Notizie
(AUN) – Perugia 13 maggio 2025 - “Mi congratulo sentitamente con l’Istituto di Istruzione Superiore Gandhi di Narni per il prestigioso traguardo raggiunto al concorso nazionale per cortometraggi Rec Film Festival, svoltosi domenica 11 maggio presso il Teatro Tarkovskij di Rimini” sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione, Fabio Barcaioli, a proposito della selezione, tra oltre 250 opere provenienti da tutta Italia, del corto “Credevo fosse amore”, scritto da Agnese Fratoni della classe 5F del liceo delle scienze umane e prodotto dalla scuola, che ha conquistato pubblico e giuria.
Un riconoscimento che assume un valore ancora più significativo se si considera che si tratta dell’unico cortometraggio, nella categoria senior, realizzato da una scuola secondaria di secondo grado, a fronte di una selezione finale composta da opere firmate da accademie e scuole di cinema.
“Quando una scuola umbra riesce a distinguersi in un contesto nazionale di alto livello, l’intera comunità regionale ne trae orgoglio. Traguardi come questi confermano quanto sia importante continuare a investire nella cultura e nell’educazione delle giovani generazioni” ha aggiunto l’assessore Barcaioli.
A rendere ancora più significativa questa esperienza è stata la decisione, annunciata dal Fondatore e Direttore Artistico di Amarcort Film Festival e SMArt Academy Simona Meriggi, di utilizzare il cortometraggio come spot ufficiale per le manifestazioni che si svolgeranno in Emilia Romagna in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Una scelta che premia la forza narrativa e la sensibilità con cui la giovane autrice ha affrontato un tema così delicato.
“Alla studentessa, agli studenti tutti, alla docente che ha seguito il progetto e alla dirigente scolastica, va il mio più sincero plauso per aver portato in alto il nome dell’Umbria in un contesto nazionale tanto qualificato” ha concluso l’assessore.
Perugia 12 maggio 2025 - “Ci auguriamo che l’Ufficio scolastico regionale mostri maggiore determinazione nel porre al centro il benessere degli studenti per ciò che concerne la situazione del Liceo Alessi, dell’Istituto Comprensivo Perugia 12 di Ponte San Giovanni e della scuola media Cocchi-Aosta di Todi”. È questo l’appello dell’assessore all’Istruzione della Regione Umbria, Fabio Barcaioli, che torna a sollecitare un cambio di passo rispetto ad alcune situazioni scolastiche ritenute particolarmente delicate.
Gli occhi sono puntati ormai da mesi sul Liceo Scientifico Alessi di Perugia, dove oggi si è svolta una mobilitazione studentesca, per il diffuso malcontento legato alla gestione dell’istituto da parte dell’attuale dirigente scolastica, recentemente tornata in servizio dopo una controversa vicenda amministrativa.
Altrettanto preoccupante il quadro che emerge dall’Istituto Comprensivo Perugia 12 di Ponte San Giovanni, colpito da un calo costante delle iscrizioni. Dal 2017 al 2024, le scuole primarie sono passate da 482 a 344 alunni, registrando una diminuzione del 28%. Ancora più marcato il calo nella scuola secondaria di primo grado, dove gli iscritti sono scesi da 243 a 112, con una perdita che supera il 53%. “La scorsa settimana ho accettato un incontro con la dirigente scolastica, persona che stimo profondamente per l’impegno e la dedizione dimostrati nel suo ruolo - ha spiegato l’assessore Barcaioli - Tuttavia, è evidente che qualcosa si è incrinato all’interno dell’Istituto Comprensivo Perugia 12 di Ponte San Giovanni. I rapporti tra la scuola, il corpo docente e i cittadini appaiono ormai compromessi. È indispensabile intervenire con decisione, perché dietro ogni numero c’è un quartiere di quasi 20mila abitanti che rischia di perdere un presidio educativo indispensabile”.
A Todi, recenti sviluppi hanno portato alla luce diverse difficoltà legate all’organizzazione scolastica. Le criticità non riguardano solo le attività didattiche e i progetti educativi, ma si estendono anche alla gestione delle gite scolastiche e al funzionamento degli organi collegiali. Questo scenario ha determinato un clima di incertezza che ha inciso sulla stabilità dell’ambiente scolastico, dando luogo a numerosi trasferimenti di docenti e personale amministrativo.
Nel frattempo, in Regione proseguono i lavori del “Tavolo 112” che riunisce rappresentanti dell’Anci, delle Province, dei sindacati e dell’Ufficio scolastico. Al centro del confronto ci sono il calendario scolastico 2025/2026, la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa fino al 2028/2029, il rafforzamento delle comunità educanti e il sistema integrato per l’infanzia fino ai sei anni. “Serve un impegno sinergico per ridare slancio alle nostre scuole, restituendo loro la centralità nei percorsi di crescita delle comunità e nella costruzione di una società davvero integrata. In contesti diversi, come Perugia e Todi, stanno emergendo fragilità che chiedono risposte concrete, lungimiranti e rispettose delle comunità scolastiche - ha concluso l’assessore - Le istituzioni non possono limitarsi ad amministrare l’esistente, serve visione e coraggio per rimettere gli studenti al centro, ascoltando la loro voce”.
