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Perugia, 20 dicembre 2025 - L’Ufficio speciale ricostruzione Umbria (Usr Umbria) comunica la sintesi delle disposizioni riguardanti il territorio regionale contenute nelle più recenti bozze di ordinanze del Commissario Straordinario senatore Guido Castelli per la ricostruzione post sisma 2016, che sono state approvate ieri in cabina di regia.
Le nuove ordinanze del Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016 apporteranno una serie di misure concrete: proroghe di scadenze, aggiornamenti di interventi e nuovi finanziamenti per edifici pubblici, scuole, centri storici, chiese e progetti di energia rinnovabile.
La novità più immediata riguarda molte pratiche di ricostruzione privata: diverse scadenze che sarebbero arrivate a fine 2025 vengono spostate al 31 dicembre 2026, per evitare blocchi e garantire continuità nelle domande e nei procedimenti.
Anche sulla ricostruzione pubblica arrivano tempi più sostenibili: per gli interventi programmati nelle ordinanze 109/2020, 129/2022 e 137/2023, le scadenze per avviare progettazioni e affidare i lavori vengono prorogate rispettivamente al 31 dicembre 2025 e al 31 maggio 2026. Sul piano degli interventi in Umbria, si registrano aggiornamenti e incrementi per Norcia, investimenti per le scuole di Perugia e per la palestra comunale di Guardea, un aggiornamento del pacchetto interventi del Comune di Preci, due finanziamenti per chiese a Orvieto e Spello e la riallocazione, di risorse provenienti da economie dei bandi per le Comunità Energetiche Rinnovabili, in cinque Comuni umbri.
Inoltre, in Commissione Bilancio del Senato, è stato approvato l’emendamento alla Finanziaria 2026 relativo al superbonus, grazie ad un’azione sinergica che ha visto partecipi tutti i parlamentari del cratere sisma 2016. Quello che prima era cessione del credito o sconto in fattura, sarà istruito ed erogato, attraverso gli Uffici speciali per la ricostruzione delle quattro regioni coinvolte, con contribuzione diretta da parte della struttura commissariale.
Un grande risultato frutto di un lavoro di squadra che ha visto coinvolti il Commissario Straordinario, il ministro Nello Musumeci, la presidente Stefania Proietti, insieme agli altri Presidenti di Regione, ed il Mef. Un segnale fondamentale per garantire la prosecuzione dei cantieri attivatisi dopo gli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia nel 2016 e che consentirà un’ulteriore accelerazione, con l’obiettivo di avvicinarci sempre più rapidamente alla conclusione degli interventi di ricostruzione. L’USR Umbria continuerà a supportare enti locali, stazioni appaltanti e cittadini nella piena applicazione delle disposizioni commissariali, garantendo coerenza con i programmi in corso e con la tempistica prorogata fino al 2026
A seguire, distinte per ordinanza, si riportano le novità di maggior interesse.
Ordinanza n. 109/2020 – Rimodulazioni e incrementi (novembre 2025)
* Norcia (PG) – Residenza Protetta – Lotto 1 (Id. Ord. 1146, CUP I57H19000520005) Importo aggiornato € 1.925.872,88 (+ € 377.872,88) rispetto alla programmazione originaria (€ 1.548.000,00). L’incremento deriva da aggiornamento prezzi e ridefinizione del perimetro d’intervento.
Ordinanza n. 129/2022 – Modifiche e aggiornamenti (novembre 2025)
* Norcia (PG) – ATER Via Foscolo, 1 (n. ord. 360, CUP H59J21001190006) Importo aggiornato € 1.552.691,46 (+ € 219.933,86, al netto del Conto Termico € 27.646,60). Adeguamento dovuto a progettazione esecutiva più dettagliata e prescrizioni regionali. Ordinanza n. 137/2023, 129/2022 e 109/2020 – Proroghe operative (dicembre 2025)
* Prorogato al 31 dicembre 2025 il termine per l’avvio delle procedure di affidamento di servizi tecnici e progettazioni.
• Prorogato al 31 maggio 2026 il termine per l’affidamento dei lavori.
