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Politiche sociali: presentato il progetto “One-Stop-Shop: le Sostenibilità al Centro”

Perugia 21 mar. 023 - “One-Stop-Shop:le Sostenibilità al Centro”, è il titolo del progetto presentato stamani a Perugia e che ha come obiettivo  promuovere azioni di comunità per la sostenibilità energetica, urbana, culturale e sociale.  
L’iniziativa, finanziata dalla Regione Umbria  è realizzato da Legambiente Umbria Aps in qualità capofila, in partenariato con altre dieci associazioni del centro storico di Perugia: Borgobello Aps, Metanoia Aps, Tangram Aps, Borgo Sant’antonio Porta Pesa Aps, Rione Di Porta Eburnea Aps, Fiab Perugia Pedala Aps, Unione Nazionale Consumatori Umbria Aps, Ali - Associazione Legali Italiani Aps, Dance Gallery Aps e Articity Aps.
Le finalità e le azioni del progetto sono state illustrate stamani nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti, l’assessore alla Salute e alle Politiche sociali della Regione Umbria, Luca Coletto, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Perugia, Edi Cicchi, il presidente di Legambiente Umbria APS, Maurizio Zara, Anna Schippa di Forma.Azione srl.  
 Il progetto  - è stato spiegato dagli organizzatori - si pone l’obiettivo di attivare azioni di comunità per rendere i centri storici e i quartieri urbani più inclusivi, sicuri e sostenibili, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità, non solo energetica ed ambientale, ma anche sociale e culturale.
Tra gli obiettivi principali, quello di contrastare l’emergente povertà energetica delle famiglie, attraverso lo sviluppo di un modello di intervento esportabile in altre realtà cittadine, che preveda il coinvolgimento di giovani, volontari e cittadini in un programma di informazione ed assistenza gratuita alle famiglie sui temi della riduzione del consumo energetico ed idrico, sui temi della mobilità attiva e sul miglioramento della qualità della vita.
Presso le sedi delle associazioni coinvolte e in altri luoghi di prossimità del centro storico di Perugia, saranno
attivati gli “One-Stop-Shops”, una sorta di “sportelli di quartiere” informativi e di supporto alla comunità su varie tematiche: dal risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale, dal supporto psicologico ai cittadini, alla consulenza di esperti legali, dalle informazioni sulle misure di sostegno alle famiglie, al servizio di ascolto e counselling rivolto alle donne.
Negli One-Stop-Shops di quartiere la cittadinanza potrà partecipare ad attività laboratoriali sull’uso consapevole delle risorse idriche, sul benessere corporeo, sulla mobilità attiva ed altre iniziative per il miglioramento della qualità della vita.
Il progetto prevede inoltre, – come ha spiegato il presidente di Legambiente Umbria - la realizzazione di iniziative ed interventi di “urbanismo tattico”, anche di
natura temporanea e di carattere sperimentale, con un alto valore comunicativo e con lo scopo di riappropriarsi o di riprogettare parte degli spazi pubblici del centro storico, togliendoli al degrado, all’abbandono, al parcheggio selvaggio e all’uso inefficiente di una risorsa scarsa come è il suolo pubblico e donarlo alla popolazione che se ne possa prendere cura.
La proposta progettuale One-Stop-Shop nasce e si sviluppa anche in continuità con il progetto LAB.QUA – Laboratori di Quartiere, che ha visto la realizzazione tra il 2021 e il 2022 di numerose attività di sviluppo di dinamiche di comunità inclusive e partecipative.
Per l’assessore Cicchi “in un momento in cui le persone e le famiglie sono in forte difficoltà e che si caratterizza anche per una povertà non solo economica, ma anche educativa, il progetto promuove inclusione e assume un valore più forte perché crea un modello strutturato e propone un lavoro di accompagnamento e conoscenza finalizzato a rendere il cittadino più responsabile anche sul versante ambientale”.
“Sappiamo tutti quali sono stati i danni prodotti dal covid sul tessuto sociale e in particolare sui giovani e le persone anziane – ha detto l’assessore Coletto - Attraverso questi bandi abbiamo cercato di superare problematiche di esclusione sociale e marginalizzazione attivando un lavoro di rete”.
Concludendo l’assessore ha ricordato che “la Regione Umbria ha approvato il disegno di legge che riguarda il Terzo settore che vede nella co-programmazione e co-progettazione la modalità per rendere le istituzioni più vicine al territorio”.


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