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(AUN) Perugia, 14 giugno 2025 - A seguito del sisma del 9 marzo 2023 che ha colpito i territori dei Comuni di Perugia, Umbertide e Gubbio, si è svolta una riunione congiunta Regione, Usr Umbria e Comuni interessati, per definire i prossimi step per l’erogazione del Cas (Contributo autonoma sistemazione) e le modalità di accesso ai contributi per la ricostruzione privata, che seguirà la disciplina del Testo unico della ricostruzione privata vigente per il sisma 2016 del Centro Italia.
Per quanto attiene l’erogazione del Cas, lo stesso potrà essere ripreso all’emanazione dell’ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile, di rientro in regime ordinario conseguentemente alla chiusura dello stato di emergenza. La Regione Umbria ha rilasciato l’intesa e attualmente la bozza di ordinanza è al vaglio del ministero dell’Economia e delle finanze. Lo stanziamento necessario per coprire la spesa per il Cas fino a dicembre 2025 è già stato disposto con delibera del Consiglio dei Ministri in data 28/03/2025.
Nei prossimi giorni sarà organizzato un incontro volto a illustrare ai tecnici le norme di riferimento e le modalità di presentazione delle pratiche di ricostruzione.
(Aun) - Perugia 14 giu. 025 – Due giornate di lavoro intense, centinaia di professionisti sanitari provenienti da tutta la regione, oltre settanta esperti di caratura nazionale e un obiettivo ambizioso: gettare le basi del nuovo Piano sociosanitario regionale 2025-2030 con un approccio rivoluzionario che mette al centro la stretta interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. Si è concluso ieri a Terni il convegno "Verso il Piano socio-sanitario regionale: il ruolo del Dipartimento di prevenzione in ottica one health", evento che si inserisce in un più ampio ciclo di incontri tematici promossi dalla Regione Umbria per costruire in modo partecipato il nuovo Piano, strumento chiave per delineare il futuro della salute pubblica in Umbria nei prossimi anni.
La rilevanza dell'appuntamento è stata sottolineata dalla presenza di un parterre istituzionale di altissimo livello. Ad aprire i lavori, presso la Sala Convegni "ARPA" del complesso "Il Tulipano", sono stati la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il Prefetto di Terni Antonietta Orlando, insieme ai vertici degli Ordini professionali nazionali: Filippo Anelli (Fnomceo) e Gaetano Penocchio (Fnovi), e ai direttori dei dipartimenti universitari perugini Vincenzo Nicola Talesa (Medicina e Chirurgia) e Fabrizio Rueca (Medicina Veterinaria).
Al cuore del convegno, l'approccio "One Health" che l'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce come "un approccio integrato e unificante che mira a equilibrare e ottimizzare in modo sostenibile la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi". Una vera e propria rivoluzione culturale nel modo di concepire la medicina e la prevenzione.
"Questo convegno rappresenta un momento fondamentale del nostro percorso verso un nuovo modello di sanità pubblica" – ha dichiarato con forza la Presidente Stefania Proietti – "L'approccio One Health che abbiamo voluto mettere al centro del dibattito non è solo una prospettiva scientifica avanzata, ma una necessità concreta per affrontare le sfide sanitarie del futuro. Con il nuovo Piano socio-sanitario regionale vogliamo costruire un sistema più resiliente, più equo e più capace di rispondere alle emergenze, partendo proprio dal rafforzamento della prevenzione e dalla collaborazione tra tutti i settori coinvolti nella tutela della salute pubblica".
"La Regione Umbria ha scelto di investire in un modello di governance fondato sul principio One Health", ha dichiarato l'Assessore all’energia, all’ambiente, all’adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, alle politiche del paesaggio e alla programmazione urbanistica, Thomas De Luca. "Il Progetto Neoconca per lo studio epidemiologico nella Conca ternana e gli interventi del Piano Nazionale Complementare rappresentano esempi concreti di questa strategia. Il futuro della salute pubblica è ambientale e il futuro dell'ambiente è sanitario: solo insieme possiamo affrontare le sfide che ci attendono".
L'Assessore allo sviluppo economico, alle politiche del lavoro, alla mobilità e ai trasporti, alle infrastrutture Francesco De Rebotti ha sottolineato come "le sfide ambientali e climatiche non sono questioni separate dalle politiche di sviluppo e occupazione, ma parte integrante della qualità della vita e della coesione territoriale. Il principio di 'salute in tutte le politiche' deve essere un orientamento costante, non un orizzonte teorico. La prevenzione è una leva strategica di equità e sostenibilità".
