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Accordo unanime sul calendario venatorio 2024/2025 trovato durante la seduta della Consulta Faunistico Venatoria. Si apre domenica 15 settembre, con preapertura domenica 1° settembre. Apertura unica su tutto il territorio regionale per la caccia al cinghiale il 20 ottobre

Perugia, 2 maggio '24 – Nel corso della seduta della Consulta Faunistico Venatoria, che si è svolta nei giorni scorsi presso gli uffici dell’Assessorato regionale competente a Palazzo Broletto, è stato trovato l’accordo unanime con i rappresentanti delle associazioni dei cacciatori per tracciare le linee essenziali del Calendario venatorio 2024/2025, che è stato preadottato nel corso della seduta di Giunta di oggi.

   Si tratta del terzo anno consecutivo che il Calendario viene varato con l’accordo di tutte le associazioni venatorie.   

   È prevista una giornata di preapertura per domenica 1° settembre per la tortora selvatica, esclusivamente da appostamento, con utilizzo dell’apposito applicativo web per sospendere l’attività venatoria al raggiungimento del carniere prefissato per la Regione Umbria, mentre è stato richiesto a ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, un parere sulla possibilità di estendere la preapertura allo storno. È inoltre intenzione dell’assessorato richiedere il parere sulla possibilità di inserire in preapertura anche la cornacchia grigia e la gazza.

    L’avvio generale della caccia è stabilito per domenica 15 settembre 2024, terza domenica del mese, e si chiuderà il 30 gennaio 2025, come previsto dalla legge nazionale.

    All’esito del confronto con i rappresentanti delle associazioni venatorie, infine, si è deciso di confermare una apertura unica su tutto il territorio regionale per la caccia al cinghiale, fissata per domenica 20 ottobre 2024 e chiusura il 19 gennaio 2025


Bastia, fiume Chiascio: consegnati i lavori di riparazione di erosioni spondali nella zona industriale

Perugia, 2 maggio '24 – In data odierna è stato aperto il cantiere inerente i lavori relativi alla riparazione di erosioni spondali in riva destra e sinistra del fiume Chiascio, riguardanti in particolare il ripristino del corretto deflusso in alveo del fiume nella zona industriale del Comune di Bastia e il consolidamento, ripristino, e protezione degli argini esistenti al fine di diminuire le condizioni di fragilità del territorio ravvisate durante i vari eventi di piena che si sono succeduti.   

   L’intervento consiste nella riprofilatura delle sponde d’alveo, nella realizzazione di scogliere in massi lapidei naturali e nel rinverdimento diffuso delle scogliere e della sommità delle sponde d’alveo.

   Il progetto è finanziato, per complessivi € 800mila, con le risorse stanziate per l’attuazione della Missione 2 – Componente 4 – Sub-investimento 2.1b. del PNRR: “Misure per la gestione del rischio alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico” volte a favorire l’aumento della resilienza del territorio regionale rispetto al fenomeno del dissesto idrogeologico e del rischio idraulico ed agli  effetti dei cambiamenti climatici attraverso il recupero del territorio ad un uso compatibile con le condizioni mitigate di rischio conseguite.  

   Soggetto attuatore dell’intervento è il Consorzio della Bonificazione Umbra e l’Impresa esecutrice è la ESSETI Srl di Terni. Questo intervento fa parte del più ampio complesso di lavori gestiti dal Servizio mitigazione del rischio idrogeologico, idraulico e sismico dell’Assessorato alle Opere Pubbliche per circa 25 milioni di fondi in gran parte PNRR, lavori tutti che sono ad oggi perfettamente in linea con le previsioni indicate obbligatoriamente dalla normativa di riferimento che prevede la conclusione dei lavori improrogabilmente entro il 2026.


eliminazione barriere architettoniche negli edifici privati: al 1 marzo 2024 in Umbria nuove domande di contributi per oltre 1 milione e 178mila euro

