Rischio Sismico a Scala Urbana

Il Programma Operativo Regionale (POR) FESR 2007-2013 della Regione Umbria è suddiviso in cinque assi prioritari, nell'ambito dell'Asse II "Ambiente e prevenzione dei rischi", il cui scopo è quello di "tutelare, salvaguardare e valorizzare l'ambiente e le sue risorse per promuovere lo sviluppo sostenibile del sistema regionale", è stata finanziata l'Attività a1) per la realizzazione di "Piani e interventi per la prevenzione dei rischi naturali".

L'Azione n. 2, della citata Attività a1), prevede, tra l'altro, le valutazioni di vulnerabilità urbana.

Con l'Ordinanza PCM n. 4007/12, che disciplina i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico (indagini di microzonazione sismica e interventi strutturali), è stata introdotta e definita la "condizione limite per l'emergenza" (CLE) dell'insediamento urbano.

La CLE corrisponde ad una condizione in cui, a seguito del terremoto l'insediamento urbano nel suo complesso subisce danni fisici e funzionali tali da condurre alla interruzione di quasi tutte le funzioni urbane presenti, compresa la residenza. L'insediamento conserva comunque la funzionalità della maggior parte delle funzioni strategiche per l'emergenza e la loro connessione ed accessibilità con il contesto territoriale. La CLE è quindi un sistema di elementi interconnessi (edifici e strutture strategiche, strade di accessibilità e connessione, aree di ammassamento e di ricovero), necessari per la gestione dell'emergenza sismica.

L'Ordinanza n. 4007/12 definisce le modalità di analisi della CLE attraverso la compilazione di Schede di analisi degli elementi che compongono il sistema di gestione dell'emergenza (Edifici strategici, Infrastrutture di accessibilità e connessione, Aree di emergenza) e degli elementi interferenti (Aggregati strutturali, Unità strutturali), ma non indica le modalità di valutazione della CLE.

Questo passaggio, fondamentale per l'individuazione di azioni e interventi di mitigazione, è ancora da definire e sperimentare, come sono da definire le relazioni tra la CLE e la pianificazione territoriale e urbanistica regionale, in particolar modo con la Struttura Urbana Minima, SUM (DGR n. 164/2010).

Per tali finalità la Regione Umbria in collaborazione con L'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura, nell'ambito del POR-FESR 2007/13, Asse II - Attività a1) - Azioni n. 2, ha condotto una ricerca che ha portato:

  • alla definizione di un metodo di valutazione della CLE per individuare gli ambiti critici e programmare gli interventi di prevenzione a scala urbana;
  • alla sperimentazione del percorso di valutazione della CLE su quattro insediamenti urbani;
  • a chiarire il rapporto tra CLE, studi di Microzonazione Sismica (MS) e Struttura Urbana Minima (SUM) nei processi di pianificazione (in particolare a scala comunale).

Il Rapporto Finale di ricerca è riportato di seguito tra i documenti.