"Il cambiamento climatico è una realtà concreta che modifica i nostri cicli agricoli e comporta nuove minacce per la salute pubblica, come il rischio crescente delle arbovirosi", ha evidenziato l'Assessore al Pnrr, alle politiche agricole e agroalimentari, alla montagna e alle aree interne, ai parchi e ai laghi, al turismo e allo sport, Simona Meloni "Non possiamo affrontare queste sfide con una logica settoriale: serve una visione integrata dove agricoltura, ambiente, salute e sviluppo territoriale siano trattati come componenti interconnesse di un unico sistema".
“La Regione Umbria ha scelto di investire in un approccio integrato che unisce tutela ambientale, prevenzione sanitaria e presidio territoriale in un'unica strategia coordinata - ha sottolineato la Direttrice regionale Daniela Donetti - La strategia punta a coinvolgere i tre assessorati regionali chiave per implementare politiche interconnesse che superino la frammentazione degli interventi e costruire una risposta integrata che colleghi salute umana, animale e ambientale, con particolare attenzione alla prevenzione nei luoghi di lavoro - settore in cui l'Umbria registra criticità - e al rapporto tra clima, natura e salute. Il modello si concretizza attraverso progetti già finanziati e strutture operative attivate, creando una regia unica che coordina competenze in materia di salute, ambiente, energia, agricoltura e urbanistica per una governance territoriale forte e orientata alla prevenzione”.
Anche il direttore generale della sanità animale del Ministero della Salute, Giovanni Filippini, ha voluto portare la propria testimonianza durante l’evento e ha colto l’occasione per complimentarsi per il sistema one health della Regione Umbria, portandolo ad esempio da tenere in considerazione anche a livello nazionale.
L'evento, organizzato e coordinato dal direttore del dipartimento di prevenzione dell'Azienda Usl Umbria 2, Danilo Serva e dal responsabile del servizio prevenzione, sanità veterinaria, sicurezza alimentare della Regione Umbria, Salvatore Macrì, ha delineato i contorni di un ambizioso progetto di collaborazione intersettoriale che vede protagonisti Regione Umbria, Aziende sanitarie, Università degli Studi, Arpa, Istituto Zooprofilattico, Province e Comuni, con l’obiettivo della tutela della salute pubblica, anche nell’ottica di una migliore definizione della rete, che sarà parte integrante del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale 2025-2030.
Perugia, 13 giu. 025 – La Giunta Regionale, in particolare l’assessore Francesco De Rebotti, continua a lavorare alacremente per proseguire l’iter della gara per l’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico locale.
La Giunta Regionale agisce per quanto di competenza in termini di indirizzi: giova ricordare che la stazione appaltante è Umbria Mobilità e che l’iter della gara fu avviato, oltre tre anni fa, dalla giunta Tesei (ex assessore Melasecche) e, al momento dell’avvicendamento della giunta Proietti non era approdato né in Giunta né in Assemblea legislativa per i necessari atti di competenza.
È anche fondamentale ricordare che nel suddetto percorso, alcune decisioni prese in allora dalla giunta Tesei (come la suddivisione in quattro lotti) appaiono - nel contesto normativo vigente ad oggi - pressoché immodificabili, pertanto, seppur non integralmente condivisi dalla attuale maggioranza, impongono comunque il rigore amministrativo nelle tempistiche e nelle procedure.
La Giunta Proietti, con l’assessore De Rebotti e i propri uffici, sta cercando, con un lavoro, certosino e intenso, di migliorare tutti gli aspetti migliorabili dell’iter, con continui approfondimenti e valutazioni tecniche nel pieno rispetto della normativa vigente, a tutela della pubblica amministrazione, dei lavoratori e dei cittadini che usufruiscono dei servizi.
È stata pertanto decisa la programmazione per la partecipazione pubblica che dovrà necessariamente precedere, negli intendimenti della Giunta regionale, l’adozione del “nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico regionale e locale - regolamento tariffario” e del “Piano di bacino del trasporto pubblico regionale e locale”, documenti non approvati dalla giunta precedente.
