Servizio di gestione integrato dei rifiuti
Ai sensi dell'art. 200 del D.Lgs. 152/2006 la gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di "ambiti territoriali ottimali".

 Nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti gli ambiti sono individuati secondo i seguenti criteri:

  • superamento della frammentazione delle gestioni attraverso un servizio di gestione integrata dei rifiuti;
  • conseguimento di adeguate dimensioni gestionali, definite sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici e sulla base delle ripartizioni politico-amministrative;
  • adeguata valutazione del sistema stradale e ferroviario di comunicazione al fine di ottimizzare i trasporti all'interno dell'Ambito Territoriale;
  • valorizzazione di esigenze comuni e affinità nella produzione e gestione dei rifiuti;
  • ricognizione di impianti di gestione di rifiuti già realizzati e funzionanti.

 

La gestione integrata dei rifiuti è disciplinata anche a livello regionale: la Legge Regionale 11/2009 stabilisce il seguente ordine di priorità del ciclo di gestione integrata:

  • riduzione alla fonte della quantità e della pericolosità dei rifiuti prodotti,:
  • sviluppo della raccolta differenziata attraverso sistemi tesi a incrementare i flussi di materiali da destinare a riciclo, reimpiego, riutilizzo;
  • trattamento e lo smaltimento dei rifiuti in impianti appropriati prossimi al luogo di produzione che utilizzano metodi e tecnologie idonei a garantire il massimo di tutela della salute e dell'ambiente, al fine di ridurre la movimentazione dei rifiuti destinati allo smaltimento e favorire i controlli.

 

La stessa Legge Regionale stabilisce, in particolare, che lo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi avvenga all'interno del territorio regionale mentre quello relativo alle restanti tipologie di rifiuti avviene tenendo conto del criterio di adeguatezza degli impianti e di prossimità rispetto al luogo di produzione.

 

Per garantire il raggiungimento dei tali obiettivi il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti ha definito  4 Ambiti Territoriali Integrati nel territorio regionale.

 

Ciascun Ambito Territoriale Integrato ha approvato un proprio Piano d'Ambito mediante il quale sono state definite le modalità di gestione operativa all'interno del territorio di ciascuno di essi, anche ai fini dell'affidamento del servizio di gestione integrata ad un unico soggetto operante all'interno di ciascuno di essi, superando pertanto la frammentazione derivante dalle precedenti gestioni su base comunale.

 

Gli ATI 2, 3 e 4 hanno già individuato il soggetto gestore. L'ATI 1 ha attualmente in corso la procedura di affidamento del servizio. 

 

La necessità di contenere i costi del servizio e conseguentemente la tariffa a carico dei cittadini, ha reso necessaria una ottimizzazione dell'esercizio degli impianti attraverso una gestione su base regionale.

Per tali finalità, con la Legge 17 maggio 2013, n. 11  "Norme di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti e soppressione degli Ambiti territoriali integrati",  la Regione Umbria ha individuato l'intero territorio regionale come ambito territoriale ottimale e, conseguentemente, ha sancito la soppressione dei  4  ATI oggi esistenti conferendone le funzioni ad un unico soggetto regionale: l'Autorità Umbra per i Rifiuti e le Risorse idriche (AURI), cui partecipano tutti i Comuni della Regione, in corso di costituzione.