• Possibilità di trasferire la titolarità attuativa all’USR Umbria in caso di ritardi.
Ordinanza n. 128/2022 e n. 105/2020 – Edifici di culto
* Montefalco (PG) – Chiesa di San Fortunato (Chiostro e ingresso): incremento € 575.000,00.
* Orvieto (TR) – Chiesa di San Francesco: nuovo inserimento, importo € 2.200.000,00.
* Spello (PG) – Chiesa di San Girolamo: nuovo inserimento, importo € 1.780.000,00. Ordinanza Speciale n. 31/2021 – Modifiche e incrementi (novembre 2025)
* Perugia – Scuole Primaria “G. Cena” e Infanzia “I. Calvino” (ID OC 168): rimodulazione da adeguamento sismico a demolizione e ricostruzione, con incremento € 1.863.581,21 (totale € 12.708.581,21).
* Guardea (TR) – Palestra Comunale (ID OC 1131): incremento € 376.750,00 (totale € 1.450.000,00). Ordinanza Speciale n. 39/2022 – Preci (PG)
* Aggiornato il pacchetto degli interventi comunali arrivando ad un importo complessivo di € 37.033.928,65: - Aggiornamento importo immobile di Via Catani, 5 ad euro 823.877,04, e immobile di Via Catani, 9 ad euro 881.717,09, con un incremento dei relativi contributi per un importo complessivo pari a Euro 751.135,14. - Inserimento nuovo intervento su edificio residenziale pubblico di Via Martiri d’Ungheria, per euro 650.000,00; - Inserimento nuovo intervento per rifacimento della pavimentazione e dei sottoservizi della frazione di Saccovescio per Euro 1.500.000,00
Ordinanza Speciale n. 11/2021 – Norcia (PG)
* Con riguardo all’intervento in Comune di Norcia “Palazzo Comunale - P.zza San Benedetto, già autorizzato ex ordinanza n. 109 del 2020 per euro 5.760.000,00”, è autorizzato un incremento del contributo per un importo pari a Euro 1.610.793,85. Ordinanza Speciale n. 18/2021 – Norcia (PG)
* Con riguardo all’intervento in Comune di Norcia, loc. Castelluccio “Piastra fondale ad isolatori sismici, per un importo pari a € 3.822.000,00 è autorizzato un incremento del contributo pari a Euro 1.000.000,00. Ordinanza Speciale n. 43/2022 – Norcia (PG)
* Campi Alto - E’ riconosciuto un incremento del 10 per cento del costo parametrico per gli interventi di ripristino strutturale o di ricostruzione delle opere di sostegno o dei muri controterra che sono necessari ad assicurare l’agibilità strutturale o la sicurezza degli edifici
* Vengono poi dettate disposizioni gestionali in tema di espropri ed affidamenti Ordinanza n. 214/2024 – Qualificazione e BIM • Prorogato al 31 dicembre 2026 il regime transitorio per la qualificazione delle stazioni appaltanti e per l’applicazione del Building Information Modeling (BIM).
Ordinanza Economie PNC – Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
* Riallocate economie PNC per complessivi € 3.415.690,33, destinate a nuovi interventi o integrazioni di importo di interventi nei Comuni umbri di Ferentillo, Scheggino, Poggiodomo, Cascia e Vallo di Nera, con finalità di sostenibilità e riduzione dei costi energetici locali.
Per quanto riguarda la ricostruzione privata del Sisma 2016 sono stati prorogati al 31 dicembre 2026 numerosi termini rilevanti in particolare:
* la presentazione delle istanze relative agli interventi per danni gravi;
* termini per le domande di conservazione provvisoria e definitiva delle strutture temporanee; È stata inoltre approvata una nuova ordinanza che introduce modifiche e integrazioni al Testo Unico della Ricostruzione Privata (TURP), con l’obiettivo di semplificare le procedure e rendere più efficace l’attuazione degli interventi di ricostruzione.
