Gli archivi

Il Servizio Politiche Faunistiche nello svolgimento delle funzioni dell'Osservatorio Faunistico Regionale raccoglie dati faunistici su vertebrati (Mammiferi, Uccelli, Anfibi e Rettili) dai primi anni '90 attraverso segnalazione diretta di biologi e naturalisti dipendenti della Amministrazione pubblica e attraverso specifici programmi di ricerca che negli anni hanno interessato le varie classi animali.

 

Tali dati sono andati a confluire in archivi georeferiti  con appositi programmi GIS e negli anni hanno costituito banche dati di notevole valore con migliaia di record. Tutti i dati singoli sono stati georeferiti in maniera puntuale in base alle segnalazioni dei rilevatori o tramite l'uso di appositi strumenti di geolocalizzazione (GPS). Per alcuni dati confluiti nella elaborazione di carte di distribuzione delle specie sul territorio regionale (Atlante ornitologico dell'Umbria e Atlante dei mammiferi dell'Umbria) non è stata possibile la georeferenziazione puntuale perché i dati di origine non erano in nostro possesso, in questi casi il dato è stato georiferito al centroide dalla cella di presenza nel rispettivo atlante. Questo è specificato nel campo note dei singoli rilievi con la notazione ATLANTENG e ATLANTEUCC.

 

Per quanto riguarda gli Uccelli la mole di dati raccolti è incrementata annualmente di circa 20.000 records attraverso un progetto di ricerca a scala regionale che si avvale di circa 1600 stazioni di osservazione ascolto. Tale progetto di monitoraggio avifaunistico è volto a raccogliere dati di presenza per il calcolo dei trend dell'avifauna nidificante e gli indici aggregati che vengono usati a livello di UE per la valutazione dei piani di sviluppo rurale (FBI Farmland Bird Index).

 

Attualmente l'archivio Mammiferi comprende più di 15.000 records, l'archivio Uccelli più di 250.000 records, l'archivio Anfibi e Rettili più di 2.400 records.

 

Il progetto "Fauna umbra on-line" mette a disposizione del pubblico interessato e dei professionisti del settore questa grande mole di dati, oltre a costituire un mezzo agile e facile da usare per l'incremento degli archivi stessi, per esempio con dati in possesso di altri settori della pubblica amministrazione che nell'adempimento delle proprie funzioni vengono in contatto con la fauna selvatica (veterinari ASL, polizie provinciali e locali), ma che non vengono trasmessi o che vengono trasmessi in formato cartaceo difficilmente georeferenziabile a posteriori.


Direzione regionale Sviluppo economico, Agricoltura, Lavoro, Istruzione, Agenda digitale
Servizio Foreste, Montagna, Sistemi naturalistici e Faunistica-venatoria
dott. for. Francesco Grohmann
Sezione Organizzazione attività venatoria