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riunito Tavolo tecnico Costruzioni e Infrastrutture, presentati i nuovi elenchi regionali delle imprese e dei professionisti

Perugia, 28 mar. 024 – È tornato a riunirsi il Tavolo tecnico delle Costruzioni e delle Infrastrutture, istituito e coordinato dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Enrico Melasecche.  
   Nel corso della riunione, l’assessore Melasecche e il Direttore regionale al Governo del Territorio Stefano Nodessi Proietti, insieme al dirigente e ai funzionari del Servizio regionale Opere Pubbliche, hanno presentato alle associazioni datoriali, rappresentanze sindacali, professionisti ed enti paritetici, i nuovi Elenchi regionali delle imprese e dei professionisti che recepiscono le recenti novità del nuovo Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023).
  Intanto, è stato precisato, si è partiti con l’Elenco regionale delle imprese per gli affidamenti di lavori pubblici di importo inferiore alla soglia, a cui farà seguito, a breve, quello dei professionisti.
  Alla base della formazione e gestione degli Elenchi “due sistemi informatici altamente innovativi e di semplificazione – è stato sottolineato - sia per le stazioni appaltanti, che per gli operatori economici”.
  Questi strumenti – è stato spiegato - consentono infatti ai Responsabili Unici del Progetto delle stazioni appaltanti “di fare scelte consapevoli e motivate nel momento dell’individuazione dei soggetti da invitare alle procedure negoziate o negli affidamenti diretti, dal momento che consentono di ‘filtrare’ e combinare tra loro le informazioni caricate nel sistema dagli operatori economici, così da individuare con criteri oggettivi chi meglio risponde all’oggetto e alle finalità dell’affidamento”.
  Il nuovo sistema “supporta anche l’attività degli operatori economici, dal momento che consente facilità di inserimento dei dati in quanto sistema immediatamente percepibile, oltre a fungere da stimolo per la crescita e la competitività delle imprese in un panorama non limitato a quello locale”.


via alla messa in sicurezza del torrente Spina nell’area di interferenza con la linea ferroviaria Orte-Falconara, aggiudicato il progetto del I lotto dei lavori finanziato con fondi PNRR per 1 milione di euro

