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Sessione plenaria Parlamento europeo 16-19 settembre: novità principali.
Dal 16 al 19 settembre 2024, a Strasburgo, si è tenuta la sessione plenaria che rappresenta il punto d'arrivo del lavoro legislativo effettuato in seno alle commissioni parlamentari e ai gruppi politici. La seduta plenaria rappresenta altresì la sede in cui le deputate e i deputati europei (MEPs) partecipano al processo decisionale comunitario e fanno valere i propri punti di vista presso la Commissione e il Consiglio. I temi trattati durante questa sessione sono diversi ma le risoluzioni principali adottate sono le seguenti:
- Protezione dei cittadini dell'Ue dai residui di pesticidi nei prodotti importati: il Parlamento ha respinto due decisioni della Commissione che avrebbero consentito livelli di residui per diversi pesticidi vietati nell'Ue in prodotti alimentari. Questi includono cyproconazole e spirodiclofen in cereali, semi, carne e organi, e benomyl, carbendazim e thiophanate-methyl su agrumi e okra. Tutti questi pesticidi sono già, in realtà, banditi nell’Ue attualmente in quanto consentire livelli massimi di residui più elevati per le importazioni metterebbe in pericolo la salute dei cittadini europei e dei paesi produttori. I deputati per cui hanno chiesto standard equivalenti per i prodotti importati per garantire parità di condizioni in tutti i paesi. Le risoluzioni collegate, infatti, sottolineano che i prodotti agricoli importati dai paesi non Ue devono rispettare gli stessi standard di quelli prodotti nell'Ue per garantire parità. Per avallare tali decisioni era necessaria una maggioranza assoluta di almeno 359 voti ( 522 eurodeputati hanno votato a favore dell'obiezione riguardante cyproconazole e spirodiclofen e 516 hanno votato contro per benomyl, carbendazim e thiophanate-methyl). Ora la Commissione deve ritirare le sue proposte: i deputati chiedono di presentare una nuova bozza che riduca tutti i livelli massimi di residuo al limite di determinazione o al valore predefinito di 0,01 mg/kg e di rifiutare tutte le richieste di tolleranze per le importazioni.
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- Il Parlamento conferma la composizione delle sue delegazioni interparlamentari: i gruppi politici e i membri non iscritti hanno annunciato quali europarlamentari sono stati nominati per ciascuna delegazione del Parlamento per il 10° mandato. Il Parlamento europeo avrà 48 delegazioni interparlamentari in questo mandato, quattro in più rispetto alla legislatura 2019-2024. L'annuncio è stato fatto il 19 settembre, dopo una votazione del 18 settembre che ha corretto la composizione numerica delle delegazioni, sostituendo la decisione di luglio 2024. Il processo per stabilire le delegazioni del Parlamento è oggetto dell'articolo 229 del Regolamento interno, che stabilisce che la composizione delle delegazioni deve rappresentare equamente gli Stati membri, le opinioni politiche e il genere. Inoltre, non può esserci più di un terzo dei MEPs provenienti dallo stesso paese in una delegazione. Ora i Presidenti e i Vicepresidenti delle delegazioni saranno eletti nelle loro riunioni costitutive il 30 settembre e il 3 ottobre.
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- Il Parlamento Europeo ha adottato tre risoluzioni riguardanti le violazioni dei diritti umani in Afghanistan, Bielorussia e Cuba.
- In Afghanistan, viene denunciato l'azzeramento della vita pubblica delle donne a causa della recente legge sul "Promozione della Virtù e Prevenzione del Vizio". I deputati europei condannano il decreto dei Talebani e richiedono il riconoscimento dell'apartheid di genere come crimine contro l'umanità, oltre a chiedere nuove sanzioni contro il regime talebano e supporto umanitario per le donne afgane. La risoluzione è stata approvata con 565 voti favorevoli, 8 contrari e 43 astensioni. Per il testo completo clicca qui.
- Per la Bielorussia, il Parlamento esprime preoccupazione per la situazione dei prigionieri politici, molti dei quali sono in isolamento e torture. Si chiede la loro liberazione e informazioni sulla loro situazione. Inoltre, viene sottolineata la condizione di 300.000 bielorussi costretti all'esilio e si sollecitano sanzioni più severe contro il regime di Lukashenka. La risoluzione ha ottenuto 549 voti favorevoli, 21 contrari e 37 astensioni. Per il testo completo clicca qui.
