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Perugia, 23 aprile '24 – Nella seduta della Giunta regionale di ieri è stato deliberato il riparto del fondo sanitario 2023 a favore delle aziende sanitarie per la chiusura dei bilanci di esercizio.
La verifica da parte del tavolo MEF di fine 2023 ha già confermato l’equilibrio economico finanziario del SSR umbro, pertanto al fine di consentire il raggiungimento dell’equilibrio anche alle singole aziende, che presentavano ancora un potenziale disavanzo rispetto ai dati di pre-consuntivo, sono state assegnate tutte le risorse a disposizione. Va sottolineato che la mission principale delle Aziende sanitarie ed ospedaliere è quella di garantire l’erogazione di servizi il più possibile efficienti per l’utenza attraverso l’integrazione della rete ospedaliera regionale che vede una presenza di numerose strutture sanitarie, per la maggior parte di piccole e medie dimensioni, distribuite su tutto il territorio che necessitano, quindi, di una integrazione del finanziamento rispetto agli standard. Il quadro economico finanziario internazionale ha, inoltre, influito pesantemente negli ultimi anni sulle politiche di gestione, soprattutto a causa dell'aumento dei costi energetici e del complessivo effetto inflattivo. Nonostante tale scenario, grazie alle politiche governative e regionali messe in atto in questi anni, anche in termini di reperimento di risorse, si è riusciti a ricondurre in equilibrio il SSR.
Tale equilibrio, figlio di un percorso che ha visto anche l’attuazione del “Piano di efficientamento e riqualificazione” deliberato dalla Giunta Regionale per l'anno 2022, e aggiornato nel 2023, permetterà finalmente di poter tornare a programmare nuovi investimenti in campo sanitario e migliorare le prestazioni ai cittadini da parte delle Aziende Sanitarie Umbre.
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Perugia, 23 aprile '24 – La Giunta Regionale ha valutato “di valenza attuativa strategica e coerente con il complesso delle politiche regionali” l'eventuale acquisizione da parte della Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale (ATER) del piano terra dell’immobile, di proprietà del Fondo Umbria Comparto Monteluce, di cui la stessa Agenzia è proprietaria attualmente dei piani superiori. L’Ater Umbria, infatti, aveva avanzato alla Giunta la richiesta di un parere in merito a tale acquisizione, motivandola articolatamente.
Nella delibera della Giunta si sottolinea, anche alla luce del salvataggio e rilancio del Comparto ad opera di Prelios e dell’acquisizione da parte di Usl1 dell’immobile che ospiterà la Casa della Salute di Perugia, che l’acquisto “andrebbe a completare una proprietà cielo-terra e quindi utile a valorizzazione l'attuale patrimonio di Ater, oltre che ad ottimizzare la gestione con notevole incremento del valore pubblico dell'intervento”.
Ora sarà il Consiglio di Amministrazione dell’ATER a valutare definitivamente e procedere in merito per quello che si annuncia un altro decisivo tassello per la rinascita di Monteluce.
Perugia, 23 apr. 024 – Programmare al meglio le azioni comuni ed accelerare al massimo le procedure per la realizzazione del nuovo ospedale di Narni e Amelia, dopo la sentenza del Consiglio di Stato (Sez. IV, n. 2830/2024 del 25/3/2024) che ha respinto l’appello promosso da alcuni proprietari dei terreni espropriati per la costruzione del presidio ospedaliero. È con questa finalità che, convocato dall’Assessorato regionale alle Opere pubbliche, Infrastrutture e Trasporti, si è svolto un nuovo incontro fra Regione, Comuni di Narni e Amelia e Usl Umbria 2.
Esaminato lo stato del procedimento, i rappresentanti delle istituzioni hanno concordato, collaborando fattivamente fra loro, che si proceda innanzitutto alla reiterazione da parte del Comune di Narni del decreto di esproprio dei terreni, che saranno poi immessi in suo possesso. Appena ottenuto il decreto di esproprio, il Servizio regionale Opere Pubbliche convocherà la Conferenza di servizi per l’approvazione del progetto dell’ospedale.
È stato inoltre concordato di fissare con urgenza un incontro con l’INAIL, finanziatore dell’intervento, per accertare modalità e tempi per trasferire all’INAIL la proprietà dell’area e il progetto cantierabile così da consentire all’Istituto di procedere alla costruzione dell’ospedale nei tempi più brevi possibili ed alla successiva consegna alla Sanità regionale.
Regione, Provincia e Comune di Narni elaboreranno un piano per la gestione del traffico stradale in prossimità del cantiere che verrà attivato per la costruzione dell’ospedale; allo stesso tempo la Regione formalizzerà nei confronti dell’ANAS la richiesta di una definitiva, stabile ed agevole strutturazione del collegamento con l’ospedale di Terni.
Verranno verificati tempi e modalità per utilizzare i finanziamenti del FSC (Fondo sviluppo e coesione) 2021-27, in particolare quello di 2,5 milioni di euro per lo svincolo di collegamento dell’ospedale con la viabilità esistente, procedendo quanto prima alla realizzazione della relativa rotonda, unitamente al finanziamento di 3 milioni di euro per eliminare l’attraversamento della stessa Strada regionale 205 dal centro di Amelia e velocizzare dall’Amerino i flussi di traffico verso l’ospedale.