Perugia, 28 mar. 024 – Via alla sistemazione idraulica del torrente Spina, nel territorio di Spoleto, nell’area di interferenza con la linea ferroviaria Orte-Falconara, nella quale insiste anche il nuovo binario del raddoppio della tratta Spoleto-Campello.  
  Il progetto complessivo prevede una serie di interventi lungo l’alveo del torrente, con l’obiettivo di contenere gli effetti di una eventuale piena a monte dell’intersezione della ferrovia. Il I lotto, finanziato con 1 milione di euro a valere sui fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede del Consorzio della Bonificazione Umbra, a Spoleto. 
   Sono intervenuti l’assessore regionale Enrico Melasecche, il sindaco di Spoleto Andrea Sisti, e per il Consorzio della Bonificazione Umbra, individuato dalla Regione come soggetto attuatore, il presidente Paolo Montioni, il direttore Candia Marcucci e il RUP (Responsabile unico del procedimento) ingegner Paolo Rosi.  
  “La Regione ha investito nella prevenzione del rischio idrogeologico, oltre ad altre ingenti risorse, oltre 25 milioni di euro fondi del PNRR – ha sottolineato l’assessore Enrico Melasecche – Rientrano in questa programmazione le opere che verranno realizzate dal Consorzio della Bonificazione Umbra, volte al miglioramento di una situazione, quella del torrente Spina, che presenta criticità su cui era necessario intervenire. Molteplici gli obiettivi che verranno raggiunti con la messa in sicurezza del corso d’acqua: dalla salvaguardia della popolazione a quella della zona industriale di Fabbreria, all’eliminazione delle interferenze con il tracciato ferroviario. Stiamo completando il raddoppio della Orte-Falconara nel tratto Spoleto-Campello e con questo primo intervento si garantirà che, in caso di alluvione, la situazione sia del tutto sotto controllo”.   
  “Continua il lavoro capillare del Consorzio su tutto il territorio di competenza – ha detto il presidente Paolo Montioni -con un unico scopo: mettere in sicurezza idraulica aree strategiche per la popolazione e per l’economia dei territori. Oggi è il momento di Spoleto grazie ai fondi PNRR che ci consentiranno la messa in sicurezza del torrente Spina. Il Consorzio ha rispettato le milestone poste da Regione, Stato e Comunità Europea, con il grande impegno di tutta la struttura”.
  “Soddisfatta del grande risultato raggiunto – ha affermato il Direttore del Consorzio, Candia Marcucci - È stato un grande lavoro di squadra, una corsa contro il tempo per rispettare le varie scadenze, che ha visto coinvolti Regione, gruppo di progettazione e struttura del Consorzio. Oggi consegniamo alla città un lavoro che mette in sicurezza una importante area industriale, quella di Fabbreria, e un torrente restituito al suo corso nel rispetto del suo stato ecologico”.
LA SCHEDA. Il progetto generale “Sistemazione idraulica del Torrente Spina nel Comune di Spoleto (opere di completamento a monte ed a valle del campo di deposito ed espansione in loc. Oriolo)” ha lo scopo di raggiungere sia l’obiettivo fissato dal Piano di Gestione delle alluvioni di garantire la riduzione del rischio idraulico nell’area di interferenza con la linea Orte-Falconara, sia l’obiettivo fissato dal Piano di Gestione delle acque di miglioramento dello stato ecologico del corso d’acqua. È finalizzato inoltre alla riduzione della elevata pericolosità e rischio idraulico che attualmente sussiste per il nucleo urbano di San Giacomo di Spoleto e per la zona di espansione industriale di località Fabbreria, a causa dell’assenza di regimazione delle acque dello Spina.
Ad oggi, il Consorzio della Bonificazione Umbra ha appaltato il I Lotto a valere su fondi Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – (PNRR) Misure per la riduzione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico M2C4 Investimento 2.1b.
Il II Lotto, finanziato con fondi Piano ProteggItalia, per un importo di 1,5 milioni di euro, è in fase di assoggettabilità a VAS (Valutazione ambientale strategica).
Il torrente Spina presenta, lungo il corso dell’alveo, situazioni molto differenziate tra loro: zone sovralluvionate, spesso stabilizzate dalla vegetazione, campi coltivati all’interno dell’alveo, ridotto in diversi tratti ad un piccolo canale laterale di scolo, assenza totale di acqua per la quasi interezza del suo percorso. Apparentemente innocuo, può diventare pericoloso in condizioni particolari, come ampiamente dimostrato da indagini storiche risalenti fino ai primi anni del 1800 che documentano diversi eventi di piena e la realizzazione di interventi.
Oggi il potenziamento della linea ferroviaria Orte Falconara, con il raddoppio della tratta Spoleto–Campello, interferisce con il torrente in prossimità di San Giacomo di Spoleto, loc. Fabbreria-Prata, tramite un attraversamento con scatolare in calcestruzzo.
La Regione Umbria - Servizio Rischio idrogeologico, idraulico e sismico, difesa del suolo, ha indicato di realizzare due interventi di primaria importanza: la riattivazione dell’esistente cassa di espansione e deposito in località “Casale Profili”, completamente satura di materiale di sedimentazione accumulatosi nel corso degli anni, e la realizzazione di una briglia selettiva a monte dell’attraversamento ferroviario.
Queste indicazioni sono state recepite ed ottimizzate dalla progettazione; infatti, una volta completate le opere previste nel I e II lotto si otterrà la “messa in sicurezza” completa da eventuali piene con tempo di ritorno (TR) 50 e 200 anni delle aree poste a monte della ferrovia, ed una riduzione delle aree inondabili per la piena con TR 500 anni.


Politiche sociali: giornata di festa per l’Ellera calcio impegnato nel Campionato Interregionale Umbria - Marche della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC

