Percorso della programmazione 2021 - 2027

Il percorso della programmazione dei fondi europei della Politica di Coesione per il periodo 2021-2027

La Commissione europea ha pubblicato (giugno 2021)  i nuovi regolamenti relativi ai fondi con cui sarà attuata la Politica di coesione nel  periodo di programmazione 2021-2027.  

Il 19 Luglio 2022  è stato firmato l'Accordo di Partenariato (Adp) per la programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali europei. 

Il 28 novembre 2022 la Commissione europea ha approvato il Programma Regionale (PR) FESR 2021 - 2027 della Regione Umbria

 

Di seguito un approfondimento: 

 

A livello Comunitario

La politica di coesione nel periodo 2021-2027 continua a investire in tutte le regioni, in funzione della loro appartenenza alle tre categorie già note (regioni meno sviluppate, in transizione e più sviluppate).

Rispetto agli 11 obiettivi tematici per il periodo 2014-2020, la nuova politica di coesione individua cinque priorità di investimento nei settori in cui l'UE può dare il massimo:

  • un'Europa più intelligente,
  • un'Europa più verde,
  • un'Europa più connessa, 
  • un'Europa più sociale, 
  • un'Europa più vicina ai cittadini

Gli investimenti per lo sviluppo regionale saranno principalmente incentrati sugli obiettivi 1 e 2. Tra il 65% e l'85% delle risorse del FESR e del Fondo di coesione sarà assegnato a queste priorità, in funzione della ricchezza relativa degli Stati membri.

Per quanto riguarda il metodo di assegnazione del fondo, la proposta della CE si basa ancora ampliamente sul PIL pro capite (81% del peso). Tuttavia, sono stati aggiunti nuovi criteri:

  • Mercato del lavoro: disoccupazione giovanile, livello di istruzione basso, demografia (15%)
  • Cambiamenti climatici: emissioni di gas serra nei settori non compresi nel sistema di scambio di quote di emissioni (1%)
  • Migranti: immigrazione netta di cittadini non comunitari (3%)

Per le imprese e gli imprenditori che beneficiano del sostegno dell'UE, il nuovo quadro offre meno burocrazia, con modalità agevolate per le domande di pagamento e opzioni semplificate in materia di costi. Al fine di favorire le sinergie, i sette fondi dell'UE attuati in collaborazione con gli Stati membri ("gestione concorrente") sono ora disciplinati da un corpus unico di norme. La Commissione propone inoltre di alleggerire i controlli per i programmi che hanno registrato buoni risultati, facendo maggiore affidamento sui sistemi nazionali ed estendendo il principio "dell'audit unico" al fine di evitare la duplicazione dei controlli.
Per approfondire 80 misure di semplificazione nella politica di coesione 2021-2027
La politica di coesione 2021-2027 sarà resa più flessibile in tre modi:

  • un riesame intermedio determinerà l'eventuale necessità di modificare i programmi per gli ultimi due anni del periodo di finanziamento, in base alle priorità emergenti, ai risultati dei programmi e alle ultime raccomandazioni specifiche per paese;
  • entro certi limiti sarà possibile trasferire risorse da un programma all'altro, senza che si renda necessaria l'approvazione ufficiale della Commissione.
  • una disposizione specifica agevola la mobilitazione di finanziamenti UE sin dal primo giorno in caso di catastrofe naturale.

Il 17 dicembre 2020, a seguito dell’approvazione da parte del  Parlamento Europeo, il Consiglio ha adottato il Regolamento che stabilisce il Quadro Finanziario pluriennale (QFP) dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027. Il bilancio dell'UE è pari a 1.074,3 miliardi di euro;  insieme allo strumento per la ripresa Next Generation EU da 750 miliardi di euro, consentirà all'UE di fornire finanziamenti pari a 1.800 miliardi di euro a sostegno della ripresa dalla pandemia di COVID-19 e delle priorità a lungo termine dell'UE nei diversi settori d’intervento.

Per la prossima fase di programmazione 2021-2027, la Commissione europea propone un rinnovamento della politica di coesione. I cinque principali obiettivi strategici: un'Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale e più vicina ai cittadini sono presentati nel video della Commissione, divulgato nel mese di gennaio 2021.

 

Una maggiore attenzione alle città: le aree urbane diventano più prominenti nella nuova proposta. Lo sviluppo urbano e locale appare per la prima volta come un obiettivo specifico. Il 6% della dotazione del Fondo FESR sarà destinato ad investimenti per lo sviluppo urbano sostenibile a livello nazionale.
Inoltre, il quadro 2021-2027 introduce anche l'iniziativa urbana europea, un nuovo strumento per la cooperazione, l'innovazione e il rafforzamento delle capacità da città a città, in tutte le priorità dell'agenda urbana dell'UE: integrazione dei migranti, alloggi, qualità dell'aria, povertà urbana e transizione energetica, tra le altre.

 


A livello nazionale

Il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha istituito  5  Tavoli di confronto partenariale, uno per ciascuno degli Obiettivi di policy previsti nella proposta di regolamento. Ai tavoli, che si sono riuniti nel periodo maggio - settembre 2019, hanno partecipato i rappresentanti di  tutte le Regioni italiane.

Guada il video con la registrazione della riunione plenaria finale del 22/10/2019.

Il 19 Luglio 2022  è stato firmato l'Accordo di Partenariato (Adp) per la programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali europei.: un documento, predisposto da ogni Stato membro ed approvato dalla Commissione, che definisce la strategia e le priorità di tale Stato membro nonché le modalità di impiego efficace ed efficiente dei fondi strutturali. 

L'Accordo di partenariato tra Italia e Commissione europea relativo al ciclo di programmazione 2021-2027 è stato approvato con Decisione di esecuzione della CE il 15 luglio 2022.

 

 

A livello regionale

La Regione Umbria ha dato avvio ai lavori di preparazione della nuova fase di programmazione adottando un atto di Giunta (DGR 465 del 18 aprile 2019)  con cui si avvia, tra l'altro, la consultazione del partenariato tecnico.

Tra giugno e novembre 2019 si sono tenuti una serie di incontri partenariali.

La sopravvenuta emergenza sanitaria e l'incertezza sulla sua durata hanno imposto delle riflessioni profonde sulla programmazione in corso e su quella futura. Ecco la lettera della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, al partenariato economico e sociale.

Il 21 marzo 2022 l’Assessore Paola Agabiti ha presentato gli orientamenti strategici al partenariato economico e sociale della regione, adottati dalla Giunta regionale per la programmazione europea FESR e FSE+ 2021-2027.

Dopo  la condivisione con il partenariato economico e sociale ed il negoziato con i Servizi della Commissione Europea, il Programma Regionale è stato adottato dalla Giunta regionale dell'Umbria con atto n. 1147 del  04/11/2022 ed inoltrato alla Commisione Europea che l'ha approvato il 28 novembre 2022 con Decsione n. C(2022) 8818 final

Clicca qui per scaricare il Programma Regionale FESR 2021/2027