Perugia, 30 apr. 024 – La Giunta regionale dell’Umbria ha determinato in oltre 1 milione e 178mila euro il fabbisogno regionale per l’annualità 2023/2024 relativo alle nuove domande di contributo per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
  Il fabbisogno è teso a sostenere 563 interventi, di cui 441 da attuarsi nella provincia di Perugia e 122 in quella di Terni, destinati prevalentemente all’installazione di servoscala (con una percentuale pari circa al 64%).
  È stato calcolato dall’Assessorato alle Politiche della casa sulla base delle richieste che i Comuni hanno trasmesso alla Regione, tenendo conto delle domande prodotte dai cittadini al 1 marzo 2024 per la concessione dei contributi stabiliti dalla legge 13/1989 per la realizzazione di opere in edifici già esistenti volte a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità ai portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, a coloro i quali li abbiano a carico e ai condomini dove risiedono i beneficiari.
  Al fine di soddisfare tutte le richieste di contributo, dopo aver verificato la disponibilità di circa 249.350 euro quali economie delle due annualità precedenti, la Regione comunicherà un fabbisogno di risorse di circa 929.300 euro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti competente per l’assegnazione delle risorse.  
 Insieme alla richiesta di partecipazione alla ripartizione del Fondo per il superamento delle barriere architettoniche, la Regione trasmetterà al Ministero le relazioni annuali sui risultati conseguiti nelle due annualità precedenti.
   Nell’annualità 2021-2022 le domande da soddisfare sono state 276 (230 in provincia di Perugia e 46 in quella di Terni), di cui circa il 78% per interventi che hanno previsto l’installazione di ascensori/montacarichi e piattaforme elevatrici, il 20% per interventi di adeguamento degli spazi interni all’abitazione, e una parte residuale di poco più del 2% per gli ulteriori interventi ammissibili, con un fabbisogno regionale di oltre 1 milione di euro. In attesa del decreto interministeriale di assegnazione e riparto delle risorse, la Regione ha assegnato e liquidato ai Comuni richiedenti la somma di oltre 908mila euro disponibile nel bilancio regionale.  
  Nell’annualità 2022-2023 le domande pervenute ai Comuni sono state 310 (255 in provincia di Perugia e 55 in quella di Terni), di cui circa il 78% per interventi che hanno previsto l’installazione di ascensori/montacarichi e piattaforme elevatrici, il 15% per interventi di adeguamento degli spazi interni all’abitazione, e una parte residuale di poco più del 7% per gli ulteriori interventi ammissibili. Per garantire costanza nell’erogazione delle risorse a favore dei Comuni, e quindi a favore dei cittadini beneficiari dei contributi, nel 2023 la Regione ha assegnato e liquidato ai Comuni la somma complessiva di oltre 1 milione e 148 mila euro.

 


Giunta regionale delibera riparto risorse ai Comuni territorialmente interessati da impianti di grandi derivazioni, per l’anno in corso circa 3,7 milioni di euro

Perugia, 24 apr. 024 - La Giunta regionale dell’Umbria ha oggi deliberato il riparto e l’individuazione dei criteri e modalità per l’assegnazione delle risorse 2024 ai Comuni territorialmente interessati dagli impianti di grandi derivazioni. Si tratta, per l’anno in corso, di circa 3,7 milioni di euro rispetto ai precedenti 1,8 milioni. 
  Il raddoppio delle risorse è dovuto alla nuova legge, del 6 marzo 2023, proposta dall’attuale Giunta e votata dall’Assemblea legislativa. Le somme a disposizione dei Comuni dovranno essere spese per interventi che riguardano il decoro urbano (600 mila euro), la manutenzione ordinaria e viabilità (600 mila), la manutenzione straordinaria e adeguamento/costruzione di impianti sportivi (1 milione e 850 mila), la realizzazione di grandi eventi e manifestazioni storiche previste dalla legge 16 del 2009 (647 mila euro). 
  La ripartizione, pro quota per numero di abitanti, riguarda i Comuni di: Alviano, Arrone, Baschi, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Narni, Norcia, Orvieto, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Terni, Vallo di Nera. 
  Tale complesso di risorse, come detto, sarà ripartito in base alla popolazione e porteranno somme a disposizione della casse comunali, per fare esempi dei Comuni più popolosi, di oltre 2,4 milioni di euro per Terni, 450 mila euro per Orvieto e circa 415 mila euro per Narni. Il tutto, come detto, a favore della realizzazione di interventi ed opere nei settori previsti dalla legge per i quali i Comuni sono tenuti a presentare entro il 31 maggio prossimo programmi e progetti alla Regione.


