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Perugia, 02 dicembre 2025 – Si è tenuto presso l'Hotel Valentino di Terni “Umbria Hydrogen Day”, riunendo istituzioni, imprese, università e centri di ricerca per delineare lo sviluppo della filiera dell'idrogeno nella nostra regione. L'evento, promosso da Regione Umbria, con Sviluppumbria e l'Università degli Studi di Perugia, ha avuto come obiettivo il posizionamento dell'Umbria come Hydrogen Valley, partendo da Terni per integrare azioni e risorse in linea con le politiche europee sulla transizione energetica.
L'assessore regionale all'Ambiente ed Energia Thomas De Luca, in sostituzione della presidente Stefania Proietti, ha introdotto i lavori, evidenziando le realtà territoriali già attive per un'economia dell'idrogeno immediata, mentre l’assessore allo Sviluppo Economico Francesco De Rebotti ha focalizzato il suo intervento sui possibili scenari per mobilità, trasporti e infrastrutture, promuovendo ecosistemi idrogeno con distretti tecnologici e collaborazioni pubblico-privato. L’amministratore unico di Sviluppumbria, Luca Ferrucci, da parte sua, ha sottolineato l’importanza degli investimenti in ricerca e reti internazionali per ottimizzare la produzione da fonti rinnovabili, trasformando l'Umbria in "Cuore verde" dell'energia.
L’Umbria Hydrogen Day ha voluto così offrire a imprese e istituzioni un luogo in cui costruire alleanze, condividere competenze e accelerare l’adozione delle tecnologie a idrogeno, passo importante in vista dei futuri investimenti europei e nazionali, e un’occasione per valorizzare il ruolo dell’Umbria nel panorama nazionale della svolta verso l’idrogeno, confermando la volontà di essere protagonista della transizione energetica.
La Regione ha infatti ottenuto 10 milioni di euro dal ministero dell'Ambiente per produrre idrogeno verde in aree dismesse, tramite il Progetto Bandiera Hydrogen Valley del Pnrr e nei prossimi giorni uscirà un avviso pubblico per imprese, enti e centri di ricerca, con investimenti minimi da 1 milione di euro per produzione di idrogeno rinnovabile, bio-idrogeno, ricerca e stazioni di rifornimento. L'iniziativa mappa attori regionali, identifica sinergie e progetti per una filiera competitiva, innovativa e sostenibile.
“Un'economia basata sull’utilizzo dell’idrogeno in Umbria – ha dichiarato l’assessore Thomas De Luca – è fattibile, la transizione energetica genera innovazione, posti di lavoro qualificati e crescita inclusiva, allineandosi agli obiettivi europei per la decarbonizzazione entro il 2030. Terni può fungere da motore iniziale per una Hydrogen Valley riconosciuta a livello nazionale”.
Durante l’incontro è stato presentato anche il progetto H2VE, coordinato dall’Università degli Studi di Perugia, un’iniziativa dedicata alla formazione degli studenti e dei lavoratori che in futuro opereranno nelle tecnologie legate all’idrogeno. "L'idrogeno - dichiara il professor Alceo Macchioni, pro-rettore dell’Università degli Studi di Perugia, rappresenta un vettore strategico per la transizione energetica. La creazione di una Hydrogen Valley umbra è una sfida ambiziosa e complessa, che richiede il contributo coordinato di istituzioni, imprese e centri di ricerca. L'Università degli Studi di Perugia mette volentieri a disposizione le proprie eccellenze scientifiche e tecnologiche, ma anche le sue competenze sociali ed economiche, per contribuire alla costruzione di una filiera che sia al contempo competitiva e sostenibile. È fondamentale, a tal fine, che la produzione, lo stoccaggio e l’utilizzo di idrogeno avvengano con processi efficienti e a basso impatto ambientale".
Perugia, 2 dicembre 2025 – L’assessorato ai Trasporti della Regione Umbria ha inviato una richiesta ufficiale di incontro urgente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, onorevole Matteo Salvini, all’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., ingegner Aldo Isi, e all’amministratore delegato di Trenitalia, ingegner Gianpiero Strisciuglio, per discutere delle gravi problematiche che affliggono il sistema di trasporto ferroviario regionale.
