Sicurezza alimentare
L'Unione Europea, di cui l'Italia è Paese membro, già a partire dal 2000 con la formulazione del "Libro Bianco sulla sicurezza alimentare", al fine di garantire la sicurezza degli alimenti ai consumatori e salvaguardare nel contempo il settore agroalimentare da crisi ricorrenti, ha adottato la strategia globale di intervento lungo tutta la filiera produttiva, la cosiddetta "sicurezza dai campi alla tavola".

Con il Regolamento (CE) n. 178/2002 - "General Food Law" -, abbandonando il precedente approccio settoriale e verticale, è stato introdotto il principio fondamentale di un approccio integrato di filiera, su cui basare sia gli interventi normativi che il conseguente controllo ufficiale.
Con l'entrata in vigore del cosiddetto "Pacchetto Igiene", il 1° gennaio 2006, sono cambiate definitivamente le regole comunitarie sull'igiene e sul controllo ufficiale degli alimenti. Con i Regolamenti facenti capo al "Pacchetto igiene", direttamente applicabile da tutti gli Stati Membri, sono stati individuati criteri uniformi riguardo l'igiene della produzione degli alimenti: i controlli di natura sanitaria, conseguentemente, sono  effettuati secondo i medesimi standard su tutto il territorio dell'Unione Europea.
Tale uniformità ha reso così possibile la libera circolazione di alimenti sicuri contribuendo in maniera significativa al benessere dei cittadini, nonché ai loro interessi sociali ed economici.
I principi generali sui quali verte la legislazione comunitaria sono:
• controlli integrati lungo tutta la catena alimentare;
• interventi basati sull'Analisi del Rischio;
• responsabilità primaria dell'Operatore del Settore Alimentare (OSA) per ogni prodotto da lui realizzato, trasformato, importato, commercializzato o somministrato;
• rintracciabilità dei prodotti lungo la filiera;
• individuazione del consumatore come parte attiva della sicurezza alimentare.
La sicurezza degli alimenti è garantita sia dall'Operatore del Settore Alimentare, mediante l'adozione di piani di autocontrollo aziendale basati sul sistema di Hazard Analysis and Critical Control Point (HACCP), sia dal sistema dei controlli (pubblici) ufficiali.
Il Decreto Legislativo n. 193 del 6 novembre 2007 "Attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore" all'art. 2 ha individuato le Autorità' Competenti nell'applicazione dei Regolamenti (CE) 852/2004, 853/2004, 854/2004 e 882/2004: il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano e le Aziende Unità' Sanitarie Locali, nell'ambito delle rispettive competenze.
In Umbria, il Servizio Prevenzione, Sanità veterinaria e Sicurezza alimentare della Direzione Regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza svolge compiti di programmazione, indirizzo tecnico, coordinamento e controllo delle Aziende USL.

 

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Modulistica unificata e standardizzata  per la presentazione delle segnalazioni, comunicazioni e istanze

Con legge 7 agosto 2015, n. 124 recante: «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche» sono state previste «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari».

In base a tale norma è stata adottata modulistica unificata e standardizzata su tutto il territorio nazionale per la presentazione alle pubbliche Amministrazioni regionali e agli Enti locali di istanze, dichiarazioni e segnalazioni con riferimento all'edilizia e all'avvio di attività produttive. Le pubbliche Amministrazioni regionali e locali utilizzano i moduli unificati e standardizzati nei termini fissati.

Su questa pagina  i cittadini e le imprese potranno scaricare i moduli di loro interesse o collegandosi ai seguenti link:

http://www.regione.umbria.it/pubblicita-legale1  

http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/accesso-unico    


Servizio Prevenzione, Sanità veterinaria e Sicurezza alimentare
Salvatore Macrì DVM PhD
Dirigente
Tel. 075 5045302