Perugia 27 mar. 024 – “Un anno fa era tutto sogno, invece oggi ci ritroviamo insieme a festeggiare un traguardo e  il successo di un’esperienza che coniuga lo sport a un progetto di valorizzazione delle persone e privilegia l’inclusività”: lo ha detto l’assessore alla Salute e alle Politiche sociali della Regione Umbria, Luca Coletto, che ieri al Complesso sportivo G. FIORONI di Ellera di Corciano ha assistito all'allenamento congiunto degli atleti dell'Ellera Calcio che, insieme ai giovani di altre squadre partecipano al Campionato Interregionale Umbria - Marche della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC.
Per l’occasione sono state illustrate le Fasi Finali del Campionato Interregionale Umbria - Marche 2023-2024 e i successivi Play off Nazionali che si svolgeranno a Tirrenia presso il Centro di preparazione Olimpica, che decreteranno la Squadra Campione d'Italia il 18 ed il 19 di Maggio 2024.
All’incontro con l’assessore Coletto sono intervenuti Paola Fioroni, Vicepresidente dell'Assemblea Legislativa dell’Umbria, Edi Cicchi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Perugia, il Sindaco del di Corciano, Lorenzo PIEROTTI, insieme a rappresentanti  della Giunta Comunale, Francesco Boriosi, presidente dell’Associazione Fuorigioco e Francesca Bondì, presidente della Comunità di Capodarco di Perugia.
L’assessore Coletto e le istituzioni presenti, hanno ringraziato l’organizzatore della squadra, Armando Marcucci, “per aver creato un team affiatato e pieno di entusiasmo che ha portato anche degli ottimi risultati sul campo. Questo è un chiaro esempio, dell’importanza di fare progetti che mettono a leva le potenzialità di ognuno e che diano a tutti la possibilità di mettersi in gioco non solo nello sport, ma per sentirsi protagonisti della propria vita e non semplici spettatori”.


TPL, assessore Melasecche: indetta la gara per l’affidamento dei servizi in ambito regionale, obiettivo forte modernizzazione e deciso innalzamento della qualità. Ridicole le polemiche della FILT CGIL

Perugia, 26 mar. 024 – Umbria Tpl e Mobilità, in qualità di Agenzia unica regionale ed Ente affidante, ha indetto la gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma, urbani ed extraurbani, di mobilità alternativa (scale mobili, ascensori urbani), funicolare di Orvieto, navigazione sul Trasimeno. Nel pomeriggio di mercoledì 20 marzo è stato completato il processo di inserimento di dati nella piattaforma telematica di pubblicazione delle gare e da ieri 25 marzo la gara è visibile sia sul sito di ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) che sul sito dell'Agenzia regionale

www.umbriamobilita.it. È quanto rende noto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche. 