La richiesta nasce a seguito dei pesanti disagi verificatisi ieri, lunedì primo dicembre, sulle linee ferroviarie che collegano l’Umbria alla Capitale. Durante la giornata, i ritardi dei treni si sono protratti fino al pomeriggio, culminando con un guasto alla linea che ha costretto tutti i treni umbri a essere deviati sulla linea lenta. Particolarmente significativo è stato il caso del Treno 4514 Roma-Foligno, che, dopo essere quasi giunto alla stazione di Orte, è stato riportato alla stazione Tiburtina, accumulando un ritardo di oltre tre ore. L’intera giornata è stata caratterizzata da caos e disagi che hanno messo a dura prova i pendolari.
Nella richiesta l’assessore Francesco De Rebotti ha sottolineato come le condizioni attuali del trasporto ferroviario siano ormai insostenibili per gli utenti. “Pur riconoscendo che la situazione è influenzata dalle responsabilità in capo a diversi soggetti e dai lavori in corso nei cantieri finanziati con il Pnrr – sottolinea infatti la Pec inviata dall’assessorato - Regione Umbria ritiene che il problema non possa essere considerato transitorio o irrilevante. La saturazione della linea direttissima, già nota da tempo, ha subito un’accelerazione che ha portato a una netta prevalenza dei servizi a mercato rispetto a quelli regionali e del servizio universale”.
Durante gli incontri sul catalogo 2027, è emerso che i treni regionali e Intercity avranno complessivamente una sola traccia oraria, rispetto alle quattro tracce disponibili prima dell’avvio dei cantieri Pnrr. Questa scelta sta isolando ulteriormente l’Umbria, che già soffre per la mancanza di servizi di Alta Velocità, rendendo ancora più difficile la mobilità dei pendolari e il collegamento con il resto del Paese.
La Regione Umbria ha inoltre evidenziato come le soluzioni parziali proposte durante gli incontri istituzionali per alleviare i disagi degli utenti siano state sistematicamente ostacolate. Un esempio emblematico è rappresentato dalla sperimentazione dei servizi duplex, sostenuta da Rfi ma esclusa da Trenitalia.
“È evidente la necessità – è stato infine scritto – di una regia più elevata per affrontare questa delicatissima fase e garantire una svolta decisiva verso il miglioramento dei servizi per le fasce più deboli della cittadinanza e per la ricentralizzazione delle aree interne, come l’Umbria, che rappresentano un potenziale mercato pendolare alternativo all’urbanizzazione nei grandi centri abitativi”.
La Regione Umbria ha richiesto che partecipi all’incontro anche una delegazione dei Sindaci dei Comuni maggiormente interessati dai disagi e dalla presenza di pendolari. L’obiettivo è quello di individuare soluzioni concrete e condivise per garantire un servizio ferroviario efficiente e dignitoso per tutti i cittadini.
Perugia - UmbriaLibri 2025, ‘Stati di Natura’, la 31esima edizione del Festival letterario della Regione Umbria, si è appena conclusa. Un'ultima giornata, quella della seconda tappa di Terni, che si è chiusa con le presentazioni di Antonella Lattanzi, il Premio Campiello 2025 Wanda Marasco, Emanuele Trevi, l’attore Fabrizio Bentivoglio e Romana Petri.
Sei giorni, tra Perugia e Terni: 160 eventi, 50 case editrici, umbre e nazionali e circa 80 tra autori, scrittori ed intellettuali più significativi della letteratura italiana ed internazionale, con un grande successo di pubblico per l’intera manifestazione.
La manifestazione ha portato in Umbria ospiti del calibro di David Szalay, neo vincitore del Booker Prize, Wanda Marasco, vincitrice del Premio Campiello 2025, e ancora l’attore Fabrizio Bentivoglio, Nicoletta Verna, Donatella Stasio, Costantino D’Orazio, Bruno Luverà, Fabio Stassi, Fabrizio Tonello, Giulio Carlo Pantalei, Antonella Lattanzi, Emanuele Trevi, Romana Petri, Chiara Faggiolani, Francesco Pacifico, Giordano Meacci e Francesca Serafini. Senza dimenticare Paolo Nori, Giorgio Vallortigara, Paola Caridi, Elena Stancanelli, Jan Brokken, Frank Westermann, Gipi, Domenico Starnone, Maria Grazia Calandrone, Matteo Nucci, Daria Bignardi, Concita De Gregorio, Chiara Valerio, Melania Mazzucco e tanti altri ancora.
