Agricoltura sociale e disciplina delle fattorie sociali

 L'introduzione della nuova normativa su agricoltura sociale e Fattorie Sociali risulta una novità nel panorama regionale umbro. La proposta è di andare in maniera sinergica a rispondere, da una parte a un'esigenza di welfare diffuso e dall'altra ad individuare ulteriori possibilità di incremento dei redditi agricoli al fine di mantenere un'economia diffusa in particolare nelle zone marginali del territorio regionale.

Le finalità della legge sono:

- inclusione socio-lavorativa di soggetti appartenenti alle fasce deboli e inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, molto svantaggiati e disabili;

- fornitura di prestazione e di servizi sociali, socio-sanitari, riabilitativi, terapeutici, formativi ed educativi per famiglie, anziani, categorie deboli e soggetti svantaggiati, molto svantaggiati e disabili;

- prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali che impieghino le risorse materiali e immateriali dell'agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione, di servizi utili per la vita quotidiana e di educazione.

La Regione Umbria ha inteso disciplinare l'attività relativa all'agricoltura sociale e alle fattorie sociali con l'emanazione della L. 9 aprile 2015 n. 12 concernente "Testo unico in materia di agricoltura" pubblicata nel Bollettino Ufficiale n. 21 S.O. n. 2 del 15 aprile 2015.
Il Titolo VIII di tale legge regolamenta le attività agrituristiche, le fattorie didattiche, l'agricoltura sociale e le fattorie sociali.

 


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