  “Una gara molto complessa, con procedure obbligatorie in tutte le sue fasi, che segnerà una svolta epocale per i trasporti in Umbria – sottolinea l’assessore - e che è stata fin dall’inizio una priorità di questa Giunta regionale. La precedente gara risale al 2005, mai in tanti anni le precedenti amministrazioni regionali se ne erano fatte carico, gestendo il trasporto pubblico locale con una serie lunghissima di atti d’obbligo, contrariamente alla legge e agli interessi dell’Umbria”.
  “Si tratta di uno degli obiettivi più sfidanti che questa Giunta aveva di fronte. Difficile, ma non impossibile. Avremmo potuto molto più comodamente ignorarlo, come avvenuto nei lustri precedenti – afferma Melasecche -, oppure affrontare il problema, estremamente complesso, con la tenacia e la determinazione ma anche la passione indispensabili al cambio di passo che ha connotato il percorso di questi primi quattro anni di legislatura. Sapevamo che avremmo incontrato mille difficoltà, ostruzionismi, difesa comprensibile di interessi consolidati, alcuni anche da parte di alcuni sindacati e partiti che hanno fatto di tutto per impedirci di procedere, con minacce e scioperi inutili perché volti a mantenere posizioni di tipo monopolistico non solo contro la legge, ma anche contro la storia e contro gli interessi degli umbri, diffondendo notizie destituite di fondamento per impedirci di procedere”.  
   “Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con grande professionalità a questo progetto – prosegue l’assessore -, a cominciare dai tecnici del Servizio Infrastrutture e Trasporti e dai dipendenti di Umbria Mobilità, oggi Agenzia, che abbiamo aiutato e stiamo aiutando a tornare ad esercitare con dignità il ruolo che le è stato negato da vicende pregresse che i cittadini dell’Umbria sarebbe bene che non dimentichino, perché non è vero che la Politica è tutta uguale, c’è quella sana che vuole trasparenza e tutela realmente gli interessi generali e quella che ha creato nel tempo voragini di debiti a fronte di un servizio ampiamente migliorabile”. 
   “Ringrazio anche le due Province e tutti i Comuni, ad iniziare da quelli più grandi che hanno avuto obiettive difficoltà – rileva - nel predisporre i programmi di esercizio dopo decenni in cui questo sforzo di revisione e miglioramento non era stato loro chiesto, anche quei Comuni come Terni che avevano gridato di voler uscire dal TPL regionale ma poi hanno sottolineato i rilevanti vantaggi che deriveranno loro dal partecipare a questo sforzo corale”. 
   “Non posso inoltre non ricordare il ruolo svolto dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti che ci ha aiutato – evidenzia Melasecche - nel perseguire questo obiettivo, convinti come siamo che il Trasporto Pubblico costituisce un diritto inalienabile di tutti, a cominciare dalle persone più fragili e meno abbienti”.
   “Certo, non ci illudiamo, seguiranno come stanno seguendo le polemiche in questa eterna campagna elettorale e potrebbero essere posti sul nostro cammino ulteriori ostacoli, come ha oggi dichiarato il segretario della FILT CGIL, ma siamo certi – dice l’assessore regionale - che ormai il dado è tratto e, con la pubblicazione dell’avviso di gara, l’Umbria dei Trasporti pubblici non tornerà più indietro ma potrà finalmente allinearsi a quelle Regioni che da questo punto di vista sono all’avanguardia nella qualità e nella efficienza dei servizi. Abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere rispondendo alla grande responsabilità che gli umbri ci hanno affidato quattro anni fa e che intendiamo onorare fino all’ultimo giorno di mandato”. 
  Aggiunge l’assessore Melasecche: “Purtroppo, per l’ennesima volta, la FILT CGIL, tramite il proprio segretario Ciro Zeno, non perde l’occasione per dimostrare la propria incompetenza tecnica ed amministrativa. Rimaniamo infatti basiti di fronte al recente comunicato sul “documento di gara”, che, sempre secondo Zeno, non conterrebbe i riferimenti alla “clausola sociale rafforzata”, prevederebbe il subappalto nonché tagli ai servizi di trasporto. Per l’ennesima volta, quindi, supportati dai tecnici regionali e dell’Agenzia, dobbiamo necessariamente ribadire che il comunicato  riporta solo evidenti inesattezze e chiarire la perfetta consecutività del processo tecnico-amministrativo”. 