UmbriaLibri 2025 ha riportato al centro dell’attenzione la letteratura, anche valorizzando l’alta offerta di pubblicazioni dell’editoria regionale, che è stata protagonista indiscussa delle Mostre Mercato che hanno animato gli appuntamenti di Perugia e Terni.
Di grande successo e interesse per grandi e piccini, è stata anche ‘FLUO! Libri accesi’, la mostra bibliografica internazionale, donazione della Bologna Children’s Book Fair a cura di Accademia Drosselmeier, con i suoi ‘libri’ accesi. Tante le scolaresche che hanno animato la manifestazione partecipando agli incontri, molti dei quali dedicati proprio alla letteratura per bambini e ragazzi.
Tra le novità di quest’anno anche le collaborazioni intrecciate da UmbriaLibri, come quella con Agenzia Umbria Ricerche, ARPA Umbria, Minimetrò S.p.A. e Sviluppumbria S.p.A., che hanno promosso in entrambe le edizioni, una selezione di libri all’interno del format ‘Cerniera di sviluppo. Ambiente, economia, mobilità’.
L’edizione numero 31 del Festival letterario è stata segnata anche dal coinvolgimento degli Istituti penitenziari di Perugia e di Terni con l’organizzazione di due incontri con gli autori e una donazione di libri. Un modo per portare la cultura dietro le sbarre e nei luoghi di marginalità.
Punto fermo, anche per il 2025, è stata per UmbriaLibri, la collaborazione con l'Associazione Severino Cesari. Oltre all’impegno legato al Premio nazionale per l'opera prima, l’associazione - da quest'anno (grazie anche al sostegno dell'Assemblea legislativa dell'Umbria) - presente a UmbriaLibri con il Metodo Cesari, con incontri sul tema dei mestieri del libro, a partire dal ruolo fondamentale dell'editor.
"Si è conclusa UmbriaLibri 2025, intitolata ‘Stati di natura’, il titolo scelto dal direttore artistico Nicola Lagioia, Premio Strega, che ringraziamo per un’edizione molto seguita e che ha regalato emozioni, animato dibattiti e che ha fatto riflettere - ha sottolineato il vice presidente della Regione Umbria e assessore regionale alla cultura Tommaso Bori -. Il bilancio di questa edizione per certi versi è stato sorprendente: i numeri registrati parlano chiaro, 160 eventi, circa 80 autori, 50 case editrici umbre e nazionali. Se la tre giorni di Perugia è stata molto partecipata e ben riuscita, quella di Terni ha superato ogni aspettativa.
La città di Terni, infatti, è stata una location ideale - ha continuato Bori - Abbiamo riempito spazi bellissimi e il pubblico ha accolto con calore le nostre proposte. L'avvio del Festival, in particolare con l'evento partecipativo sul Testo unico della cultura e l'impresa creativa, ha avuto un ottimo successo di pubblico, a dimostrazione che c'era nel settore un profondo desiderio di essere ascoltati e di confronto.
Per noi, questa edizione ha rappresentato l'inizio di un percorso che vuole portare la lettura e i libri ad essere protagonisti della crescita della comunità - ha spiegato il vice presidente, perché leggere significa aprirsi alla conoscenza e al mondo, diventare cittadini consapevoli delle proprie scelte, e sviluppare un pensiero critico.
Ad animare questa 31esima edizione di UmbriaLibri ci sono state mostre, iniziative al cinema, presentazioni di libri con nomi sia locali che nazionali, ma anche internazionali, che hanno richiamato tantissimi appassionati di letteratura e il pubblico delle grandi occasioni.