La Giunta si è anche espressa per una maggiore tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, dichiarando nell’atto l’intenzione esplicitata di valutare, affianco alla "clausola sociale rafforzata", già definita nell’ambito della relazione di affidamento della gara (RdA), un’ipotesi aggiuntiva di contratto integrativo territoriale regionale per assicurare una contrattazione integrativa a tutti i lavoratori dei servizi posti a gara, comprese le nuove assunzioni e i dipendenti dei subaffidatari, sprovvisti di contratto di secondo livello.
Per quanto riguarda il percorso dell’assegnazione dei servizi di trasporto, va ricordato che già dal 7 febbraio 2023 è stata inviata all’Autorità di regolazione dei trasporti (Art), la relazione sui lotti di gara, aggiornata a seguito delle richieste dell’Art stessa formulate con nota del 28 dicembre 2022.
La suddivisione in lotti - nel quadro normativo vigente, anche a fronte di continui approfondimenti da parte degli uffici regionali interloquendo con l’autorità dei trasporti ma anche con altri regioni italiane - sembra essere una condizione non più modificabile, anche in considerazione dell’esigenza di procedere all’espletamento della procedura in una situazione di proroga che si protrae da oltre 14 anni. L’attuale amministrazione ribadisce di non condividere la suddivisione in quattro lotti, ma essendo ormai la procedura intrapresa da oltre 3 anni ed essendo assolutamente urgente procedere per dare maggiore stabilità al sistema del trasporto pubblico locale, la Giunta ha dato mandato agli uffici e a Umbria Mobilità - responsabile della gara - di avviare le necessarie interlocuzioni con Art per “limitare i danni” cioè per rimuovere almeno il vincolo di aggiudicazione a due lotti che era stato imposto con atto di indirizzo politico dall’amministrazione precedente e sembra rappresentare un ulteriore rischio a danno della solidità del sistema.
Inoltre, la Giunta ha espresso l’intenzione di inserire tra i criteri di gara per l’attribuzione del punteggio economico, la possibilità per i concorrenti di proporre specifiche condizioni migliorative derivanti dalla combinazione di una pluralità di lotti, in modo da massimizzare il ritorno per la stazione appaltante.
Si pongono così le condizioni per determinare uno scenario di integrazione territoriale di servizi in grado di generare efficienze di scala da reinvestire nei servizi.
Nel frattempo, si è superato uno degli ostacoli che bloccava l’iter di gara, elemento rimasto sospeso nell’interlocuzione tra Comune di Perugia e Regione Umbria in tutti gli anni scorsi. È stata finalmente individuata un’area idonea per il nuovo deposito degli autobus destinati ai servizi urbani del Tpl della città di Perugia ed è in atto un’interlocuzione con il Comune per l'individuazione definitiva dell'esatto perimetro del lotto necessario, per definire l'iter amministrativo per realizzare la variante urbanistica e per l'approvazione del progetto di opera pubblica.
“La Regione Umbria - affermano la presidente Stefania Proietti e l’assessore Francesco De Rebotti - intende investire maggiori risorse nel servizio di trasporto pubblico locale, uno dei servizi più importanti per i cittadini umbri, per i giovani per gli studenti, ed anche per il sistema sanitario pubblico che in quanto tale deve essere raggiungibile da tutti. Il nuovo piano della mobilità regionale che andremo a definire attraverso una procedura partecipata e condivisa, innanzitutto con le Province e con i Comuni ma anche con i cittadini, risponderà ai bisogni dei cittadini umbri e dei turisti che scelgono la nostra terra come luogo d’esperienza, il tutto però non può che avvenire nel pieno e totale rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che sono l’asse portante del sistema dei trasporti, così come di ogni altro servizio pubblico”.
Perugia, 13 giugno 2025 - Gravi ritardi nell’accesso ai fondi europei, istruttorie bloccate, liquidazioni parziali e tempi di pagamento sempre più incerti: il malfunzionamento del sistema informatico nazionale Sian, gestito da Agea (Agenzia generale per le erogazioni in agricoltura), sta causando pesanti ripercussioni sulle aziende agricole e zootecniche umbre. Nonostante i ripetuti interventi regionali e le interlocuzioni serrate, le criticità continuano a persistere.
“Siamo di fronte a una situazione non più accettabile che riguarda direttamente le sorti degli imprenditori agricoli e zootecnici umbri e come loro quelle dei loro colleghi di molte altre regioni italiane - spiega l’assessore regionale alle Politiche agricole, Simona Meloni -. I nostri agricoltori e allevatori continuano infatti a subire danni e ritardi nell’accesso alle risorse stanziate a loro favore nell’ambito delle politiche europee della PAC e dello Sviluppo rurale e questo avviene a causa di problemi tecnici e gestionali del nuovo sistema informatico dell’organismo pagatore nazionale di Agea, ovvero il Sian”.
