Agenzia Umbria Notizie
È l'agenzia di informazione della giunta regionale dell'Umbria. Fondata nel 1977 (Nuova Serie), pubblica un notiziario quotidiano (sei numeri la settimana, eccezionalmente domenica e festivi), sull'attività della Giunta regionale.
Direttore: Francesco Antonio Arcuti
Redazione: Marta Cicci (vicecaporedattore), Ida Gentile, Simonetta Battistoni, Marco De Ciuceis (redattori).
Tpl, assessore Melasecche: Filt Cgil e Faisa Cisal, in enorme difficoltà, ripetono le solite bugie. Smentiti dall’Autorità per la regolazione dei trasporti, prima volevano impedire la gara, adesso vorrebbero accelerarla e gridano a ritardi inesistenti. Tutto invece procede regolarmente. Nonostante loro

Perugia, 25 nov. 023 – “Per l’ennesima volta FILT CGIL e FAISA CISAL proseguono nella campagna di disinformazione sul Trasporto Pubblico Locale avviata ormai da tempo e basata sulla continua e programmata mistificazione degli eventi. Dopo il sesto sciopero, in enorme difficoltà nel dichiarare il settimo vista l’adesione del 36% degli operatori rispetto all’80% e più da loro dichiarato, aprono l’ennesima puntata di questo sceneggiato puntando il dito contro il ritardo della Regione nell’indire la gara, che sarebbe stata spostata al 2024: questo non corrisponde minimamente allo stato delle cose”.
   È quanto afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche.
   “La realtà – evidenzia - vede invece Regione ed Agenzia affiancate da lungo tempo in un percorso estremamente complesso ma non rimandabile che ha già conseguito diversi obiettivi:
 1) i lotti di gara sono stati correttamente individuati e dimensionati e la relativa relazione ha già ottenuto il parere positivo dell’Autorità Regolazione Trasporti (ART) che ha ritenuto corretta la programmazione regionale di 4 lotti, quella che FILT CGIL e FAISA CISAL hanno da sempre ferocemente tentato di sabotare. Sconfessata, quindi, la prepotenza di chi continua a chiedere l’illegalità di un lotto unico regionale.
Anche recentemente, se non bastasse, ART ha bocciato la proposta della Regione Emilia-Romagna di un lotto unico per il Piano di Bacino della Romagna (dimensionalmente simile all’intera programmazione dell’Umbria, pur riguardando solo una porzione di quella regione), imponendo una divisione in tre lotti e ricordando come “l’opzione individuata del lotto unico comporti una limitazione dei gradi di libertà nella formulazione delle offerte da parte dei potenziali partecipanti”. Lo stesso parere recita: “Con riferimento all’economicità del lotto unico dei servizi di competenza dell’Agenzia − con una produzione chilometrica per i servizi su strada pari a 24,6 mln vetture-km/anno, oltre al servizio con traghetto stimato in circa 0,75 vetture-km/anno equivalenti − la dimensione del lotto risulta superiore alla soglia di 10 mln vetture-km, che, sulla base dell’applicazione della metodologia dei costi standard di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 157/2018, si configura come la soglia oltre la quale le economie di scala si esauriscono, mentre risultano massime in corrispondenza di una dimensione pari a 4 mln vetture-km”. Una posizione indifendibile quella dei due sindacati, contra legem. Lo avevamo detto, inascoltati, oggi ne abbiamo anche la prova;
  2) si è completata l’analisi della flotta necessaria per l’esecuzione dei servizi di trasporto, aggiornando le strategie di acquisto dei mezzi dell’Agenzia, attraverso l’utilizzo degli specifici fondi ministeriali stanziati;
  3) saranno completati a brevissimo sia il Piano di Bacino unico regionale che il progetto della nuova integrazione tariffaria regionale, che introdurranno per la prima volta principi di omogeneità di servizi e tariffe dei titoli di viaggio in tutto il territorio regionale, finora estremamente frammentato e soggetto a bigliettazioni differenti e separate, pur in presenza di un operatore principale unico;
  4) sono state individuate le categorie fragili soggette a gratuità del trasporto e quelle a bigliettazione scontata;
  5) a giorni verrà approvato il nuovo progetto di digitalizzazione del TPL che costituirà, per la prima volta, lo standard regionale per l’attrezzaggio dei mezzi del TPL, in modo da consentire un monitoraggio continuo ed automatico dei principali elementi di valutazione della qualità del servizio: regolarità dei servizi, puntualità, corretta validazione dei titoli di viaggio con possibilità di pagare automaticamente il biglietto salendo in autobus mediante carta di credito, frequentazioni, ecc;
  6) è già stata inviata alla stessa autorità la “Relazione di affidamento”, seconda ed ultima relazione prevista dalla normativa propedeutica alla pubblicazione dell’avviso di gara, che riassume tutti i principali elementi che andranno a costituire l’ossatura della procedura aperta; si attende nel mese di dicembre il parere di ART che, qualora positivo, consentirà la pubblicazione dell’avviso entro l’anno”.
  “È pertanto evidente che il cammino dell’Ente procede secondo la programmazione – rimarca l’assessore Melasecche - ed è ferma intenzione di questo Assessorato pubblicare l’avviso di gara entro il 31 dicembre 2023. Quanto alla risibile affermazione che nel DEFR si parla di gara nel 2024, appare lampante a prima lettura che si parla semplicemente di “aggiudicazione nel 2024”, visto che una gara della complessità estrema come quella del TPL non potrà certo risolversi nel giro di una manciata di giorni da qui alla fine dell’anno”.
   “Quanto al fatto che i due sindacati continuino a sollevare problemi – prosegue -, alcuni del tutto inesistenti, altri già ampiamente affrontati al tavolo di trattativa da cui sono voluti uscire, come quello delle “clausole sociali”, del “mantenimento dei livelli occupazionali”, della “esclusione del personale di manutenzione Savit dal futuro incerto”,  dei “mezzi di trasporto acquistati con denaro pubblico e dati in gestione a vettori privati a canone 0”, della “privatizzazione ed esclusione della mobilità alternativa di molte città umbre”, è chiaro come il sole che si tratta di pura strumentalizzazione – sottolinea - volta a creare insicurezza fra il personale per forzare l’adesione in vista del settimo sciopero sugli stessi identici argomenti. Un vicolo cieco che nulla porta ai lavoratori né alle aziende, ma neanche consenso agli stessi sindacati per cui si invita per l’ennesima volta i due sindacati ad ammettere l’errore di fondo con cui puntano allo scontro a prescindere”.
  “Abbiamo viceversa concordato quanto chiesto da FIT CISL, UIL Trasporti, UGL TPL, Orsa, cioè – ricorda - il massimo del ragionevolmente possibile, fermo il conseguimento della riforma complessiva del settore e della sua decisa modernizzazione e rilancio. Un settore lasciato in condizioni drammatiche dalle passate amministrazioni e da logiche sindacali ormai ampiamente superate”.
  Conclude l’assessore Melasecche: “La sola conferma per un triennio della convenzione con altri Enti per l’abbonamento a tariffa fortemente agevolata per gli studenti universitari, verso una platea potenziale quest’anno di 36.000 soggetti, che ha già portato nel primo anno numeri di utenza estremamente positivi, ma anche il servizio Umbria Airlink che trasporta migliaia di viaggiatori da e per l’aeroporto “San Francesco d’Assisi”, costituiscono alcuni esempi del forte cambiamento che c’è stato negli ultimi quattro anni verso la riqualificazione del settore, con un dinamismo che non si percepiva da molti anni”.

 


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