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Pubblicato il report finale del programma “Greening the Creative Europe”!
Lo studio condotto tra gennaio e dicembre 2022 si è concentrato sull'inverdimento del programma Europa creativa, 2014-2020 e i primi due anni dell'attuale programma (2021 e 2022). L'obiettivo è integrare le questioni legate alla protezione ambientale, sostenibilità e cambiamento climatico nel programma Europa creativa. Lo studio intende fornire una guida ai richiedenti e ai beneficiari del programma, sviluppare raccomandazioni per il monitoraggio e la valutazione degli aspetti verdi delle proposte di progetto, raccogliere buone pratiche che promuovono una transizione verde e documentare i progressi compiuti nei programmi precedenti e attuali.
Lo studio riconosce il contributo dei settori culturali e creativi (CCS) all'economia, stimando il loro valore aggiunto a circa 413 miliardi di euro e l'occupazione di circa nove milioni di persone nell'UE. Oltre ad arricchire la società con offerte culturali e artistiche, i CCS hanno anche un impatto ambientale, con settori specifici come audiovisivi, multimedia, arti visive e dello spettacolo, architettura, patrimonio, archivi e biblioteche identificati come particolarmente rilevanti in termini di emissioni di gas serra.
Le azioni per rendere più ecologico il programma Europa creativa devono essere in linea con i suoi obiettivi generali di promozione della diversità culturale e linguistica europea, dello sviluppo del patrimonio e dell'aumento della competitività dei settori culturali e creativi. Gli sforzi ambientali devono essere considerati insieme a questi obiettivi, poiché il programma incoraggia intrinsecamente la cooperazione e lo scambio transfrontaliero per promuovere la diversità, la competitività e la collaborazione.
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