Giunta regionale: varato nuovo piano di recupero e contenimento liste di attesa, oltre 11,5 milioni di euro a disposizione

Perugia, 24 apr. 024 - La Giunta regionale ha deliberato la messa a disposizione delle somme, oltre 11,5 milioni di euro, per il nuovo Piano ordinario di recupero e contenimento delle liste di attesa, Piano che fa seguito a quello straordinario, messo in campo lo scorso anno, che ha portato all’abbattimento completo delle circa 80 mila prestazioni accumulate prima del maggio 2023. Ad oggi il numero delle prestazioni sanitarie nei percorsi di tutela si è stabilizzato intorno alle 55 mila unità, numero che la Giunta vuole ulteriormente e strutturalmente ridurre attraverso il nuovo Piano.
  Nelle more degli eventuali provvedimenti operativi del Governo nazionale, proprio in merito alle liste di attesa, la Regione, per il loro recupero, potrà contare su 7,3 milioni di euro così suddivisi: 1,5 milioni per l’Azienda Ospedaliera di Perugia e altrettanti 1,5 mln per quella di Terni, mentre le Usl 1 e 2 avranno ciascuna a disposizione 2,151 milioni di euro. A queste somme si aggiungono gli stanziamenti di 2,98 milioni di euro per le prestazioni aggiuntive orarie del personale medico pubblico e 1,3 milioni per le prestazioni aggiuntive del personale non medico del comparto sanitario pubblico, per un totale, come detto, di oltre 11,5 milioni.
  Il cronoprogramma ora prevede: entro il 6 maggio un’ulteriore ricognizione numerica delle prestazioni da aggredire per tipologia e priorità, al fine di avere un quadro quanto mai attuale in base al quale, entro il 13 maggio, programmare il loro smaltimento dal punto di vista operativo.
Per il 14 maggio è prevista una riunione per la verifica del Piano stesso e per determinare le tempistiche di concretizzare del recupero delle prestazioni pregresse e la gestione delle nuove.


Giunta regionale, deliberato il riparto del fondo sanitario 2023 per la chiusura dei bilanci aziende sanitarie

Perugia, 23 aprile '24 – Nella seduta della Giunta regionale di ieri è stato deliberato il riparto del fondo sanitario 2023 a favore delle aziende sanitarie per la chiusura dei bilanci di esercizio.

   La verifica da parte del tavolo MEF di fine 2023 ha già confermato l’equilibrio economico finanziario del SSR umbro, pertanto al fine di consentire il raggiungimento dell’equilibrio anche alle singole aziende, che presentavano ancora un potenziale disavanzo rispetto ai dati di pre-consuntivo, sono state assegnate tutte le risorse a disposizione. Va sottolineato che la mission principale delle Aziende sanitarie ed ospedaliere è quella di garantire l’erogazione di servizi il più possibile efficienti per l’utenza attraverso l’integrazione della rete ospedaliera regionale che vede una presenza di numerose strutture sanitarie, per la maggior parte di piccole e medie dimensioni, distribuite su tutto il territorio che necessitano, quindi, di una integrazione del finanziamento rispetto agli standard. Il quadro economico finanziario internazionale ha, inoltre, influito pesantemente negli ultimi anni sulle politiche di gestione, soprattutto a causa dell'aumento dei costi energetici e del complessivo effetto inflattivo. Nonostante tale scenario, grazie alle politiche governative e regionali messe in atto in questi anni, anche in termini di reperimento di risorse, si è riusciti a ricondurre in equilibrio il SSR.

   Tale equilibrio, figlio di un percorso che ha visto anche l’attuazione del “Piano di efficientamento e riqualificazione” deliberato dalla Giunta Regionale per l'anno 2022, e aggiornato nel 2023, permetterà finalmente di poter tornare a programmare nuovi investimenti in campo sanitario e migliorare le prestazioni ai cittadini da parte delle Aziende Sanitarie Umbre.

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