Notizia

LIFE STRADE
Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica (LIFE STRADE)
LIFE STRADE

Beneficiario coordinatore: Regione Umbria

 

Beneficiari associati:

Regione Toscana

Regione Marche

Provincia di Terni

Provincia di Perugia

Provincia di Siena

Provincia di Grosseto

Provincia di Pesaro-Urbino


Progetto cofinanziato al 49,06% dalla Commissione Europea mediante il programma finanziario LIFE+ (L'Instrument Financier pour l'Environnement)


Durata progetto: gennaio 2013 – 31 marzo 2017

 

Budget totale: 1,978,917 €


Premessa

Le infrastrutture viarie costituiscono uno degli elementi portanti dell'attuale sistema economico e sociale e l'espansione di strade, autostrade, ponti e ferrovie è un fenomeno che non accenna a rallentare, nel nostro paese come nel resto d'Europa.

Queste infrastrutture, d'altro canto, rappresentano una seria minaccia alla conservazione della biodiversità in quanto causa di degrado e frammentazione degli habitat, fonte di disturbo e inquinamento, ostacolo ai movimenti e alla diffusione della fauna. Le infrastrutture sono anche un rilevante fattore di mortalità diretta per molte specie: in tutta Europa si stima vengano uccisi dai veicoli ogni anno un numero compreso tra 10 e 100 milioni di uccelli e mammiferi. Solo nel nostro paese si calcola che in ciascuna provincia oltre 15.000 animali vengono travolti ogni anno, con una tendenza che è in continua crescita.

Allo stesso tempo, gli incidenti che vedono coinvolti specie di altissimo valore conservazionistico, quali ad esempio il lupo, rappresentano un ulteriore insostenibile minaccia per popolazioni in alcuni casi prossime all'estinzione.

Infine, gli incidenti stradali causati dagli ungulati costituiscono motivo di preoccupazione sia per quel che concerne l'incolumità degli automobilisti, sia per le ricadute economiche legate agli indennizzi che gli enti preposti sono tenuti a pagare ogniqualvolta questi eventi si verificano.

Queste problematiche richiedono risposte ed interventi urgenti sia a livello preventivo, attraverso una pianificazione dell'uso del territorio che includa tra i propri obiettivi anche quello di istituire reti ecologiche, atte a mantenere o ripristinare la connettività tra popolazioni ed ecosistemi in paesaggi frammentati, sia a livello mitigativo, mettendo in atto tutte quelle misure in grado di ridurre l'impatto delle infrastrutture esistenti sulla biodiversità. Purtroppo la consapevolezza di tale problematica è ancora scarsamente diffusa tra gli amministratori e tutti coloro che si occupano a vario titolo di progettazione, costruzione e gestione delle infrastrutture. L'aspetto economico, legato ai costi di indennizzo, risulta ad oggi il principale o talora l'unico elemento che preoccupa gli amministratori, mentre la componente relativa all'impatto sulla biodiversità, se presente, è relegata in secondo piano. La presente proposta progettuale intende pertanto riportare l'attenzione sulla biodiversità e su come l'impatto delle infrastrutture possa essere mitigato, attraverso  la messa in opera di misure che riducano la mortalità della fauna selvatica in seguito a collisione con i veicoli.


Il progetto mira a combattere i seguenti problemi che rappresentano le cause principali della mortalità della fauna selvatica sulle strade:


Assenza e inadeguatezza dei sistemi di prevenzione:

In Italia sono ancora estremamente limitate e circoscritte le esperienze relative allo sviluppo di sistemi di prevenzione realmente efficaci per contrastare il fenomeno.

I tradizionali sistemi di prevenzione degli incidenti stradali con la fauna selvatica sono rappresentati dalle recinzioni lungo la carreggiata, e dalla segnaletica stradale. Entrambi i sistemi presentano notevoli limiti: le recinzioni, pur rappresentando un sistema efficace per prevenire gli incidenti con la fauna selvatica, costituiscono una barriera permanente allo spostamento degli animali, mentre la comune segnaletica stradale, non è sufficiente a determinare un cambiamento nel comportamento di guida degli automobilisti. Diversi studi sottolineano come ci sia una sorta di assuefazione a tale segnaletica.

Negli ultimi anni sono stati anche sperimentati diversi tipi di dissuasori ottici, acustici e olfattivi che dovrebbero scoraggiare l'attraversamento della strada da parte della fauna selvatica in caso di passaggio di un veicolo, tuttavia la loro efficacia nel ridurre gli incidenti è fortemente messa in discussione.