   “L’avviso che è stato pubblicato dall’Agenzia regionale – specifica - rappresenta l’avvio di una cosiddetta “procedura ristretta”: il documento presenta un quadro generale dei servizi messi a gara ed i relativi requisiti di partecipazione per raccogliere le “manifestazioni di interesse” dei soggetti che intendono formulare offerte. A tale fase segue quella della verifica del possesso dei requisiti da parte dei richiedenti; tutti i soggetti che posseggono le caratteristiche richieste verranno invitati a formulare specifica offerta mediante l’invio di una “lettera d’invito” cui saranno allegati tutti i documenti tecnico - amministrativi previsti dalla normativa vigente che regoleranno l’esperimento pubblico”. 
  “È evidente pertanto – dice l’assessore - che cercare i dettagli tecnico-giuridici in questa fase non può che essere un pretesto per cercare l’ennesimo scontro che si basa sul niente. È doveroso chiarire che i contenuti delle lettere d’invito che saranno prodotte sono riassunti all’interno delle varie relazioni che sono state verificate dalla stessa Autorità di Regolazione Trasporti: queste relazioni costituiscono un vincolo operativo che la stazione appaltante non può né intende semplicisticamente ignorare”. 
  Evidenzia l’assessore: “Risulta chiaro, quindi, che la clausola sociale “rafforzata”, come è sempre stata chiamata, già prevista dalla normativa vigente e codificata nell’Art. 48 del D.L. 50/2017 e nella delibera ART 154/2019, sarà presente e costituirà un elemento inamovibile della procedura di gara: in aggiunta alla già inderogabile previsione normativa citata, gli atti di gara prevederanno che ogni offerente potrà impegnarsi ad estendere la durata della clausola sociale oltre il minimo di legge e questo sarà valutato all’interno del punteggio di gara, esattamente come dichiarato in fase di consultazione e come scritto nella relazione di affidamento”. 
   Sul tema del subappalto “la delusione della CGIL appare come le lacrime del coccodrillo: tutte le parti hanno sempre saputo che la normativa europea sul punto è molto precisa e non aggirabile. È stato detto con dovizia di particolari nella fase di consultazione e ciò che l’avviso di gara riporta è di fatto un obbligo giuridico largamente preannunciato”. 
   Infine “la boutade dei tagli ai servizi: la Regione non solo ha confermato tutti i servizi minimi storici dell’attuale contratto – rimarca l’assessore -, ma, in ambito extraurbano, si è fatta carico di ricomprendere nel proprio finanziamento anche quelle estensioni attivate nel tempo dalle due Province, con oneri finora gravanti sui due Enti provinciali. Nessun taglio, quindi sui servizi finanziati dalla Regione, ma anzi un incremento dei servizi minimi, a tutto vantaggio degli studenti, dei pendolari ed in generale dei cittadini umbri, ma anche per i tutti i Comuni che hanno inserito in gara servizi aggiuntivi a condizioni molto più trasparenti e convenienti”. 
   Conclude l’assessore Melasecche: “La Regione e l’Agenzia hanno fatto, insieme all’advisor, con grande senso di responsabilità,  uno sforzo enorme, per consentire all’Umbria di riattivare le lancette dell’orologio del TPL, ferme ai primi del secolo. Si confrontino adesso, finalmente in assoluta trasparenza e concorrenzialità, tutti gli operatori del settore, a cominciare dagli umbri, e finalmente anche nel rispetto della legge e nell’interesse dei cittadini di questa regione, così come dei lavoratori a cui garantiamo, a differenza di quanto continua a blaterare chi dimostra di non conoscere neanche gli aspetti più elementari di queste procedure, tutti i diritti che loro spettano, dal posto di lavoro, al contratto di settore e a quello integrativo aziendale oltre alla nota clausola sociale rafforzata. Vinca il migliore”.
  La facilità di accesso ai servizi di trasporto pubblico locale è l’elemento cardine della forte modernizzazione e del deciso innalzamento della qualità che dovrà essere garantita da chi avrà in concessione i servizi. Tutti i mezzi dovranno essere obbligatoriamente dotati di pedane per le persone con disabilità fisica e sia all’interno dei bus che alle fermate ci saranno annunci visivi e sonori. La presenza di un AVM (monitoraggio automatico dei mezzi) su tutto il servizio regionale consentirà tra l’altro il calcolo dei tempi reali di arrivo alle singole fermate, che sarà possibile conoscere anche sul proprio cellulare, tramite il quale sarà possibile pure acquistare il titolo di viaggio.  
  Inoltre, coinvolgendo con la gara un maggior numero di soggetti, si sottoscriveranno i contratti finanziariamente più adeguati poiché corrispondenti a procedure di confronto con il mercato e non a proroghe di contratti.


