Cambiamenti climatici
Ormai la totalità degli esperti sul clima concorda sul fatto che i cambiamenti climatici sono una realtà e che sono causati principalmente dalle attività dell'uomo che producono gas serra, come ad esempio l'uso di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas) e dalla deforestazione.

L'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), che fa capo all'Onu, conferma che il 2021 è stato uno dei sette anni più caldi mai registrati ed è stato il settimo anno consecutivo (2015-2021) in cui l’incremento della temperatura globale è stato di 1.11° centigradi rispetto ai livelli preindustriali (1850-1900).

La maggior parte delle prove scientifiche a disposizione dimostrano che tale anomalia è dovuta all'aumento delle emissioni di gas serra (GHG) prodotte dalle attività umane, che intrappolano il calore nell’atmosfera. Infatti rispetto al XIX secolo la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera è aumentata del 50%.

Le prove scientifiche indicano che si potrebbero verificare cambiamenti ambientali irreversibili e potenzialmente catastrofici se la temperatura media dovesse superare di 2 °C quella dell'epoca preindustriale, valore che ci si è posti come limite superiore nell’accordo di Parigi sul clima. I cambiamenti climatici infatti hanno conseguenze dirette sull'innalzamento dei mari che minacciano le comunità costiere e sulla frequenza di eventi climatici estremi (siccità, alluvioni, ondate anomale di caldo e freddo etc.).

La Regione Umbria concorre all'azione di mitigazione dei cambiamenti climatici con le politiche per l'incremento dell'efficienza energetica, la qualità dell'aria, la difesa idraulica e con misure di agricoltura sostenibile.

Oltre a portare avanti le attività di competenza, l’Ente partecipa attivamente ad attività di confronto a livello nazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici, per non perdere l’opportunità di aderire a progetti comuni di governance e per conoscere e promuovere azioni e strategie virtuose a favore del clima da poter inserire nei propri piani e programmi.

Al fine di verificare l'impatto che i cambiamenti climatici hanno già prodotto e possono produrre nel breve e medio periodo sulle riserve di risorsa idrica regionale, la Regione ha dato inizio ad un progetto di ricerca denomino "Siccità e cambiamenti climatici" (SECLI), i cui esiti sono stati raccolti in un rapporto presentato il 5 giugno 2014 in occasione della Giornata mondiale per l'ambiente. 

Da allora sono stati implementati nuovi studi e prodotti reports su: precipitazioni intense, situazione di emergenza idrica, indicatori climatici.

Il Servizio Idrografico regionale dispone di una rete di misura di dati pluviometrici, termometrici ed idrometrici ed altri dati meteorologici legati ai venti, all’umidità, alla pressione atmosferica e alla radiazione solare.

Oltre agli annali idrologici la struttura pubblica con periodicità mensile rapporti su dati giornalieri (consultabili al link https://www.regione.umbria.it/it/web/regione-umbria/ambiente/servizio-idrografico)

A partire dal prossimo anno si prevede inoltre un aggiornamento del progetto SECLI.

E’ in previsione anche la creazione della RIMU (rete integrata meteorologica umbra), in cui saranno fatti confluire stazioni e dati di provenienza differente in modo da garantire una copertura idonea delle misure sul territorio oltre ai relativi standards di qualità delle rilevazioni.

 

Servizio Rischio idrogeologico, idraulico e sismico, difesa del suolo

Piazza Partigiani, 1 - 06124 Perugia

Dirigente Sandro Costantini

Tel. 075 504 2704


Servizio Risorse idriche e rischio idraulico
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