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(aun) – perugia, 15 nov. 014 - "Il problema rappresentato dalle aggiudicazioni delle gare con il criterio del prezzo più basso resta un nodo da sciogliere, che l'amministrazione regionale ha affrontato nella legge 3 del 2010, nella quale si individua invece il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa quale criterio da preferire nell'aggiudicazione, sia dei servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, che dei lavori, visto che questo criterio permette di tener conto anche di altri fattori oltre il prezzo. Ma al momento non è possibile introdurlo nelle normative regionali come obbligatorio, perchè sia la normativa comunitaria che quella statale, lo pone sullo stesso piano del "massimo ribasso". E' tuttavia intenzione della Regione spingere affinchè sul territorio le gare vengano normalmente aggiudicate utilizzando tale criterio, ad esempio tramite la sottoscrizione di appositi accordi con le stazioni appaltanti , e ciò nonostante una serie di ostacoli che a tutt'oggi incontra l'utilizzo di tale criterio di aggiudicazione, quali, ad esempio, la preparazione dei responsabili unici del procedimento e delle stazioni appaltanti in genere, nonché i tempi per giungere all'affidamento della gara che comporta l'utilizzo del criterio in argomento". E' quanto afferma l'assessore regionale ai lavori pubblici Stefano Vinti a margine della riunione del gruppo di lavoro, istituito dalla Giunta regionale, per definire i costi della sicurezza e del personale nei servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria che, una volta definiti, non saranno sottoposti al ribasso d'asta nelle gare di appalto.
"E proprio al fine di intervenire sugli eccessivi ribassi presentati in sede di gara, - ha ricordato l'assessore - la Regione ha previsto il principio dell'indicazione separata, e quindi della valutazione separata, da parte delle amministrazioni aggiudicatrici, oltre che del costo, anche dell'onere della sicurezza e del costo presunto della manodopera, al fine di tutelare valori fondamentali e sottrarre, per questo, al ribasso d'asta, parti che in alcun modo possono essere comprimibili, quali le risorse umane e la sicurezza dei lavoratori.
Sulla stessa scia della qualità, tutela e sicurezza del lavoro, con l'art. 27 della legge regionale 3 del 2010, titolato proprio "Qualità del lavoro e delle imprese", si è voluto sensibilizzare le stazioni appaltanti prevedendo tra gli elementi di valutazione l'inserimento, nel caso di aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, soluzioni che riducano i rischi sul lavoro, rispetto a quanto già previsto dalla normativa vigente e dai piani di sicurezza e che aumentino la sicurezza dei luoghi di lavoro, e soluzioni che prevedano l'utilizzo di materiali ecocompatibili o comunque a ridotto impatto ambientale e soluzioni tendenti a premiare le imprese che dimostrano di assumere personale stabilmente.
Altro recente intervento sull'argomento è il regolamento sulla disciplina delle modalità di gestione e requisiti per l'iscrizione nell'Elenco regionale delle imprese da invitare alle procedure negoziate per l'affidamento di lavori pubblici di importo inferiore a cinquecentomila euro. Il regolamento è in fase di emanazione e si sta lavorando alla predisposizione dell'avviso che detta le modalità per la presentazione delle richieste di inserimento nell'elenco da parte delle imprese. In analogia a quanto previsto per l'Elenco regionale dei professionisti da invitare alle procedure negoziate per l'affidamento di sevizi attinenti all'architettura e all'ingegneria di importo inferiore a centomila euro, recentemente formato dalla Giunta regionale, anche in questo caso si intende semplificare l'attività delle pubbliche amministrazioni predisponendo un elenco regionale di imprese qualificate ai fini della individuazione di imprese da invitare alle procedure negoziate per l'affidamento di lavori di importo inferiore a cinquecentomila euro.
"La formazione di questo elenco - ha sottolineato Vinti - dovrebbe consentire di supportare il settore delle costruzioni in questo momento di crisi cercando, per quanto consentito, di valorizzare il sistema umbro delle imprese con l'introduzione di meccanismi finalizzati a premiare i soggetti in regola con gli adempimenti in materia di regolarità contributiva e di congruità dell'incidenza della manodopera, i soggetti strutturati e quelli che operano regolarmente nel rispetto delle normative in materia di sicurezza. Resta inoltre fermo il rispetto del criterio della rotazione con i soggetti iscritti nell'Elenco che possono essere invitati fino ad un massimo di quattro volte in un anno solare, in relazione a ciascuna categoria di lavori alla quale sono iscritti".
"Dall'insieme delle iniziative messe in campo - ha concluso l'assessore Vinti - è evidente il grande impegno della Giunta regionale nel salvaguardare qualità e tutela del lavoro negli appalti, soprattutto in un momento di crisi economica e di restringimento dei diritti sociali quale quello attuale".
Palazzo Donini