Le principali novità riguardano:
* l’attivazione della procedura di sclassificazione, oltre a quella di affrancazione e di legittimazione nel caso di terreni gravati da uso civico;
* una maggiore operatività degli interventi di ricostruzione nelle aree a rischio, consentendo la presentazione e l’istruttoria delle domande di contributo dopo l’approvazione del progetto di fattibilità delle opere di mitigazione;
* l’aggiornamento delle modalità e dei termini per l’erogazione dei contributi in caso di acquisto di immobili in alternativa alla delocalizzazione;
* la modifica dei meccanismi di recupero delle somme indebitamente percepite dai professionisti in caso di inadempimento degli stessi. Per quanto riguarda la ricostruzione privata del Sisma di Umbertide 2023 sono prorogate al 31 marzo 2026 sia la possibilità di inoltro della manifestazione di volontà che quella di presentazione dei livelli operativi.
Terni, 20 dicembre 2025 - È stato presentato questa mattina, presso la sala convegni dell’Arpa a Terni, lo studio per l’individuazione delle aree idonee alla localizzazione del nuovo ospedale cittadino. Il documento è stato redatto dalla società Binini & Partners su affidamento del direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni Andrea Casciari.
A introdurre l’incontro, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti: “Oggi presentiamo uno studio importante per il futuro della sanità e per la città di Terni, rispettando l’impegno che avevamo assunto pubblicamente sui tempi. Per noi questo rappresenta un metodo e una responsabilità verso i cittadini.
Lo studio offre per la prima volta un’analisi completa dell’intero territorio comunale individuando le aree idonee alla localizzazione del nuovo ospedale. È una base tecnica fondamentale, che mette la politica nelle condizioni di poter assumere decisioni consapevoli e trasparenti”.
“Abbiamo voluto condividere questo percorso fin dall’inizio - ha precisato la presidente - coinvolgendo le istituzioni e gli stakeholder principali, a partire dalla Commissione regionale, dall’Università di Perugia e dal Comune di Terni. L’ospedale di Terni è una priorità del nostro programma e dei documenti di programmazione regionale – ha aggiunto - Questo è il primo passo di un percorso che porterà alla scelta della localizzazione e alla realizzazione del nuovo ospedale, attraverso un confronto trasparente e basato su dati e analisi tecniche”.
A illustrare lo studio è stato Tiziano Binini, della società Binini & Partners: “Quando si parla di nuovi ospedali, spesso si cercano modelli astratti o soluzioni standard – ha dichiarato in apertura - In realtà non esiste un modello unico di ospedale valido ovunque. Esiste invece l’ospedale giusto per ogni città, costruito sulle sue caratteristiche, sui suoi bisogni e sulle sue potenzialità”.
L’ingegner Binini ha poi spiegato che l’ipotesi alla base dell’incarico è stata prefigurare per Terni un complesso ospedaliero innovativo e adeguato alle migliori esigenze recenti per la salute del futuro e, di conseguenza, individuare una o più aree che possano ospitarlo con tutti i ragionevoli sviluppi e la flessibilità necessaria. Pertanto si è pensato subito ad aree di superficie adeguata, in condizioni di sicurezza, estese indicativamente da 10 a 20 ettari, con configurazioni regolari e buona accessibilità dalle infrastrutture esistenti o programmate sul territorio. A tal fine si è costituito un gruppo di lavoro diretto dal direttore generale Casciari, con il supporto di competenze tecniche e amministrative interne all’Azienda Ospedaliera e con il coinvolgimento di tecnici ingegneri della Regione Umbria, che hanno portato un contributo sia in termini di conoscenza di precedenti studi, sia di supporto tecnico alle attività e alle discussioni di confronto.
La prima attività, condotta congiuntamente, è stata una perlustrazione del territorio alla ricerca di tutte le aree libere possibili, di estensione adeguata, da sottoporre ad analisi. Anche la sede dell’attuale ospedale, alla sommità di Colle Obito, è stata presa in considerazione al fine di valutarne l’opportunità e gli eventuali vantaggi o criticità.
Lo studio è stato poi condotto esaminando in primo luogo l’analisi territoriale e urbana del Comune di Terni, per la quale sono stati di aiuto gli studi sovraordinati redatti dalla Regione Umbria, dal Comune, dall’Autorità di Bacino e da tutti gli enti competenti. Anche l’esame di tutti gli studi o proposte precedenti avanzate per l’ospedale ha permesso di completare la necessaria conoscenza della realtà e della cultura dei luoghi, nonché di verificare la presenza di spunti o idee originali eventualmente di interesse.
