Protezione Civile
Terremoto in Turchia e Siria
Attivato il Sistema Nazionale di Protezione Civile e inviato materiale dell'Umbria
Terremoto in Turchia e Siria  

L’Umbria ha messo a disposizione delle autorità locali il proprio materiale per fronteggiare l’emergenza sismica che il 6 febbraio scorso ha colpito il sud-est della Turchia e il nord della Siria.

La Regione, su richiesta del Dipartimento di Protezione Civile, ha scelto di inviare strutture e materiale relativi al proprio ospedale da campo, che si aggiungono ad altri materiali e all’ospedale da campo EMT2 della Regione Piemonte già inviato nei primi giorni dopo le principali scosse, a supporto delle strutture ospedaliere locali gravemente danneggiate. L’invio del materiale, insieme a quello di tutte le Regioni che hanno offerto il proprio contributo, è stato organizzato e gestito dal Dipartimento di Protezione Civile con le autorità preposte.

 

Cosa è accaduto

Dopo il primo evento sismico alle ore 04.17 dello scorso 6 febbraio, il Servizio Nazionale della Protezione Civile si è attivato immediatamente. Le numerose e forti scosse che si sono verificate in successione, hanno provocato la morte di decine di migliaia di persone, oltre che altrettanti feriti e dispersi. Gli edifici crollati sono stati migliaia. Nonostante il perdurare delle scosse, sono iniziati subito i lavori di soccorso e ricerca, ma i danni alle vie di comunicazione hanno complicato ulteriormente le operazioni. Ad aggravare la situazione, si sono aggiunte le condizioni disagiate dei sopravvissuti, senza energia elettrica, viveri e acqua potabile. Le autorità turche hanno quindi chiesto l’intervento del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, attivato per inviare squadre di ricerca e soccorso, beni e materiali e, successivamente, anche per portare assistenza al popolo siriano tramite l'invio di materiali, mezzi e personale.

 

L'intervento italiano

Su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, il 9 febbraio il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per l'intervento italiano nei territori colpiti dal sisma. Nell'immediato il nostro Paese ha inviato un Modulo USAR Medium (Urban Search And Rescue) messo a disposizione dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e integrato da personale medico dei servizi sanitari regionali, per le attività di ricerca e soccorso tra le macerie in ambito urbano. Subito dopo è stato inviato anche un Team DVI (Disaster Victim Identification) composto da 5 esperti per supportare le autorità locali nelle attività di identificazione delle possibili vittime italiane. Nei giorni successivi è stato inviato, mediante la Nave San Marco della Marina Militare, materiale per l'assistenza alla popolazione e sanitario, tra cui l'Ospedale da campo EMT2 della Regione Piemonte, il primo certificato in Italia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per le maxi-emergenze e che offre una capacità di ricovero che comprende quattro posti in terapia intensiva.

Le altre Regioni, le Province autonome e le organizzazioni di volontariato hanno garantito l'invio di altro materiale sanitario e per l'assistenza alla popolazione che viene inviato via nave dal porto di Trieste.

 

Guarda i video e le foto del Dipartimento di Protezione civile.

 

 

Il materiale dell'Umbria

Leggi l'articolo di approfondimento sul materiale inviato dalla Regione Umbria. 


Servizio Protezione civile ed emergenze
Ing. Stefania Tibaldi
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