In conclusione in Italia manca una strategia organica per ridurre il fenomeno dell'impatto del traffico veicolare sulla fauna selvatica.


Mancanza di chiare basi procedurali (normative, regolamenti, capacità etc.) per la gestione del fenomeno degli investimenti stradali di fauna:

Le amministrazioni locali non dispongono di adeguate basi procedurali per il monitoraggio e la gestione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica. La normativa vigente a livello nazionale, regionale e provinciale si limita esclusivamente a prevedere l'indennizzo dei danni relativo agli incidenti causati dalla fauna selvatica.

Dal punto di vista normativo, in caso di incidenti con la fauna selvatica si applicano le norme previste dal Codice civile, dall' articolo 26 della legge 157 del 1992, e dal Nuovo Codice della Strada (D.lgs. 30 aprile 1992, n. 285). Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Cassazione, Sez. III, 8 gennaio 2010, n. 80) fornisce ulteriori specifiche sulle responsabilità dell' indennizzo dei danni.


Tuttavia considerando che la gestione della fauna selvatica è di competenza regionale (incluso l'indennizzo dei danni a seguito di incidenti stradali) si assiste ad una forte disomogeneità normativa, con situazioni estremamente differenti tra le Regioni.


Comportamento di guida inadeguato da parte dei partecipanti al traffico:

L'eccesso di velocità è un fenomeno diffuso sulle strade italiane e spesso è una concausa significativa delle collisioni con la fauna selvatica. Nei tratti stradali che passano in ambienti boscosi, in prossimità delle curve o in quelle zone ove si registra un'elevata densità e diversità della fauna selvatica, è necessario procedere con maggiore cautela poiché in queste zone gli attraversamenti degli animali selvatici sono più frequenti e la visibilità è ridotta. Tuttavia, in molti casi i limiti di velocità non vengono rispettati o semplicemente non è applicata la dovuta cautela. Questo è anche dovuto a una segnaletica stradale scarsa o insufficiente ma anche inadeguata a suscitare la necessaria consapevolezza del pericolo. Molti partecipanti al traffico non si rendono conto del pericolo posto da parte dell'attraversamento delle strade della fauna selvatica sia per la loro stessa incolumità in caso di impatto,sia come causa di mortalità per gli animali selvatici.


Obiettivi del progetto

Scopo del progetto è la riduzione della perdita di biodiversità causata dall'impatto del traffico veicolare, attraverso la sperimentazione e la messa in opera di un pacchetto di misure volte a prevenire gli incidenti stradali.

Più nel dettaglio, gli obiettivi che il progetto intende conseguire includono:

  • Sperimentazione di sistemi di prevenzione innovativi per il contesto italiano che possano costituire un esempio esportabile sul territorio nazionale
  • Sviluppo di un piano d'azione per affrontare il problema traffico veicolare-fauna selvatica
  • Indurre le autorità locali e nazionali a mettere in atto interventi concreti e proattivi per ridurre l'impatto delle strade sulla biodiversità.

Le azioni da realizzare sono le seguenti:

  • sviluppare e diffondere nuove strumentazioni per gestire le collisioni tra veicoli e fauna selvatica in tre regioni e 5 province del centro Italia. Un nuovo sistema interattivo, utilizzando degli appositi sensori, provvederà sia ad allertare il guidatore, sia a dissuadere la fauna selvatica dall'attraversamento nel caso ci sia concreta possibilità di collisione;
  • testare il sistema su 10 km di strade provinciali poste sotto il diretto controllo del beneficiario e dei beneficiari associati;
  • sviluppare un protocollo di gestione e monitoraggio per le collisioni tra veicoli e fauna selvatica individuando la migliore strategia a lungo termine e provvedere a testare, approvare e ratificare ufficialmente tale protocollo.

I risultati attesi al termine del progetto sono i seguenti:

  • uno strumento tecnico efficace e innovativo per la riduzione delle collisioni tra veicoli e fauna selvatica;
  • la diminuzione del numero di incidenti tra veicoli e animali di media e grande taglia nei 10 km di strade ove lo strumento tecnico sarà applicato;
  • un protocollo di gestione adottato ufficialmente da tre regioni e cinque province;
  • una disseminazione dei risultati ottenuti con presentazione sia del sistema di prevenzione delle collisioni, sia del protocollo di gestione ad almeno il 70% delle regioni italiane e al 50% dei comuni presenti nelle province coinvolte nel progetto.

MAGGIORI INFORMAZIONI E UNA DESCRIZIONE PIU' DETTAGLIATA DELLO SVOLGIMENTO AL LINK SOTTOSTANTE:

WWW.LIFESTRADE.IT