Perugia 17 apr. 024 – Inail Umbria con le sedi di Perugia, Terni, Foligno, Orvieto e Città di Castello, CNA di Perugia, CESF (Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione) di Perugia, Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, sono gli enti premiati come “Luoghi di Lavoro che promuovono salute”, il programma dedicato alle aziende del territorio umbro che aderiscono alla rete regionale Whp (Workplace health promotion).
Il riconoscimento è arrivato a Perugia dalla Regione Umbria e dall’Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2.
Nel corso dell’incontro gli enti che hanno aderito alla rete hanno raccontato le attività realizzate nel proprio contesto lavorativo per sviluppare il programma, contribuendo alla sicurezza e alla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili dei propri lavoratori.
Questo programma per la Regione Umbria permette di perseguire un obiettivo fondamentale: ovvero il miglioramento della salute e del benessere delle persone nel contesto lavorativo, andando oltre il semplice rispetto della normativa e mettendo il lavoratore al centro degli obiettivi aziendali. Le evidenze scientifiche infatti, evidenziano come il luogo di lavoro rappresenti uno dei contesti più favorevoli a promuovere scelte salutari e in cui gli interventi di promozione della salute sono più efficaci.
Il programma è ancora in corsa e le aziende che intendono aderire possono essere supportate dalla USL di riferimento per l’avvio.
Le prove di efficacia dimostrano che gli interventi di Workplace Health Promotion possono migliorare lo stato di salute del lavoratore, aumentarne la qualità della vita, creargli condizioni di maggiore gratificazione e diminuire infortuni e malattie.
Gli interventi possono inoltre avere ricadute positive sull’organizzazione aziendale, facendo diminuire i costi relativi all’assenteismo.
Contribuiscono a migliorare l’immagine aziendale, far registrare un minore turnover ed una maggiore produttività.
Il programma “WHP- Luoghi di Lavoro che Promuovono la Salute” è stato sviluppato dalla Regione Umbria nell’ambito del Programma Predefinito 3 del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025, per contribuire al miglioramento della salute e del benessere delle persone nell’ambito dei contesti lavorativi pubblici e privati.
Le aziende, con il supporto delle ASL, potranno aderire ad un programma regionale che prevede un percorso virtuoso per l’implementazione al loro interno di buone pratiche di promozione della salute nell’ambito dei principali fattori di rischio secondo un approccio “total worker health”, che integra la prevenzione dei rischi lavorativi con la prevenzione dei rischi legati a stili di vita e condizioni personali (età, genere, condizioni di salute, disabilità, tipologie contrattuali), ambiente, tenendo in adeguata considerazione la loro sinergia.
Ogni anno le aziende che aderiranno e attueranno le buone pratiche previste dal programma, verranno riconosciute dalla ASL come “Luogo di lavoro che promuove salute” ed entreranno a far parte della rete regionale “WHP – Luoghi di lavoro che promuovono salute”.
Ulteriori informazioni sono reperibili alla pagina
https://www.regione.umbria.it/luoghi-di-lavoro-che-promuovono-salute
Perugia, 16 apr. 024 – Per una verifica dello stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione post sisma, questa mattina l’Assessorato regionale alle Opere pubbliche, Infrastrutture e Trasporti, ha svolto un sopralluogo nei cantieri dell’ospedale “Santa Rita” di Cascia e dell’ospedale di Norcia, concludendo poi la visita in alcuni cantieri dell’Azienda pubblica di servizi alla persona “Fusconi Lombrici Renzi” di Norcia.
A Cascia, dove dopo la completa demolizione del vecchio ospedale lesionato dal sisma 2016 si sta procedendo alla costruzione ex novo, è stato constatato che si è in una fase avanzata del cantiere: sono arrivati gli isolatori sismici, chiamati “pendoli”, autorizzati e sperimentati dai laboratori, che hanno la caratteristica di avere uno spessore molto inferiore rispetto a quelli tradizionali montati in altri edifici del Sisma, come il municipio di Norcia ed altri. Posti in opera in questi giorni, si farà poi la gettata dell’intero solaio a pianterreno e a questo punto si potrà procedere in maniera più sollecita verso la parte più alta dell’edificio.
Insieme ai tecnici del Servizio opere e lavori pubblici, soggetto attuatore degli interventi, è stato constatato che i lavori procedono positivamente.
Soddisfazione anche per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’Ospedale di Norcia: è stato demolito il tetto e si stanno facendo tutta una serie molto complessa di consolidamenti e tra pochi giorni si comincerà la parte della vera e propria ricostruzione, dal tetto ai solai all’impiantistica. Il complesso ospedaliero verrà adeguato sia dal punto di vista sanitario che per quanto riguarda la sicurezza sismica.
A Norcia il sopralluogo ha riguardato anche alcuni cantieri dell’Azienda pubblica di servizi alla persona “Fusconi Lombrici Renzi” di Norcia; i lavori di ricostruzione della residenza protetta per anziani stanno procedendo, anche nella parte il cui costo è stato coperto da una donazione dei Lions, e dovrebbero concludersi entro il 2024 consentendo all’Asp di tornare a svolgere a Norcia la sua meritoria mission di tutela degli anziani non autosufficienti.
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