In primo luogo, l’analisi infrastrutturale di tutte le reti presenti o programmate, l’esame dei vincoli idrogeologici, della qualità dell’aria, del rumore e dei valori del paesaggio hanno consentito di definire un quadro di sicurezza all’interno del quale proseguire le analisi, escludendo le ipotesi localizzative incompatibili con la pianificazione sovraordinata e le zone a rischio alluvione o frane. Per le verifiche di fattibilità è stato assunto come riferimento un ospedale di circa 600 posti letto, con una superficie complessiva stimata nell’ordine di 110.000–120.000 mq, in linea con la letteratura specialistica e con casi di studio nazionali recenti.
A seguito di una prima fase di screening territoriale, lo studio ha individuato cinque aree idonee per ulteriori approfondimenti:
- Via Gramsci A. / Gabelletta (circa 13,2 ha)
- Via del Centenario / Campitello (circa 16,9 ha)
- Viale Proietti Divi / Stazione (circa 12,6 ha)
- Colle Obito (circa 11,8 ha)
- Maratta (circa 17 ha)
Per ciascuna area sono stati illustrati schemi insediativi preliminari, masterplan concettuali e valutazioni qualitative relative ai principali punti di forza e alle criticità. Lo studio presenta una stima di massima dei costi basata su benchmark recenti.
Alla conferenza stampa sono intervenuti la direttrice regionale Salute e Welfare, Daniela Donetti, gli assessori regionali Thomas De Luca e Francesco De Rebotti, il direttore dell’Azienda ospedaliera di Terni, Andrea Casciari, consiglieri regionali.
Perugia, 19 dicembre 2025 – La Regione Umbria, in stretta sinergia con Anas S.p.A. e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha approvato il progetto definitivo per il potenziamento dello svincolo di Ponte San Giovanni, al km 69+500 della S.S.3 Bis "Tiberina", un intervento strategico per rivoluzionare l’intera mobilità regionale e l'accessibilità alla città di Perugia. Il progetto, del valore stimato in circa 60 milioni di euro e articolato in 11 fasi di lavoro per una durata di circa tre anni, è inserito nel Contratto di Programma Anas 2021-2025, nella Proposta di Piano Regionale dei Trasporti 2024-2034 e nel Defr Umbria 2026-2028.
L’intervento sullo svincolo, che fa parte dell'itinerario europeo E45 e rappresenta uno snodo nevralgico del traffico regionale, soffrendo da tempo di una congestione cronica nelle direttrici Est-Ovest e Ovest-Est, con la saturazione nelle ore di punta che genera code, inquinamento e rischi per la sicurezza, mira a ridurre drasticamente i tempi di percorrenza, alleviando il traffico tra la E45 e il raccordo autostradale Perugia-Bettolle.
“La Giunta Regionale – dichiara la presidente Stefania Proietti - adotterà a breve la delibera per perfezionare l'intesa e trasmettere gli atti al Ministero, avviando procedure di gara d'appalto e affidamento lavori, con avvio cantieri previsto entro il 2026-2027, per il completamento dei lavori entro il 2030”.
“I lavori, pur impattanti, vedranno attuazione in fasi scaglionate – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco De Rebotti - per minimizzare i disagi. La realizzazione dell’opera comporterà benefici diffusi, non solo sotto l’aspetto della vivibilità e della qualità della vita nel quartiere di Ponte San Giovanni, a Balanzano e a Collestrada, ma favorirà lo sviluppo economico e il turismo a vantaggio dell’intera regione”.
Il focus dei lavori sarà quello di fluidificare i flussi veicolari, stimati in oltre 50mila unità giornaliere, con la priorità assoluta alla sicurezza, attraverso l'adeguamento della piattaforma stradale agli standard moderni, inclusa l'installazione di barriere di contenimento New Rail, dissuasori e sistemi antirumore, per minimizzare l'incidentalità storica nella zona. Un’ulteriore innovazione sarà quella dell’efficientamento energetico, con la realizzazione di un impianto di illuminazione Led ad alta efficienza e basso impatto luminoso, integrato dalla risistemazione di aree verdi e schermature paesaggistiche per armonizzare l'opera con il territorio.
