Rilascio di concessioni di acque pubbliche sono disciplinate dal R.D.1775/1933 e s.m.e i., dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Umbria, tale normativa ha operato distinzioni tra grandi e piccole derivazioni, in base all'entità del consumo idrico (quantità d'acqua utilizzata in un anno) in relazione all'uso (industriale, agricolo) e tra uso domestico (quello riferito alla conduzione della propria famiglia, comprensivo dell'irrigazione dell'orto familiare, dell'abbeveraggio del bestiame allevato ad uso e consumo familiare) non domestico (qualsiasi uso dell'acqua connesso con un'attività remunerativa).
Il D.Lgs. 152/06 ha stabilito che tutte le acque, profonde e superficiali (ad esclusione di quelle piovane), sono pubbliche, e pertanto gli usi produttivi (esclusi i domestici, già distinti nel R.D. citato) devono essere espressamente assoggettati a concessione. Ciò determina nell'obbligo, da tutti coloro che utilizzano l'acqua pubblica a scopo produttivo, l'obbligo di presentare una istanza di concessione che, qualora rilasciata, li abilita, previo pagamento di un canone annuo alla Regione Umbria modulato in base all'uso, all'utilizzo della risorsa, oltre alle relative spese di istruttoria.
Sezione Valorizzazione e Tutela delle Risorse Idriche
Modulistica
1-Domanda concessione derivazione acqua superficiale e sotterranea
2-Domanda di subentro nella concessione di derivazione
3-Domanda di variante non sostanziale
4-Domanda di variante sostanziale
5-Denuncia annuale dei consumi d'acqua derivati
6-Comunicazione consumi concessione preferenziale - sanatoria
7-Comunicazione utilizzo acqua pubblica da pozzo, anno 2021
1A-Domanda concessione: Scheda A (Pozzi)
1B-Domanda concessione: Scheda B (Sorgenti)
1C-Domanda concessione: Scheda C (Acqua superficiale/Invaso)
1D-Domanda concessione: Scheda D (Idroelettrico/Forza Motrice)