresentano i nodi critici del sistema sanitario. Questo corso - conclude Magarini – ci dà l’occasione di imprimere un nuovo impulso culturale, prima che operativo, per formare manager non solo competenti ma anche consapevoli del loro ruolo”. 


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