Il piano prevede la costruzione di due nuovi viadotti per le rampe Perugia-Cesena e Roma-Perugia, con corsie dedicate per accelerazione e decelerazione, e una bretella di inversione tra queste per ottimizzare le manovre, il raddoppio della rampa Cesena-Perugia con aggiunta di terza e quarta corsia parallela alla S.S.3 Bis e riconfigurazione geometrica delle rampe Roma-Ponte San Giovanni e Ponte San Giovanni-Perugia per eliminare conflitti. Completano l'opera l'adeguamento delle rampe presso l'area di servizio con uscita obbligata verso Perugia, l’eliminazione delle interferenze flussi, il prolungamento di sottovie e tombini idraulici per aumentare la resilienza idraulica, più due rotatorie di viabilità secondaria a Balanzano e Ponte San Giovanni-Torgiano per deviare il traffico locale durante i cantieri.
Il progetto ha incassato i pareri favorevoli del Consiglio Comunale di Perugia, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria, del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Conferenza di Servizi decisoria del 12 dicembre 2025 ha sancito l'intesa Stato-Regione, con prescrizioni vincolanti su barriere fonoassorbenti, studi di traffico aggiornati, cronoprogrammi cantiere e monitoraggio ambientale.
La Giunta Regionale procederà con l'adozione della delibera per il perfezionamento dell'intesa Stato-Regione e la trasmissione del documento al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L'intervento sarà realizzato in conformità alle prescrizioni tecniche e alle normative vigenti, garantendo il rispetto dell'ambiente e la sicurezza delle infrastrutture.
(AUN) – Perugia, 19 dicembre 2025 – La giunta regionale dell’Umbria ha approvato l’istituzione dell’Osservatorio del Turismo lento, esperienziale, inclusivo e sostenibile. Si tratta di un passaggio strategico per accompagnare la definizione del Regolamento regionale sugli itinerari del turismo lento e per rafforzare una delle vocazioni più identitarie e competitive dell’Umbria. L’Osservatorio nasce come gruppo di lavoro interdisciplinare, senza oneri per il bilancio regionale, con funzioni di studio, analisi e proposta. Avrà il compito di supportare la giunta nell’elaborazione del Regolamento previsto dall’articolo 16 della legge regionale, chiamato a definire standard qualitativi e quantitativi delle infrastrutture del turismo lento, cammini, ciclovie, ippovie, itinerari turistico-culturali, con particolare attenzione all’accessibilità, all’inclusività e alla qualità dell’accoglienza.
“Con questo atto – dichiara l’assessora regionale al Turismo, Simona Meloni – mettiamo un altro tassello concreto nella costruzione di un modello di sviluppo turistico che è profondamente coerente con l’identità dell’Umbria. Il turismo lento non è una nicchia, ma una leva strategica capace di generare economia, lavoro, coesione sociale e di restituire centralità alle aree interne e ai borghi”. L’Osservatorio avrà sede presso l’assessorato regionale al Turismo e sarà coordinato dalla direzione regionale competente. Ne faranno parte università, enti pubblici, associazioni di categoria, rappresentanze degli enti locali, organizzazioni del mondo agricolo, artigianale e turistico, soggetti legati alla mobilità dolce, allo sport, alla disabilità e alla promozione territoriale, oltre ai servizi regionali coinvolti nella programmazione e nella gestione delle infrastrutture del turismo lento.
“Abbiamo scelto una composizione ampia e qualificata – prosegue Meloni – perché il turismo lento è per sua natura un sistema complesso, che mette insieme mobilità, paesaggio, cultura, agricoltura, servizi, formazione e comunità. Il confronto strutturato con chi opera sul territorio è la condizione necessaria per definire regole chiare, standard elevati e una visione condivisa”.
