FICOPROARG Umbria

"FIliera per il tinteggio con COloranti naturali PROtetti da ARGille

IL BELLO CHE FA BENE

 

L'Umbria è famosa per il suo ricco circuito di strutture dedicate al benessere con numerose Spa, il suo clima, il suo paesaggio, aspetti che la fanno conoscere al mondo come il "cuore verde d'Italia", tuttavia non è il solo soprannome che si è guadagnata, in quanto essa è  famosa anche per lo shopping, essendo in grado di offrire capi d'abbigliamento unici.

 

Raccoglie un vero e proprio distretto di aziende specializzate in maglieria, dove sono confezionati prodotti tessili dai marchi conosciuti in tutto il mondo ma anche da piccoli laboratori artigianali. 
Con più di cinquecento le aziende impegnate a sperimentare, a tessere e a realizzare prodotti in cashmere, dove la pregiata fibra di lusso qui raggiunge il top della qualità,  l'Umbria è conosciuta, a buon diritto, anche come la "Cashmere Valley".

 

La qualità e la sostenibilità, tratti distintivi della produzione del cachemire umbro, sono agevolate anche dalle politiche regionali finanziate con Fondi europei.

In questo caso parliamo del FEASR, il Fondo che finanzia, in particolare, progetti per garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali anche dal punto di vista climatico e favorisce lo sviluppo equilibrato delle economie e delle comunità rurali, senza trascurare l'aspetto occupazionale.  

 

FICOPROARG è un Progetto di eccellenza, piuttosto originale, che mira ad arricchire con la moderna capacità, la sapienza millenaria in un settore che ha saputo rinnovarsi.

 

Realizzato da un partenariato pubblico-privato, che include, tra l'altro, la storica l'Università di Perugia (nata nel 1308, una delle più antiche al mondo), FICOPROARG ha l'obiettivo di ricreare le tinte vegetali anticamente usate per colorare le lane, processo che ha origini antichissime, migliorandole per qualità e stabilità dei colori.

 

 

Il progetto si è posto l'obiettivo di creare una filiera completa dei coloranti vegetali per l'applicazione tintoria della lana e, naturalmente, del pregiato cachemere: partendo dalla coltivazione delle specie vegetali che contengono il colorante fino alla loro trasformazione in preparati foto-stabili, con valutazione, attraverso sofisticate indagini, del loro impatto sulla salute umana.

 

I risultati ottenuti sono stati eccellenti, visto che è stato creato un nuovo know-how agronomico per la coltivazione di piante ricche in flavonoidi in biologico, come la Reseda luteola, l'Anthemis tinctoria e la Solidago virgaurea e di alcalodi indigofori come Isatis tinctoria (Guado) e sono stati messe a punto nuovi approcci alla conservazione degli estratti tintori per permettere la destagionalizzazione dell'offerta legata al ciclo di coltivazione delle piante tintorie.

 

Con l'utilizzo di particolari argille sintetiche si è ottenuto, inoltre, il trasferimento dei pigmenti dal bagno di colore alla fibra di cachemire durante la fase di tinteggio e sono stati applicati dei nuovi protocolli di colorazione per sviluppare processi nuovi e più "green" di tintura del pregiato filato, che presentano caratteriste di assoluta sicurezza sul versante della salute, aspetti che sono stati verificati grazie a sofisticatissime indagini di citotossicità, genotossicità e marker d'espressione genica.

 

I nuovi pigmenti e la filiera stessa sono oggetto di brevettazione, attualmente in corso, da parte dell'impresa che sta nascendoe  che intende commercializzare i prodotti ottenuti, rivolgendosi alle imprese tessili più avanzate del territorio che, così, renderanno il cachemire umbro sempre più speciale.