- Per Cuba, il Parlamento richiede la liberazione immediata di José Daniel Ferrer e di tutti i detenuti politici. Viene denunciato il trattamento inumano riservato ai prigionieri politici, e si richiamano gli Stati membri dell'Ue ad applicare il regime di sanzioni sui diritti umani contro i responsabili delle violazioni in Cuba. La risoluzione è stata approvata con 380 voti favorevoli, 182 contrari e 51 astensioni. Per il testo completo clicca qui.
- L'Ucraina deve poter colpire obiettivi militari legittimi in Russia: il Parlamento lamenta il calo del sostegno militare bilaterale all'Ucraina da parte dei paesi dell'Ue e chiede sanzioni più severe contro Russia e alleati. Nella risoluzione adottata il 19 settembre con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, gli europarlamentari chiedono agli Stati membri di rimuovere le restrizioni che impediscono all'Ucraina di utilizzare sistemi d'arma occidentali contro obiettivi militari legittimi in Russia. Senza la rimozione di tali restrizioni, l'Ucraina non può esercitare appieno il suo diritto di autodifesa ed è vulnerabile ad attacchi. Gli europarlamentari ribadiscono la richiesta per gli Stati membri di rispettare l'impegno di marzo 2023 di fornire un milione di proiettili all'Ucraina e di accelerare le consegne di armi, sistemi di difesa aerea e munizioni. La risoluzione inoltre chiede agli Stati membri di mantenere ed estendere le sanzioni contro Russia, Bielorussia e paesi non Ue che forniscono tecnologie militari alla Russia. Gli europarlamentari condannano il trasferimento di missili balistici dall'Iran alla Russia e chiedono sanzioni più severe contro Tehran e la Corea del Nord. Chiedono anche di aggiungere più soggetti cinesi alla lista delle sanzioni e di adottare misure per affrontare la violazione delle sanzioni da parte di aziende, terzi e paesi non Ue. Gli europarlamentari, in ultima istanza, esortano l'Ue a lavorare per ottenere il maggior supporto internazionale possibile per l'Ucraina e a identificare una soluzione pacifica al conflitto, basata sul rispetto dell'indipendenza e dell'integrità territoriale dell'Ucraina. Chiedono quindi di stabilire un regime giuridico chiaro per la confisca dei beni statali russi congelati dalll’Ue, da utilizzare per compensare l'Ucraina per i danni subiti.
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- Il Parlamento reagisce ai recenti eventi meteorologici estremi in Europa: gli eurodeputati sono preoccupati per l'aumento della frequenza e dell'intensità di eventi meteorologici estremi in Europa e nel mondo, come inondazioni, ondate di calore e incendi boschivi. In una risoluzione sulle devastanti inondazioni in Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, approvata il 19 settembre, esprimono insoddisfazione per i tagli al bilancio del Meccanismo di Protezione Civile dell'Ue. Chiedono fondi adeguati e aggiornati per aumentare la preparazione e migliorare la capacità di risposta, sottolineando l'importanza del prossimo bilancio pluriennale. Inoltre, vogliono che il Fondo di Solidarietà dell’Ue sia proporzionato al numero crescente e alla gravità dei disastri naturali in Europa. A lungo termine, la risoluzione sollecita maggiori investimenti dell'Ue nella resilienza regionale e locale e chiede che la futura politica di coesione si concentri maggiormente sulla mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici. Gli eurodeputati vogliono che la Commissione presenti un Piano Europeo per l'Adattamento ai Cambiamenti Climatici, con proposte legislative concrete, per rafforzare la resilienza e coordinare le azioni nazionali in termini di preparazione e cooperazione transfrontaliera.
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- Venezuela: i MEPs riconoscono Edmundo González come Presidente: il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione, il 19 settembre, in cui chiede all'UE di sostenere il presidente legittimo e democraticamente eletto del Venezuela, Edmundo González Urrutia, affinché possa assumere ufficialmente il suo incarico il 10 gennaio 2025. Con 309 voti favorevoli, 201 contrari e 12 astensioni, il Parlamento ha condannato la frode elettorale orchestrata dal Consiglio Nazionale Elettorale controllato dal regime, che ha rifiutato di rendere pubblici i risultati ufficiali. Per il testo clicca qui.
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Gabriella Ceccarelli
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