Tra le funzioni dell’Osservatorio anche la possibilità di formulare proposte su formazione degli operatori, informazioni al turista, accoglienza non convenzionale, gestione dei cammini, intermodalità con il trasporto pubblico, fruibilità per le persone con disabilità e sviluppo di esperienze territoriali integrate. “L’obiettivo – conclude l’assessore – è costruire una rete del turismo lento riconoscibile, accessibile e di qualità, capace di parlare ai mercati internazionali senza perdere il legame con le comunità locali. L’Umbria può e deve essere un punto di riferimento nazionale per questo modello di turismo, che è sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico”.
(AUN) – Perugia, 19 dicembre 2025 – La Regione Umbria ha presentato oggi, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, il Piano regionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alle povertà 2024-2026, preadottato dalla giunta regionale e illustrato dall’assessore al Welfare Fabio Barcaioli alla presenza degli stakeholder impegnati sul fronte della lotta alla povertà. La preadozione apre una fase di confronto e partecipazione prima dell’invio del Piano al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la verifica di conformità al quadro nazionale.
“Contrastare la povertà significa uscire dalla logica degli interventi isolati e costruire risposte condivise sui territori - ha spiegato Barcaioli - Abbiamo scelto di partire dall’ascolto perché solo così le politiche sociali diventano efficaci. Il Piano mette in relazione Comuni, Zone sociali e Terzo Settore, chiarisce le regole e assegna direttive precise nell’utilizzo delle risorse. Tra Piano regionale povertà e progetto Integra, nel triennio 2024-2026 mettiamo in campo quasi 17 milioni di euro”.
Il Piano infatti destina all’Umbria 15,27 milioni di euro del Fondo Povertà nazionale per il triennio 2024-2026, risorse rivolte ai beneficiari dell’Assegno di inclusione e ai nuclei in condizioni di disagio economico. Il Piano punta a rafforzare gli accordi territoriali, a coordinare i servizi attraverso équipe multidisciplinari e a valorizzare il ruolo del Terzo Settore mediante strumenti di collaborazione e responsabilità condivisa. A supporto di questo approccio sono previsti il Tavolo della Governance regionale, iniziative a regia regionale e percorsi di formazione e accompagnamento rivolti agli operatori.
Una quota specifica del Fondo Povertà, pari a 300 mila euro nel triennio, è riservata agli interventi per la povertà estrema e le persone senza dimora, con Perugia e Terni individuati come ambiti prioritari per la maggiore concentrazione del fenomeno. Il Piano stabilisce inoltre l’obbligo per tutte le Zone sociali di destinare una quota delle risorse al Pronto Intervento Sociale, con l’obiettivo di garantire una copertura h24 e sette giorni su sette su tutto il territorio regionale.
“Tra gli obiettivi - ha aggiunto Barcaioli - rientrano anche il rafforzamento dei servizi per l’accesso alla residenza anagrafica delle persone senza dimora e il sostegno alle esperienze di Housing First, Housing Led e Housing temporaneo già attive”.
A completare il quadro c’è il progetto Integra Umbria, approvato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e finanziato nell’ambito del Programma nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027 con 1.621.324,23 euro. Il progetto destina 808.834,94 euro al Comune di Perugia e 786.052,26 euro al Comune di Terni. Essendo i due comuni più estesi della regione, ospitano anche la concentrazione più alta delle persone target a cui sono rivolte le azioni del progetto. L’iniziativa è focalizzata sul rafforzamento dei servizi di accoglienza, accompagnamento e inclusione delle persone in condizioni di grave marginalità, con particolare attenzione ai percorsi di autonomia abitativa.
“Con Integra superiamo una gestione frammentata dei bisogni più complessi - ha concluso Barcaioli - e costruiamo interventi coordinati che consentono ai servizi di lavorare insieme, con strumenti comuni e obiettivi chiari, su tutto il territorio regionale”.
Con la preadozione da parte della giunta regionale, il Piano regionale entra nella fase di confronto con gli stakeholder regionali e viene trasmesso al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la verifica di conformità al Piano nazionale. Solo dopo questo passaggio potrà arrivare l’adozione definitiva e il trasferimento delle risorse del Fondo Povertà.
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