Sono rappresentanti nel comitato i seguenti organismi:

Agenzia Umbria Ricerche
Associazione Amici di Aldo Capitini
Associazione Nazionale Comuni italiani
Biblioteca comunale Augusta di Perugia
Comune di Perugia
Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti umani
Fondazione Centro Studi Aldo Capitini
Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea
Movimento Nonviolento
RAI Sede Regionale per l'Umbria
Regione Umbria
Tavola della Pace
Ufficio Scolastico Provinciale di Perugia
Ufficio Scolastico Provinciale di Terni
Università degli Studi di Perugia
Università per Stranieri di Perugia

CAPITINI OGGI
Aldo Capitini (Perugia 1899-1968) è ricordato e citato con sempre maggiore frequenza in servizi giornalistici e radiotelevisivi a proposito delle Marce della pace, del Movimento Nonviolento e dei movimenti sorti dal Forum sociale mondiale di Porto Alegre. Si veda, nel programma "Uomini e profeti" di Gabriella Caramore, il servizio dal titolo "Una pace arcobaleno: Aldo Capitini e la persuasione della nonviolenza", andato in onda nel marzo-aprile 2003 e nell'ambito del programma di Loredana Rotundo "Vuoti di memoria", il documentario di Manuela Vigorita "Il coraggio della nonviolenza: Aldo Capitini". L'intellettuale umbro è sempre più presente nel dibattito odierno sulla natura e gli orientamenti della società e della politica; si veda ad esempio l'intervento di Franco Ferrarotti sul n.86 di "Lettera internazionale" del 2005, o le recensioni di libri a lui dedicati, ad es. in "La Stampa" (17.04.2005 e 29.11.2008) e "la Repubblica" (sito del 2.10.2008). Un Oscar Mondadori del 2006: "Gandhi, In cammino verso Dio", ha come testo introduttivo il saggio di Capitini "La religione di Gandhi", tratto dai suoi "Scritti filosofici e religiosi", editi a Perugia nel 1998 dalla Fondazione Centro Studi Aldo Capitini.

Le introduzioni/presentazioni della sua figura sono molte e riguardano sia la complessità del suo messaggio (1), sia i vari aspetti del suo pensiero (2) e del suo operato (3).
Si possono qui indicare soltanto tracce di lettura.
Per il punto (1) il profilo di A.d'Orsi nel suo Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001; M. Cavicchi, "Aldo Capitini, un itinerario di vita e di pensiero", Lacaita , Manduria-Bari-Roma 2005.
Per il punto (2) pur essendo Capitini un autore e uno scrittore molto unitario, il suo pensiero presenta una grande varietà di aspetti e di ambiti tematici.
Per quanto riguarda l'ambito politico con le proposte del liberalsocialismo e della omnicrazia, si veda il libro di P. Polito "L'eresia di Aldo Capitini", Stylos, Aosta 2001.
Per l'ambito filosofico, i due studi di N. Bobbio contenuti nel suo "Maestri e compagni", Passigli, Firenze 1984, e il fascicolo n.10 della rivista "Il Ponte" del 1998.
Per l'ambito educativo e pedagogico, il volume di M. Pomi "Al servizio dell'impossibile", La Nuova Italia RCS, Milano 2005, e le due antologie "L'educazione è aperta", a cura di G. Falcicchio, Levante, Bari 2008 e "La religione dell'educazione", a cura di P.Giacchè, La Meridiana, Molfetta 2008.
Per la nonviolenza, l'antologia "Le ragioni della nonviolenza", a cura di M. Martini, Ets, Pisa 2007 e i libri: R. Altieri, "La rivoluzione nonviolenta", BFS, Pisa 2003 e A. Vigilante, "Il pensiero nonviolento", Ed.del Rosone, Foggia 2004. Per gli aspetti (3) dell'attività nonviolenta e il ruolo storico di Capitini, i libri di A. Martellini "Fiori nei cannoni", Donzelli, Roma 2006 e di A. Mariani Marini-E. Resta, "Marciare per la pace", Plus, Pisa 2007.

