Tavolo di coordinamento in materia di disabilità
Al fine di dare concreta attuazione ai principi e alle finalità sancite dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, è stato istituito il Tavolo di coordinamento in materia di disabilità. Il Tavolo di coordinamento regionale in materia di disabilità è il luogo nel quale far convergere gli argomenti di rilievo in materia di disabilità e Convenzione ONU, da quello dell’intervento in materia di Vita indipendente e dell’inclusione sociale, all’insieme degli interventi a favore delle persone con disabilità attraverso un confronto attivo con i soggetti della rete territoriale.

Il Tavolo di coordinamento in materia di disabilità, costituito con DGR n. 263 del 15/03/2023, presieduto dall’Assessore regionale con delega alla salute e politiche sociali, o suo delegato, risulta composto da:

 

    - il Presidente di ANCI Umbria o suo delegato
    - Direttore dell’USL Umbria 1 e dell’USL Umbria 2 o loro delegati;
    - il Presidente dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità o suo delegato;
    -  il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità;
    -  i Presidenti delle federazioni maggiormente rappresentative in materia di disabilità presenti nella Regione Umbria;
    - il Coordinamento Regionale Anffas Umbria;
    - l’AIFA APS - Associazione Italiana Famiglie ADHD

 

E' prevista la possibilità di integrare il Tavolo di coordinamento in materia di disabilità, come di seguito:


    a. con altre Associazioni Nazionali maggiormente rappresentative, che hanno sede nella regione Umbria e/o un referente per l’Umbria;
    b. con i soggetti della rete, nonché tutti i soggetti di cui all’art.1 commi 4 e 5 della L.328/2000 e in coerenza con il Codice del Terzo Settore DLgs.  117/17 (ex art. 55 e 56);
    c. con gli esperti competenti in materia, al bisogno designati.

 

Le istanze presentate, entro i sei mesi dalla pubblicazione della deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, saranno attentamente valutate ai fini dell’inserimento nel Tavolo stesso.

 

Si fa, inoltre, espresso invito alle dodici Zone sociali,  tramite il Comune capofila di Zona sociale, ad avviare con i soggetti della rete, nonché tutti i soggetti di cui all’art.1 commi 4 e 5 della L.328/2000 e in coerenza con il Codice del Terzo Settore DLgs. 117/17 (ex art. 55 e 56), percorsi partecipativi nell’ambito delle proprie  e specifiche competenze.


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Modulistica

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Link utili

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Normativa

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Documenti

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