Desidero ringraziare di cuore gli umbri e tutti i cittadini che hanno partecipato: abbiamo raccolto con attenzione le vostre osservazioni e nelle prossime edizioni ne faremo tesoro per migliorarci. Un grazie speciale - ha concluso Bori - a Nicola Lagioia, agli uffici regionali e allo staff che ha organizzato l’evento, e a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a rendere possibile e a rendere questo un grande successo".
Un’edizione visionaria, che ha vinto scommesse, che ha saputo tenere alta l’asticella, senza perdere pubblico, come ribadito dal direttore artistico Nicola Lagioia.
“A conclusione della tappa ternana di UmbriaLibri 2025, posso dire che si è svolta in maniera molto felice, con momenti belli e partecipati e un gran numero di persone presenti. Al di là del dato numerico - con un’elevata partecipazione di pubblico e sale pieni -, siamo felici per la qualità del tempo, per l’atmosfera che abbiamo respirato: gioiosa, famelica (in senso bello), testimoniata dalle tante domande dei partecipanti. Abbiamo ricevuto un’accoglienza entusiasta e il solito supporto organizzativo importante, da parte della bct - Biblioteca comunale di Terni - ha detto Lagioia -. Qui, abbiamo ricevuto la conferma di ciò che era già successo il mese scorso a Perugia. La vera scommessa vinta da UmbriaLibri 2025 è stata quella di aver alzato l’asticella della qualità degli eventi e degli ospiti e di aver, così, ampliato il bacino degli utenti. Ringrazio chi è venuto - ha concluso Lagioia -, chi ha partecipato e seguito gli incontri, ma anche chi non è potuto venire ma ha dato comunque credito e ha voluto bene a questa manifestazione. Non resta che darvi appuntamento all’anno prossimo, per la 32esima edizione di UmbriaLibri”.
L’appuntamento con gli editori umbri, prosegue dal 4 all’8 dicembre, alla fiera della piccola e media editoria, ‘Più libri, più liberi’, alla Nuvola dell’Eur di Roma. Così come al Salone Internazionale del Libro di Torino, lo stand collettivo della Regione Umbria darà occasione a circa 35 case editrici umbre di essere presenti all’ultimo grande evento dell’anno per la promozione del libro.
Perugia, 1 dicembre 2025 – Sviluppare la cooperazione pubblico-privato per valorizzare il patrimonio culturale regionale. È l’obiettivo del corso dal titolo “Partenariato speciale pubblico-privato (PSPP)”, promosso da Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e Anci Umbria su impulso del Servizio Coordinamento PNRR e PNC e Riqualificazione Urbana della Regione Umbria, che si è aperto questa mattina a Palazzo Broletto con il primo modulo incentrato sull’inquadramento giuridico del partenariato con il contributo dell’avvocato Luciano Gallo, componente dell’Osservatorio nazionale sull’amministrazione condivisa. Gli incontri successivi saranno invece ospitati a Villa Umbra.
Il corso, iniziato con i saluti istituzionali di Simona Meloni, assessore regionale al PNRR, è finalizzato a sviluppare la cooperazione pubblico-privato per valorizzare il patrimonio culturale regionale ed è stato accreditato dalla rete delle Professioni Tecniche. Tale forma innovativa di collaborazione tra soggetti pubblici e soggetti privati, finalizzata alla fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, sarà approfondita in cinque giornate di formazione da dicembre a marzo.
L’approfondimento delle fasi di co-progettazione nel PSPP, dei modelli operativi e organizzativi sarà al centro della seconda giornata di formazione prevista a Villa Umbra il prossimo 18 dicembre. Insieme all’avvocato Gallo interverrà anche Vincenzo Santoro, responsabile Dipartimento Cultura, Turismo e Agricoltura di Anci. Il percorso formativo riprenderà a febbraio con tre giornate dedicate all’applicazione del Partenariato Speciale Pubblico-Privato al settore culturale. Saranno presentati modelli, strumenti e casi concreti per attivare collaborazioni efficaci tra enti pubblici, imprese e terzo settore, finalizzate alla rigenerazione e alla valorizzazione dei luoghi della cultura. Previsti gli interventi di Franco Milella, Fondazione Fitzcarraldo, Torino; Alessandro Rigoletti, Teatro tascabile di Bergamo - Accademia delle Forme Sceniche; Roberta Farinelli, dirigente Dipartimento 9, Valorizzazione delle culture e Valorizzazione della qualità del Comune di Spoleto; Gabriele Lena, IGM Perugia.