Comitato regionale per Aldo Capitini - Umbria contemporanea
Rivista "Per la Pace movimenti, culture, esperienze in Umbria 1950-2011"
Per l'Umbria gli anni 2008 e 2011 hanno rappresentato due ricorrenze importanti della propria storia politica e sociale ed occasione per ricordare e diffondere il certosino lavoro di ricerca e di studio di fondazioni ed associazioni, amici ed amanti del pensiero e delle opere del filosofo perugino Aldo Capitini. Nel 2008 per volontà dell'allora Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti e al fine di commemorare la ricorrenza del quarantesimo dalla morte del filosofo, si è costituito un Comitato regionale per Aldo Capitini ampiamente rappresentativo.
Nel 2011 la celebrazione del 50° anno della prima Marcia della pace Perugia-Assisi del 24 settembre 1961, è stata occasione di riflessione da parte di studiosi e politici in merito a quanto è accaduto da allora fino ai nostri giorni e come il pensiero "rivoluzionario nonviolento" del filosofo sia ancora vivo e diffuso nelle coscienze.
In un era segnata da processi di globalizzazione e di profonda crisi economica, le società contemporanee hanno visto aumentare la violenza e venir meno la tutela dei diritti. Le nuove società multietniche e multiculturali sono parimenti attraversate da rigurgiti di razzismo ed intolleranza. Grandi poteri finanziari transnazionali ed i loro strumenti economico-politici e culturali si rafforzano si diffondono in tutto il mondo.
Negli anni '60, in piena crisi mondiale e in un clima di guerra fredda, la marcia ideata e promossa da Capitini fu una vera rivoluzione, non una manifestazione di contrapposizione ma segno di dialogo tra le diversità e di partecipazione democratica, ma soprattutto opposizione non violenta alle oppressioni e alle ingiustizie, così come fece Gandhi per liberare il proprio paese dalla colonizzazione inglese e alla luce di "quei valori di religiosità semplice e concreta" che da San Francesco in poi sono diventati patrimonio comune dell'Umbria.
In questo contesto è nata l'idea della Associazione "Umbria Contemporanea" di pubblicare il numero monografico "Per la Pace movimenti, culture, esperienze in Umbria 1950-2011" curato dal prof. Luciano Capuccelli, past Presidente della "Fondazione Centro Studi Aldo Capitini", che fa della specificità della Marcia Perugia-Assisi, "strumento" di analisi dei cambiamenti per la elaborazione di politiche che, in difesa della pace, della coesione sociale e della identità e idealità collettiva, possano contribuire al superamento delle diseguaglianze sociali e alla realizzazione di una vera democrazia dal basso.

Il progetto "Gemellaggio Italia/Brasile per una società migliore"

Obiettivi del progetto: la promozione della pace, il rafforzamento dei valori e delle attitudini ad essa favorevoli, il contrasto alla violenza e all'intolleranza presenti nelle società contemporanee, le quali si riflettono nel vissuto quotidiano dei bambini e nel loro ambiente scolastico, (l'età pre-adolescenziale è, in effetti, cruciale per la formazione di propri giudizi di valore sulla base di esperienze vissute nella famiglia e nella scuola).
Il progetto nasce su iniziativa della pedagogista Oriana Monarca White, iscritta alla Pontificia Università di San Paolo del Brasile. Nata ad Assisi e partita piccolissima, con i genitori, per il Brasile, Oriana White si è radicata nel grande Paese latino-americano, mantenendo la propria italianità. Il riconoscersi nei valori tipicamente umbri del pensiero di Aldo Capitini l'ha ricondotta in Italia, soprattutto nella terra di Francesco. Poter condividere la bellissima sensazione di riconciliazione con le proprie radici le ha fornito l'occasione per scegliere il tema della sua tesi di dottorato partendo dalle esperienze dei bambini di due nazioni lontane e nel contempo vicine, quali l'Italia ed il Brasile.
Oriana Monarca White, Presidente della Associazione "International Peace Agency" di San Paolo, ha potuto conoscere i movimenti pacifisti italiani, partecipare alla marcia Perugia-Assisi e, soprattutto, avvicinarsi al pensiero ed alle opere di Aldo Capitini, molto simili a quelle del filosofo pacifista brasiliano Paulo Freire, entrambi figure centrali nella storia dell'educazione e della nonviolenza del proprio Paese.
Da qui è nata l'idea di un gemellaggio tra le scuole di San Paolo e di Perugia per costruire ponti di amicizia e di pace sulla base dei precetti educativi di Capitini e di Freire, attraverso un approccio "transculturale", volto alla diffusione della Cultura di Pace e nonviolenza tra i preadolescenti (età 9-12 anni).

Il progetto ha consentito di far incontrare insegnanti di alcune scuole umbre scelte sulla base di diverse caratteristiche quali: la presenza di un numero elevato di studenti stranieri, l'età degli alunni, la sede dell'istituto: centro e periferia. Hanno aderito le Direzioni Didattiche del 5°, 6° e 10° Circolo di Perugia, le quali hanno inserito il progetto di educazione alla pace nella programmazione dell'anno scolastico 2011/2012 di alcune classi.
Nel calendario degli eventi programmati sono state previste giornate di insegnamento nelle scuole italiane e brasiliane, relazioni tra insegnanti ed alunni degli istituti italiani e degli istituti brasiliani, mostre, in Italia ed in Brasile, con presentazione finale di elaborati di vario genere prodotti dagli alunni medesimi.
Nel maggio 2012, una delegazione di insegnanti di alcuni istituti scolastici di San Paolo del Brasile ha soggiornato in Umbria ed incontrato gli alunni ed il personale docente delle scuole primarie e secondarie di primo grado aderenti al progetto, con il patrocinio del Comitato regionale umbro per Aldo Capitini.