Perugia 12 maggio 2025 – Si è svolta con successo l’esercitazione conclusiva del corso “Salvaguardia beni culturali mobili in emergenza” che ha visto la partecipazione di tecnici, rappresentanti di vari enti pubblici e volontari della Protezione civile e di organizzazioni di volontariato iscritte all’elenco regionale.
Il percorso formativo fa seguito a un accordo tra il ministero della Cultura e il Dipartimento nazionale della Protezione civile ed è nato dall’esigenza di informare gli operatori delle pubbliche amministrazioni coinvolte nella gestione delle emergenze dei beni culturali in merito all’attivazione e al funzionamento delle strutture del sistema Protezione civile e del MiC e di accrescere la capacità operativa del volontariato specializzato nelle attività di salvaguardia dei beni culturali durante le emergenze. È stato promosso e organizzato dal servizio Protezione civile ed emergenze della Regione Umbria con il supporto del Dipartimento nazionale della Protezione civile e della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria.
All’esercitazione hanno partecipato anche i carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e i vigili del fuoco del comando di Perugia e Pistoia, i quali, sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto tra segretariato generale del MiC e Dipartimento VV.F, in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, hanno avviato una proficua collaborazione che si è concretizzata in un primo corso tenuto dal personale tecnico scientifico dell’Istituto e destinato ai vigili del fuoco, per fornire informazioni sulla specificità dei beni culturali e indicazioni concrete su come trattarli in situazioni di emergenza, finalizzato alla realizzazione di un manuale a uso interno dei vigili del fuoco sulla “movimentazione dei beni culturali mobili in emergenza”.
Il corso ha avuto una durata di 16 ore e la giornata conclusiva, che si è tenuta venerdì, ha visto protagonisti i discenti in una prova addestrativa di schedatura, recupero, imballaggio e trasporto di beni culturali mobili presso due chiese della Diocesi di Spoleto. Il corso prevedeva due iter differenti per funzionari e volontari, in relazione ai ruoli, e ha sancito la crescita della preparazione delle risorse umane rispetto all’ambito beni culturali, così rilevante nella nostra regione. Le risorse umane formate potranno essere attivate a supporto del sistema Protezione civile regionale e nazionale nelle possibili future emergenze simili agli eventi legati al sisma che ha colpito anche la nostra regione ad agosto e ottobre 2016.
(Aun) - Perugia, 11 mag. 025 - In occasione della Giornata Internazionale dell'Infermiere, che ricorre domani 12 maggio, la Regione Umbria rende omaggio al prezioso lavoro svolto quotidianamente dagli oltre 7.000 professionisti che operano nelle strutture sanitarie del territorio regionale.
La ricorrenza, istituita per commemorare la nascita di Florence Nightingale, fondatrice dell'infermieristica moderna, rappresenta un'importante occasione per sottolineare il ruolo cruciale che questi professionisti rivestono all'interno del sistema salute, in particolare alla luce delle sfide affrontate negli ultimi anni.
"Gli infermieri rappresentano una colonna portante del nostro sistema sanitario regionale", ha dichiarato la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. "Il loro impegno quotidiano, la loro dedizione e professionalità sono valori che meritano il più alto riconoscimento. In questa giornata speciale, desidero esprimere la profonda gratitudine dell'intera comunità umbra per il loro instancabile lavoro al servizio della salute dei cittadini".
La Presidente ha inoltre sottolineato come la categoria professionale sarà chiamata a dare un contributo essenziale nella definizione e implementazione del nuovo piano sociosanitario regionale 2025-2030, attualmente in fase di costruzione. "La loro profonda comprensione dei bisogni assistenziali dei cittadini e la capacità di contribuire allo sviluppo di modelli innovativi saranno elementi imprescindibili per costruire un sistema sociosanitario più efficiente, più vicino alle persone e capace di rispondere alle sfide future", ha aggiunto Proietti.
Il coinvolgimento attivo degli infermieri nella programmazione sanitaria rappresenta una novità nell'approccio regionale e testimonia il riconoscimento del valore strategico di questa professione per il futuro della sanità umbra.
Perugia 10 mag. 025 - L'impianto di coincenerimento Bioter di Terni, autorizzato nel 2017 e che aveva comunicato la sospensione dell'attività dal febbraio 2020, a seguito della sentenza del TAR Umbria 00125/2024 REG.RIC. ha comunicato ai servizi regionali la messa in esercizio dell'impianto a far data dal 13 maggio 2025.