Nonostante i ripetuti solleciti di queste settimane, la situazione ha raggiunto dei livelli critici, spiegano dall’Assessorato. Il Sian è oggi un “collo di bottiglia” nella gestione agricola umbra e italiana. Nato per semplificare e informatizzare, sta invece ostacolando la burocrazia agricola a causa di ritardi tecnologici, carenza di manutenzione, scarsa interoperabilità e aumento della complessità normativa.
L’assessorato alle Politiche agricole e l’Autorità di gestione del PSR in queste settimane si sono attivati segnalando ripetutamente le criticità del Sian, aprendo canali di confronto e organizzando riunioni tecniche. Questa azione degli uffici della Regione Umbria è riuscita a sbloccare i pagamenti delle misure a superficie, evitando così di perdere risorse comunitarie vitali per le aziende umbre. Un risultato positivo che, inoltre, è stato esteso a tutte le regioni che lavorano con Agea.
“Da quando ci siamo insediati abbiamo lavorato con grande determinazione per rimuovere ogni ostacolo relativo alle istruttorie e ai pagamenti in capo ad Agea fino a quando, nei giorni scorsi, di fronte a una situazione non più accettabile, abbiamo posto la questione sui tavoli nazionali - continua l’assessore Meloni -. Qualcosa si sta muovendo grazie alle nostre sollecitazioni, ma è troppo poco e per questo la nostra azione è solo all’inizio. Non possiamo più tollerare ulteriori ritardi che significherebbero affossare un mondo, quello agricolo, che è il cuore della nostra economia e che, a causa di un sistema informatico nazionale, sta subendo gravi pregiudizi e disservizi. Tutto questo, infatti, comporterà la proroga di numerosi bandi per venire incontro alle giuste richieste di imprenditori e tecnici che però, a cascata, andranno a generare un aggravio di lavoro per tutti e possibili ritardi nelle rendicontazioni”. E ancora: “Chiederemo conto delle ripercussioni negative che questi malfunzionamenti informatici stanno generando alle nostre aziende - conclude Meloni -. Nonostante gli sforzi e il supporto degli uffici della Regione, che ringrazio per il loro grande impegno, il Sian continua a mostrare problematiche tecniche che rallentano le istruttorie per la partecipazione ai bandi sulle misure agroambientali, con conseguenti ritardi nei pagamenti e, in alcuni casi, liquidazioni parziali delle domande”.
Perugia, 13 giu. 025 – SASE SpA, società di gestione dell’aeroporto internazionale dell’Umbria, ha approvato all’unanimità nel corso dell’assemblea ordinaria dei Soci – tenutasi il giorno 12 giugno presso la sede dell’aeroporto – il progetto di bilancio 2024.
I dati economici registrano un incremento del 4,12% del valore della produzione, mentre i ricavi della gestione caratteristica evidenziano una crescita del 7,20% rispetto al 2023. In particolare, i ricavi aviation aumentano dell’1,57%, mentre i ricavi non aviation fanno segnare un significativo +21%.
Il 2024 si conferma un anno record per il traffico passeggeri, con un totale di 534.210 transiti, consolidando il superamento della soglia dei 500mila passeggeri.
Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 142.541 euro, in diminuzione rispetto al precedente esercizio a causa di situazioni straordinarie verificatesi nel corso dell’anno, mentre il risultato netto d’esercizio evidenzia una perdita di 313.463 euro, riconducibile anch’essa a circostanze non strutturali (volo Orio al Serio-Bergamo) verificatesi nel corso del 2024.
L’Assemblea ha approvato quindi con voto unanime il bilancio, esprimendo un sentito ringraziamento all’intero Consiglio di Amministrazione per l’ottimo lavoro svolto e al Collegio Sindacale uscente, giunto a scadenza. La società SASE SpA ha già approvato nelle scorse settimane un piano industriale quadriennale, finanziato in massima parte dalla Regione Umbria che ha ribadito, tramite la Presidente Proietti e la partecipata Sviluppumbria, la propria ferma volontà di incrementare attività, voli e opportunità offerte dall’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi, infrastruttura strategica per l’Umbria.
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