Perugia, 01 dicembre 2025 – Sostenibilità, qualità delle produzioni, agricoltura biologica, tutela dei territori rurali e competitività delle imprese: arriva dall’assessorato regionale alle Politiche agricole e Agroalimentari il via libera a cinque bandi del CSR (Complemento di sviluppo rurale 2023/2027) per un plafond complessivo di risorse pari a 35 milioni di euro.
Si tratta di interventi che mirano a riconoscere all’agricoltura il ruolo fondamentale di infrastruttura economica, sociale e ambientale dell’Umbria. Gli interventi attivati rappresentano una risposta concreta alle sfide che il settore deve affrontare, a cominciare dai cambiamenti climatici, la richiesta di prodotti certificati, l’erosione del suolo, lo spopolamento delle aree interne – e un segnale forte verso chi vive e lavora nella terra ogni giorno.
L’assessore regionale alle Politiche agricole, Simona Meloni, sottolinea così il valore dell’operazione: “Con questi bandi investiamo nel cuore dell’Umbria: gli agricoltori, gli allevatori, le imprese che custodiscono i nostri paesaggi e producono qualità. Andiamo a disegnare un modello di sviluppo che tiene insieme innovazione, sostenibilità e presidio del territorio. Voglio ribadire ancora una volta che assicurare un futuro all’agricoltura significa garantire un futuro alle nostre comunità”.
“L’attivazione di questi bandi - conclude Simona Meloni - si inserisce in una più ampia azione dell’Assessorato che mira a ricostruire un dialogo solido con il mondo agricolo, ascoltarne i bisogni e restituire risposte concrete alle imprese che valorizzano questo comparto di assoluta eccellenza. L’Umbria investe su ciò che la rende unica, ovvero la qualità delle produzioni, la bellezza dei paesaggi agrari, la forza delle comunità rurali, la capacità delle imprese agricole di innovare senza perdere le radici”.
Ecco in dettaglio i cinque bandi, già pubblicati sul BUR (Bollettino Ufficiale Regione Umbria - https://bur.regione.umbria.it/).
SRA01 – Produzione integrata (7,5 milioni di euro). Questo intervento sostiene le imprese agricole che adottano il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata, riducendo l’uso di input chimici e migliorando la sostenibilità delle coltivazioni. È un incentivo diretto a chi sceglie un modello produttivo più sicuro, certificato e rispettoso dell’ambiente.
LINK: https://shorturl.at/5bEjP
SRB01 – Aree montane con svantaggi naturali (14,1 milioni). Destinato agli agricoltori che operano nelle zone montane dell’Umbria, dove la produzione è più difficile e costosa, ma essenziale per prevenire l’abbandono, mantenere il paesaggio e sostenere l’economia locale.
LINK: https://shorturl.at/1uYcY
SRB02 – Aree con altri svantaggi naturali significativi (2,4 milioni). Rafforza le aziende situate nelle aree rurali caratterizzate da svantaggi e vincoli naturali. Una misura pensata per preservare il tessuto socio-economico, contrastare l’erosione del territorio e valorizzare chi continua a produrre in condizioni complesse.
LINK: https://shorturl.at/8Jv4T
SRA30 – Benessere animale (7,5 milioni di euro). Interviene sul miglioramento delle condizioni negli allevamenti di bovini, ovicaprini e bufalini, attraverso spazi più adeguati, alimentazione migliorata, riduzione dello stress e strumenti di monitoraggio. Un passo avanti verso una zootecnia più moderna, etica e allineata agli standard richiesti dai mercati internazionali.
LINK: https://shorturl.at/AOpHe
SRA29 – Pratiche agricole introduzione e mantenimento pratiche e metodi di agricoltura biologica (circa 3,5 milioni di euro). Sostiene tecniche come agricoltura conservativa, rotazioni migliorative, coperture vegetali e incremento delle superfici coltivate con metodi di agricoltura biologica (Strategia Farm to Fork). Obiettivi: aumentare la fertilità, mitigare gli effetti del cambiamento climatico e rendere le aziende umbre più resilienti.
