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SETTIMANA MONDIALE DI SENSIBILIZZAZIONE SUGLI ANTIBIOTICI

SETTIMANA MONDIALE DI SENSIBILIZZAZIONE SUGLI ANTIBIOTICI
SETTIMANA MONDIALE DI SENSIBILIZZAZIONE SUGLI ANTIBIOTICI 18-24 NOVEMBRE 2019 Ogni anno, nel mese di novembre, la Settimana Mondiale di sensibilizzazione sugli antibiotici (World Antibiotic Awareness Week) ha lo scopo di aumentare la consapevolezza globale del fenomeno dell'antimicrobico resistenza e di incoraggiare l'utilizzo di comportamenti che ne evitino la diffusione. Infatti, dal momento della loro scoperta, gli antibiotici sono un elemento fondamentale della medicina moderna. Tuttavia, l'abuso persistente e l'uso scorretto di questi farmaci in medicina umana e veterinaria hanno incoraggiato la comparsa e la diffusione dell'antibiotico resistenza, la quale che si verifica quando i batteri diventano insensibili ai farmaci usati per combatterli.

ANTIBIOTICO RESISTENZA: TUTTI UNITI PER COMBATTERLA

Domande e risposte per capirla e contrastarla

 

Cosa sono gli antibiotici?

Sono dei farmaci che combattono le infezioni causate da batteri sia nell'uomo che negli animali

 

Come funzionano?

Entrano in contatto con i batteri ed attraverso vari meccanismi biologici li uccidono o impediscono loro di riprodursi.

 

Sono efficaci verso malattie stagionali come ad esempio l'influenza?

No, perché l'influenza è causata da virus, organismi più semplici dei batteri, verso cui gli antibiotici non hanno effetto

 

Quando e come bisogna utilizzare gli antibiotici?

Bisogna usarli per sé o per i propri animali domestici solo dietro prescrizione del medico o del veterinario ed è molto importante rispettare le dosi ed i tempi di assunzione indicati nella ricetta e nel foglietto illustrativo del farmaco. Infatti, l'antibiotico per svolgere la sua funzione ha bisogno di essere a contatto con i germi ad una concentrazione abbastanza elevata e/o per un certo periodo di tempo

 

Cosa succede se gli antibiotici vengono usati quando non servono o in maniera non corretta?

I batteri, sia quelli innocui che quelli che causano malattie, se esposti agli antibiotici, soprattutto a dosi troppo basse o per tempi troppo brevi, riescono a mettere in atto dei meccanismi biologici per disattivare l'azione del farmaco diventando resistenti.

 

La resistenza agli antibiotici è una caratteristica che si può diffondere?

Sì, i batteri diventati resistenti, conservano tale caratteristica nel loro patrimonio genetico e la trasmettono ai propri simili ed a germi di diversa specie, non solo riproducendosi, ma anche scambiandosi tra loro parti del proprio DNA.

 

Quali sono le conseguenze dell'antibiotico resistenza?

Se i batteri che causano malattia diventano resistenti a tutti gli antibiotici disponibili, l'uso di questi farmaci non solo non li uccide, né li blocca, ma indirettamente li favorisce, uccidendo gli altri germi innocui dell'organismo e permettendo a quelli patogeni di moltiplicarsi dando luogo a patologie incurabili.

 

Quali sono le fonti di batteri resistenti?

I germi resistenti possono trovarsi ovunque e si possono trasmettere in maniera diretta (ad es. per contatto o tramite aerosol) tra esseri umani, tra animali, da animali ad esseri umani e viceversa; si possono diffondere nell'ambiente ed essere acquisiti da esso; si possono ritrovare negli alimenti ed essere ingeriti con essi.

 

Quali sono le persone più a rischio?

Tutti siamo a rischio ma in modo particolare le persone malate che rimangono a lungo ricoverate negli ospedali. Infatti, all'interno di tali strutture, circolano molti germi e si utilizzano molti farmaci; pertanto è facile che alcuni batteri sviluppino resistenze a molti antibiotici, le trasmettano e si diffondano tra i malati causando gravi infezioni chiamate "Infezioni correlate all'assistenza" o ICA. Risulta quindi molto importante l'uso prudente degli antibiotici e la frequente disinfezione del personale e delle attrezzature soprattutto in questo ambito.

 

L'antibiotico resistenza è un fenomeno reversibile?

Sì, riducendo l'utilizzo scorretto degli antibiotici i batteri resistenti vengono contrastati nel proprio sviluppo dalla concorrenza di quelli sensibili, e gradualmente, le caratteristiche genetiche di resistenza vengono perse in quanto non risultano più così vantaggiose per i germi. Tuttavia, il fenomeno può svilupparsi di nuovo se si ricreano condizioni ad esso favorevoli.

 

Quanto è diffuso il problema?

L'antibiotico resistenza è un fenomeno molto diffuso a livello mondiale. I report europei però segnalano l'Italia come uno dei Paesi in cui si consumano più antibiotici e si rileva la maggior frequenza di infezioni da batteri resistenti

 

Cosa si può fare per controllare e ridurre il problema a livello generale?

E' necessario ridurre per quanto possibile il consumo degli antibiotici sia nel settore umano che in quello veterinario ed utilizzarli solo quando viene diagnosticata una malattia di tipo batterico, si sceglie il farmaco da usare grazie a dei test in grado di individuare gli antibiotici a cui i batteri coinvolti sono sensibili e gli antibiotici così individuati vengono assunti rispettando dosi e tempi prescritti dal medico o dal veterinario.

 

Qual è il ruolo del medico nel contrasto all'antibiotico resistenza?

E' compito del medico prescrivere gli antibiotici solo in caso di necessità a seguito di diagnosi di malattia di origine batterica

 

Qual è il ruolo del medico veterinario nel contrasto all'antibiotico resistenza?

E' compito del medico veterinario libero professionista prescrivere ai proprietari di animali produttori di alimenti e di animali da compagnia gli antibiotici solo in caso di necessità a seguito di diagnosi di malattia di origine batterica; mentre è compito dei veterinari del Servizio Sanitario Nazionale verificare che gli antibiotici vengano utilizzati correttamente nel settore veterinario e che negli alimenti di origine animale non si ritrovino residui di tali farmaci in quantità tale da poter essere assunti dal consumatore

 

Qual è il ruolo del paziente e del proprietario di animali da compagnia nel contrasto all'antibiotico resistenza?

Consultare il proprio medico o il proprio veterinario e seguirne le indicazioni, conservare correttamente i farmaci, non utilizzarli se scaduti, non far utilizzare ad altre persone antibiotici prescritti a sé stessi, non somministrare antibiotici per uso umano ai propri animali da compagnia.

 

Qual è il ruolo dell'allevatore nel contrasto all'antibiotico resistenza?

Consultare il proprio veterinario e seguirne le indicazioni, conservare correttamente i farmaci e non utilizzarli se scaduti; quando somministra antibiotici agli animali, dopo la fine del trattamento, aspettare il tempo previsto dalla legge prima di macellarli o commercializzare i prodotti da essi derivati, per evitare che vi rimangano residui di tali farmaci in quantità tale da poter essere assunti dal consumatore.


Direzione Regionale Salute e Welfare
Direttore Dott. Massimo D'Angelo
Tel. 075 504 5257