A tale proposito si precisa che per "messa in esercizio" si intende l'avvio dell'attività e la prima accensione dell'impianto, a differenza della "messa a regime" che invece riguarda l'avvio della produzione vera e propria e che deve avvenire entro 90 giorni dalla messa in esercizio.
Nonostante il ricorso della Regione Umbria al Consiglio di Stato - per il quale è stata richiesta l'anticipazione della trattazione dell'udienza decisoria che dovrebbe essere imminente - l'azienda ha deciso, assumendosene integralmente la responsabilità, di riattivare l'impianto, sebbene non risulterebbe essere stato adeguato alle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT Conclusions) come da anni è stato richiesto dall'autorità competente.
L'Ente Regione nell'esercizio delle proprie attribuzioni in materia di energia e ambiente che la vedono coinvolta nelle attività di indirizzo, programmazione e tutela della ponderazione degli interessi pubblici in gioco non intende farsi espropiare da quelli che sono i propri poteri e le proprie competenze.
La lotta all'inquinamento resta una priorità assoluta della Giunta regionale. Il quadro critico della qualità dell'aria nella Conca Ternana, in particolare nell'area dove insiste l'impianto, le normative di settore e le misure previste dai piani regionali impongono una verifica approfondita e urgente sulla conformità del riavvio.
Sebbene il procedimento di riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) sia attualmente sospeso in attesa di un giudizio del Consiglio di Stato, a cui si è rivolta la Regione Umbria dopo la sentenza del TAR favorevole alla Bioter che ha affermato che non sussisterebbe l'automatismo del riesame dell'A.I.A, come sottolineato dalla stessa sentenza la normativa (art. 29 octies d.lgs. n. 152 del 2006) consente una valutazione discrezionale dell'Autorità competente per disporre il riesame in diverse circostanze. Queste includono la necessità di aggiornare l'autorizzazione per garantire che le emissioni corrispondano ai "livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili" o qualora le prescrizioni non garantiscano il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale o, ancora, qualora sviluppi delle norme di qualità ambientali o nuove disposizioni legislative lo esigano.
Ad oggi l'area di Maratta continua a presentare criticità significative in termini di qualità dell'aria.
La stazione di monitoraggio di Maratta, area dove insiste l'impianto Bioter, ha registrato nel 2023 e 2024 ben 41 giorni di superamento del limite giornaliero di PM10 (50 µg/mc). Questo dato è ben oltre la soglia attuale di 35 giorni consentita dal D.Lgs 155/20106 e più del doppio rispetto al limite previsto dalla nuova Direttiva (UE) 2024/2881 che entrerà in vigore nei prossimi anni. Anche i valori medi annuali di PM10 e PM2.5 rilevati a Maratta nel 2024 risultano superiori ai nuovi limiti che entreranno in vigore nel 2030. Maratta si conferma unica area della regione con mancato rispetto dei limiti di legge per la qualità dell'aria e zona più inquinata dell'Umbria.
Tale situazione, anche in termini di superamento dei limiti di PM10, ha portato negli anni precedenti all'avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea contro l'Italia. Procedura che in costanza dei suddetti superamenti e con un aggravio della situazione esistente potrebbe riproporsi con ripercussioni anche economiche sull'Ente. Inoltre, il recente aggiornamento del Piano Regionale per la Qualità dell'Aria (PRQA), approvato nel dicembre 2022, si propone in via prioritaria la risoluzione del problema dell'inquinamento atmosferico nella Conca Ternana. Tra le misure inserite, la misura P1T02 prevede che, per gli impianti produttivi collocati nell'area critica della Conca Ternana, l'Autorità competente applichi, in sede di rilascio, rinnovo e modifica sostanziale dell'AIA, vincoli emissivi pari o inferiori al valore più restrittivo indicato nelle BAT Conclusions. A tal fine, la Regione Umbria ha sottoscritto un Accordo di programma con il Ministero dell'Ambiente per il risanamento della qualità dell'aria nella Conca Ternana che ha messo a disposizione 29 milioni di euro per le azioni individuate. In mancato rispetto dell'applicazione di tali misure potrebbe persino compromettere l'utilizzo finale di tali risorse.
Alla luce di tutto ciò l'assessore regionale all'Ambiente, Thomas De Luca, ha ritenuto pertanto di scrivere agli uffici preposti in materia di rilascio delle autorizzazioni di verificare la sussistenza delle condizioni per procedere con il riesame dell'AIA ai sensi dell'articolo 29-octies del D.Lgs. 152/2006, al fine di confermare la linea interpretativa di esigere l'applicazione delle BAT Conclusion prima di qualsiasi attività di riavvio dell'impianto, garantendo il massimo livello di protezione ambientale a cui i cittadini ternani hanno diritto come nel resto della regione.
