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Commissione Ue presenta opzioni per riformare il sistema europeo comune di asilo e potenziare vie di accesso legali e sicure all'Europa

La Commissione europeo ha adottato una comunicazione volta ad avviare il processo di riforma del sistema europeo comune di asilo (CEAS). In particolare sono sostate proposte: diverse opzioni per un sistema sostenibile ed equo di ripartizione dei richiedenti asilo tra gli Stati membri; una maggiore armonizzazione delle norme e procedure di asilo per creare condizioni omogenee in tutta Europa e ridurre quindi i fattori di richiamo al fine di contrastare i movimenti secondari irregolari; il rafforzamento del mandato dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EASO). Allo stesso tempo la Commissione sta definendo misure volte a garantire percorsi sicuri e organizzati di migrazione legale verso l'Europa. Secondo la Commissione, il sistema europeo comune di asilo dovrebbe essere strutturalmente migliorato in cinque aree prioritarie.

  1. Istituire un sistema di Dublino sostenibile ed equo per determinare lo Stato membro competente per i richiedenti asilo: per affrontare meglio un elevato numero di arrivi e assicurare una ripartizione equa delle responsabilità, la Commissione potrebbe proporre di modificare il regolamento Dublino: o razionalizzandolo e integrandolo con un meccanismo correttivo per assicurarne l'equità, o adottando un nuovo sistema basato su un diverso principio di ripartizione.
  2. Conseguire una maggiore convergenza e ridurre il cosiddetto "asylum shopping": la Commissione intende proporre un'ulteriore armonizzazione delle procedure di asilo al fine di garantire un trattamento più umano ed equo in tutta l'UE e ridurre i fattori che attirano le persone in un numero ristretto di Stati membri. La Commissione potrebbe proporre due nuove regolamenti: uno per sostituire la direttiva sulle procedure d'asilo e uno per sostituire la direttiva qualifiche. Potrebbero inoltre essere proposte modifiche mirate della direttiva accoglienza.
  3. Prevenire i movimenti secondari all'interno dell'UE: per garantire che il sistema di Dublino non sia turbato da abusi e dal cosiddetto "asylum shopping", la Commissione potrebbe proporre misure per scoraggiare e sanzionare i movimenti secondari irregolari. In particolare, taluni diritti potrebbero essere subordinati alla registrazione, al rilevamento delle impronte digitali e al soggiorno nel paese dell'UE cui il richiedente è assegnato.
  4. Un nuovo mandato per l'Agenzia per asilo dell'UE: la Commissione potrebbe proporre di modificare il mandato dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo affinché divenga un protagonista dell'attuazione delle politiche e svolga un ruolo operativo rafforzato. Tra le nuove mansioni potrebbero figurare la gestione del meccanismo di distribuzione nel quadro di un sistema di Dublino riformato, il controllo della conformità degli Stati membri con le norme europee sull'asilo e la capacità di adottare misure operative in situazioni di emergenza.
  5. Rafforzare il sistema Eurodac: a sostegno dell'applicazione di un sistema di Dublino riformato, la Commissione potrebbe proporre di adeguare il sistema Eurodac e di ampliarne le finalità agevolando la lotta contro l'immigrazione irregolare, migliorando il rilevamento delle impronte digitali e la trasmissione di informazioni al riguardo nonché offrendo sostegno per i rimpatri.

La Commissione intende inoltre presentareanche un piano d'azione dell'Ue sull'integrazione.

SCHEDA INFORMATIVA: Sistema europeo comune di asilo

Agenda europea sulla migrazione


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