Pagare il Ticket per Visite ed Esami Diagnostici
Le visite e gli accertamenti diagnostici prevedono il pagamento di un ticket (compartecipazione alla spesa), che può essere al massimo di 36,15 euro per ricetta.

La partecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini si realizza attraverso due modalità distinte:

  1. la prima in base alla capacità contributiva di ciascun cittadino: sostanzialmente vengono operate "trattenute" calcolate come percentuale sul reddito percepito sia di lavoro dipendente o autonomo o di pensione;

  2. la seconda è direttamente connessa con le prestazioni sanitarie erogate da strutture sanitarie pubbliche, o l'acquisto di farmaci espressamente indicati (ticket).

     

    La prima modalità di contribuzione alla spesa sanitaria è dovuta soltanto da coloro che percepiscono un reddito; sono di fatto esentate le persone prive di reddito oppure coloro che ricevono pensioni o assegni non soggetti ad imposta quali sono le provvidenze economiche erogate alle persone riconosciute invalide civili, cieche civili, o sordomute.

     

    La seconda modalità prevede la partecipazione non in base alla capacità contributiva, ma alle prestazioni effettivamente fruite.

    In questo caso l'importo pagato è un "Ticket" che corrisponde ad una parte del costo della prestazione che resta a carico del cittadino, salvo esenzioni.

In particolare il termine ticket si riferisce alla cifra dovuta per:

  • le visite specialistiche;

  • gli accertamenti di diagnostica strumentale e di laboratorio;

  • le prestazioni riabilitative;

  • l'acquisto di farmaci

 

Dal 1° settembre 2020, come disposto dal comma 446 della Legge 160/2019, recepita con DGR 765 del 26/08/2020 il “ticket aggiuntivo” sulla specialistica ambulatoriale (quota fissa per ricetta in base alla fascia di reddito) è abolito, pertanto anche le fasce di reddito non saranno più valide.