LINK: https://tinyurl.com/44y9duun
(AUN) – Perugia, 29 novembre 2025 – La Regione Umbria annuncia il pieno raggiungimento del target nazionale M6C2-8 del PNRR dedicato alla digitalizzazione dei dipartimenti di emergenza e accettazione (DEA) di I e II livello, un risultato che conferma la capacità del sistema sanitario umbro di investire con efficacia e visione nelle tecnologie e nei processi che rendono gli ospedali più moderni, più integrati e più vicini ai cittadini. Grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, pari a 19,4 milioni di euro, l’Umbria ha completato l’ammodernamento del parco tecnologico digitale ospedaliero, portando tutti i sette presidi sede di DEA – Città di Castello, Spoleto, Gubbio-Gualdo Tadino, Orvieto, Foligno, Perugia e Terni – a un livello di maturità digitale tra i più elevati del quadro nazionale, certificato nell’ambito del modello internazionale HIMSS EMRAM che ha riconosciuto per la quasi totalità dei presidi il raggiungimento dello “stage 3/4” dopo una rilevazione iniziale fissata allo “stage 0”.
Per la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, questo traguardo “non rappresenta soltanto un adempimento tecnico, ma un passaggio strategico per la costruzione di una sanità realmente innovativa e orientata alla qualità delle cure. L’Umbria dimostra ancora una volta di saper utilizzare le risorse europee con responsabilità e lungimiranza, trasformando gli investimenti in risultati concreti per le persone. I nostri pronto soccorso e le nostre strutture di emergenza oggi operano con sistemi digitali avanzati, percorsi informatizzati e tecnologie che migliorano i tempi di intervento, la sicurezza clinica, la gestione dei dati e la capacità di risposta dell’intero sistema”. La presidente sottolinea inoltre come “il PNRR stia ridisegnando la qualità dei servizi, contribuendo alla nascita di un modello di sanità regionale più efficiente, interoperabile e capace di dialogare con tutte le componenti del sistema socio-sanitario”.
Gli interventi completati includono l’introduzione di piattaforme integrate per la gestione clinica, il potenziamento delle reti e delle infrastrutture digitali, l’adozione di sistemi informatizzati per la presa in carico del paziente in emergenza, la digitalizzazione del triage e dei processi diagnostici, la messa a regime di strumenti hardware e software che garantiscono continuità, sicurezza e tracciabilità del percorso assistenziale. L’esito positivo dei due cicli di assessment condotti da HIMSS Italia e certificati conferma la qualità del lavoro svolto dalle aziende sanitarie e dalle strutture regionali preposte al coordinamento del PNRR, che hanno operato in stretta sinergia per rendere omogenei gli standard digitali in tutti i presidi DEA dell’Umbria.
Per la Regione Umbria, il raggiungimento del target M6C2-8 rappresenta anche un impegno mantenuto nei confronti dell’Unione europea, che richiede non solo l’adozione delle tecnologie, ma la loro piena operatività nei processi ospedalieri. La documentazione allegata alla deliberazione regionale – attestazioni dei direttori generali, certificazioni di maturità digitale, elenco degli interventi realizzati – testimonia la solidità del percorso e la capacità dell’Umbria di assicurare la visibilità, la trasparenza e la rendicontazione richieste dal regolamento europeo.
Il risultato ottenuto apre ora a una nuova fase di sviluppo che guarda al rafforzamento della telemedicina, all’integrazione con il fascicolo sanitario elettronico 2.0, al consolidamento del sistema informativo ospedaliero regionale e alla diffusione di nuove soluzioni per la gestione dei dati clinici in tempo reale. L’Umbria si prepara così ad affrontare la trasformazione digitale della sanità con un patrimonio di competenze e infrastrutture che la colloca tra le regioni più avanzate nel panorama nazionale, confermando la volontà di costruire un sistema sempre più equo, efficiente e vicino ai bisogni delle persone.
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