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Risposta al coronavirus: affrontare i crediti deteriorati perché le banche possano sostenere le famiglie e le imprese dell'UE

La Commissione europea ha presentato una strategia per prevenire l'accumularsi di crediti deteriorati in tutta l'Unione europea a seguito della crisi del coronavirus. La strategia mira a garantire che le famiglie e le imprese dell'UE continuino ad avere accesso ai finanziamenti di cui hanno bisogno nel corso della crisi.

Alle banche spetta un ruolo cruciale nell'attenuare gli effetti della crisi del coronavirus, preservando i finanziamenti all'economia, fondamentali per sostenere la ripresa economica dell'UE. Dato l'impatto del coronavirus sull'economia dell'UE, il volume dei crediti deteriorati è destinato, secondo le previsioni, ad aumentare in tutta l'UE, sebbene i tempi e l'entità dell'aumento siano ancora incerti. A seconda della rapidità con cui l'economia dell'UE si riprenderà dalla crisi del coronavirus, la qualità delle attività bancarie, e di conseguenza la capacità di erogare prestiti, potrebbe deteriorarsi.

Per dare agli Stati membri e al settore finanziario gli strumenti necessari per far fronte tempestivamente all'aumento dei crediti deteriorati nel settore bancario dell'UE, la Commissione propone una serie di azioni aventi quattro obiettivi principali.

  1. Favorire l'ulteriore sviluppo dei mercati secondari delle attività deteriorate: in questo modo le banche potranno rimuovere i crediti deteriorati dai loro bilanci e allo stesso tempo sarà ulteriormente rafforzata la tutela dei debitori. Un passo fondamentale in tal senso sarebbe l'adozione della proposta della Commissione sui gestori di crediti e sugli acquirenti di crediti, attualmente all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio. 
  2. Riformare la normativa dell'UE in materia di insolvenza delle imprese e di recupero crediti. La Commissione invita il Parlamento e il Consiglio a raggiungere rapidamente un accordo sulla proposta legislativa relativa a norme minime di armonizzazione in materia di escussione extragiudiziale accelerata delle garanzie presentata dalla Commissione nel 2018.
  3. Sostenere a livello dell'UE la creazione di società nazionali di gestione di attivi e la loro cooperazione: le società di gestione di attivi sono società veicolo che forniscono sostegno alle banche in difficoltà consentendo a queste ultime di rimuovere i crediti deteriorati dai loro bilanci. In tal modo le banche, invece di gestire i crediti deteriorati, possono dedicarsi all'erogazione di prestiti alle famiglie e alle imprese redditizie. La Commissione è pronta a sostenere gli Stati membri che lo desiderino nella creazione di società nazionali di gestione di attivi e a esaminare le modalità per promuovere la cooperazione tra le società nazionali mediante l'istituzione di una rete UE.
  4. Misure precauzionali: anche se il settore bancario dell'UE si trova in generale in una posizione molto più solida che all'indomani della crisi finanziaria, la politica economica degli Stati membri continua a dare risposte divergenti. Date le circostanze particolari della crisi sanitaria in corso, per garantire il finanziamento dell'economia reale le autorità hanno la possibilità, se necessario, di attuare misure precauzionali di sostegno pubblico, a norma della direttiva dell'UE sul risanamento e la risoluzione nel settore bancario e dei quadri normativi in materia di aiuti di Stato.

Per ulteriori informazioni

Comunicazione della Commissione

Proposta di direttiva relativa ai gestori di crediti, agli acquirenti di crediti e al recupero delle garanzie reali