(aun) – Perugia 10 mag. 025 – Non più terra di passaggio, ma destinazione da scoprire con lentezza e autenticità e in cui magari decidere di fermarsi a vivere. Questa è la nuova immagine dell’Umbria che l’assessore regionale Simona Meloni ha lanciato a Milano, nella splendida cornice del Museo Poldi Pezzoli, presentando la campagna di comunicazione nazionale dedicata al turismo esperienziale dell’estate 2025.
Davanti a decine di giornalisti delle maggiori testate nazionali, l’assessore Meloni - e con lei il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, il presidente di Anci Umbria, Federico Gori, il sindaco di San Gemini, Luciano Clementella, l’assessore al Turismo del Comune di Gubbio, Paola Salciarini e i rappresentanti dei servizi turistici della Valnerina e del Trasimeno - ha sottolineato la volontà di “raccontare l’Umbria attraverso tutti e cinque i sensi. La nostra è una regione dove si cammina, si respira, si ascolta. Si scoprono paesaggi, silenzi, sapori. Si tocca la storia viva delle nostre tradizioni, si guarda lontano da crinali che sanno di libertà. Non basta un giorno o due per scoprire davvero l'Umbria: occorre tempo, e soprattutto disponibilità ad abbandonarsi alla sua autenticità”.
Al centro della strategia di Meloni e degli uffici regionali c’è l’idea di un turismo identitario e autentico che diventa esperienza profonda e si trasforma in scelta di vita. Le direttrici principali su cui si muoverà la campagna promozionale sono i cammini spirituali - vista anche la concomitanza dell’anno del Giubileo e in vista dell’ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 - i borghi silenziosi, le produzioni agroalimentari di qualità, i grandi eventi e festival che animeranno la stagione estiva che sta per iniziare. “Siamo qui per sottolineare che la vera risorsa dell’Umbria è il territorio. Il turismo, invece, è lo strumento: deve essere leva di sviluppo, generare redditività e contribuire alla crescita del PIL regionale, altrimenti rischia di restare scollegati dalla vita reale dei nostri paesi e delle nostre imprese - ha spiegato l’assessore Meloni - Vogliamo attrarre turisti, ma anche sostenere chi vive e lavora in Umbria”.
Meloni ha anche ribadito l’impegno della Regione per una promozione che sia coerente con l’identità del territorio: “Non possiamo promuovere l’Umbria come capitale del turismo lento senza tutelare i sentieri e il patrimonio naturale. Per questo abbiamo difeso con forza la rete escursionistica, e lo abbiamo fatto mettendo in campo regole chiare perché il nostro futuro passa per uno sviluppo sostenibile e intelligente”, ha detto l’assessore ricordando come nei giorni scorsi sia stato approvato in Consiglio regionale il ripristino del divieto di accesso e transito lungo i sentieri regionali ai veicoli motorizzati da lei stessa proposto e sostenuto in questi anni.
“L’Umbria - ha proseguito Meloni - è una terra di esperienze autentiche. Dalla vigna al calice, dall’oliveto al frantoio, dai laboratori artigiani alle produzioni tipiche dell’agroalimentare. Abbiamo eccellenze che meritano visibilità e investimenti. Anche su questo stiamo lavorando, coinvolgendo tutte le forze vive della nostra regione: Comuni, categorie, associazioni e operatori”.
Infine, l’assessore ha evidenziato la possibilità di una nuova residenzialità per chi, magari dopo una vacanza, sceglie di venire a vivere in Umbria: “La nostra non è una terra solo da visitare, ma da vivere, anche grazie alle possibilità dello smart working e alla digitalizzazione delle aree meno connesse. I flussi turistici stanno cambiando, le stagioni si dilatano, e noi dobbiamo essere pronti a garantire servizi e accoglienza durante tutto l’anno. Quella che vogliamo è un’Umbria aperta 365 giorni l’anno. Durante l’incontro milanese sono stati anche proiettati gli spot televisivi principali da 30’’ e i tre soggetti da 15’’ che raccontano l’incontro tra il mondo virtuale e quello reale, con un tono leggero ma ricco di suggestioni. Filo conduttore della campagna promozionale che accompagna le immagini per le televisioni, i materiali destinati alla stampa nazionale e le affissioni previste nei principali snodi viari nazionali, è un invito coinvolgente: Guarda. Inspira. Ascolta. Gusta. Tocca. Un crescendo di suggestioni che culmina nel claim: Scopri l’Umbria, in tutti i sensi.
Altre informazioni dall'Ufficio stampa
Le altre news, il quindicinale AUN, il notiziario radiofonico, la rassegna stampa e i contatti sono sulle pagine dell'Ufficio stampa, alla voce Agenzia Umbria Notizie.