Casa; consegnati dall’assessore Melasecche sette nuovi alloggi a palazzo Manassei ristrutturato dall’ATER in pieno centro storico a Terni

Perugia, 26 mar. 024 – Torna a nuova vita la porzione di Palazzo Manassei, in pieno centro storico a Terni, un tempo ex convento, acquisita e riqualificata dall’ATER, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale della Regione Umbria. Questa mattina, nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte l’assessore regionale alle Politiche della casa Enrico Melasecche, il presidente e il direttore generale di ATER Umbria, Emiliano Napoletti e Marco Larini, assente il Comune invitato più e più volte a partecipare, sono state consegnate le chiavi di sette appartamenti ricavati nell’immobile al numero 2 di via Barnaba Manassei. Le sette famiglie che vi abiteranno, in locazione a canone concordato, sono risultate assegnatarie in base alla graduatoria dei partecipanti al bando emanato dall’ATER. 
   “L’ATER ha portato a termine un lavoro importante, complesso, mentre si svolgeva in città un dibattito sul miglior uso dell’immobile” ha detto l’assessore Melasecche, ricordando gli interventi sviluppatisi negli ultimi decenni circa la destinazione dell’edificio e dell’ex convento di San Pietro, fra cui quella di realizzarvi un grande museo, senza alcuna risorsa disponibile, a maggior ragione dopo la caduta in dissesto dell’Ente, oppure ampliare gli spazi a disposizione della scuola o della parrocchia, considerato che dall’800 ad oggi l’ex convento transitò dopo l’Unità d’Italia in proprietà del demanio pubblico. 
  “È stato fatto un recupero eccellente di un immobile dove fino a tre anni fa c’erano tonnellate di guano di piccione, abbandonato a sé stesso – ha proseguito – accanto a palazzi abitati da centinaia di famiglie. Per Terni rappresenta quindi il recupero di uno spazio fondamentale nel cuore della città”.
   “Ci sarà tempo per ragionare in futuro di altri interventi – ha detto ancora Melasecche – poiché è assurdo che il Comune sia proprietario del campanile e della sacrestia dell’adiacente antica chiesa di San Pietro, come è assurdo che la scuola viva situazioni di difficoltà quanto agli spazi disponibili”.
   “Oggi – ha rilevato – sette famiglie entrano in questo palazzo, che ha tra l’altro un ingresso di una bellezza unica. Ed è importante sottolineare che ATER ha ricavato nuovi alloggi recuperando un palazzo storico, senza consumo di suolo in periferia ma con un contributo alla rivitalizzazione del centro città che tutti auspicano torni a pulsare.  È una giornata di soddisfazione per tutti. Mi auguro comunque che, fin dai prossimi giorni, concluso oggi l’intervento da parte dell’ATER che aveva urgenza assoluta di utilizzare le somme a disposizione, pena la loro perdita con possibile danno erariale, si possa finalmente concludere l’accordo fra tutte le parti in modo che il Comune ceda alla Parrocchia la proprietà del campanile e della sacrestia dell’antica chiesa del convento, la scuola recuperi spazi utili all’attività didattica, la parrocchia possa acquisire spazi sia per l’abitazione del parroco, oggi distante dal sito ed il cui canone è a carico del Comune, sia per l’attività parrocchiale a forte valenza sociale”. 
  “Ho sollecitato io stesso – ha concluso l’assessore -, più e più volte nel corso degli ultimi anni, una tale armonizzazione senza ottenere esiti, ma credo che da oggi l’accordo sia più facilmente raggiungibile. Auspico che il Comune di Terni riprenda in mano tale trattativa, arenata dopo i tentativi che feci fino al 2019 quale assessore di tale ente, in modo da definire fra tutti i soggetti interessati sia le proprietà che gli oneri a carico delle parti in causa”. 
  L’intervento di recupero, incluso l’acquisto dell’immobile che è soggetto a vincolo monumentale, ha comportato un investimento di oltre 2,8 milioni di euro ed è stato cofinanziato dalla Regione Umbria con 954mila euro. Ha interessato il miglioramento statico dell’edificio, reso particolarmente urgente dagli avvenimenti tellurici che hanno interessato l’Umbria dal 1997 ad oggi, e il cambio di destinazione d’uso dei piani primo, secondo e dell’altana. 
  La ristrutturazione, oltre al recupero primario di tutto il fabbricato di proprietà di ATER, ha permesso il completamento di 7 alloggi, tutti dotati di zona soggiorno con angolo cottura, 1 o 2 camere da letto, 1 o 2 bagni più spazi di disimpegno. I lavori più consistenti hanno riguardato il consolidamento delle volte e dei solai, il rifacimento di gran parte delle coperture oltre al rinnovamento totale degli impianti termoidraulici, elettrici e di rete gas. Sono stati adottati tutti gli accorgimenti al fine di contenere le dispersioni termiche. 
  Gli alloggi, la cui superficie principale varia dai 44,70 ai 74,75 metri quadrati, sono stati assegnati in locazione a canone concordato per un importo mensile che va dai 190 euro per il più piccolo fino a 317,70 euro per quello di superficie maggiore, con soddisfazione dei richiedenti che hanno dichiarato inizieranno quanto prima a trasferirvi la propria abitazione.


Spighe Verdi in Umbria: presentato ai Comuni il questionario per nuove adesioni

Perugia 26 mar. 024 – Sono 7 in Umbria i comuni che si possono fregiare della bandiera spighe verdi, con l’auspicio che diventino sempre di più. Con questo obiettivo, oggi a Perugia è stato illustrato, ai rappresentanti dei comuni umbri interessati, il Questionario Spighe Verdi, che sarà pubblicato la settimana dopo Pasqua e che potrà essere consegnato entro il 22 maggio. I comuni con le Spighe verdi sono: Acquasparta, Deruta, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino e Todi. 
Hanno partecipato all’ incontro l’Assessore regionale al turismo, Paola Agabiti, il Presidente FEE (Foundation for Enviromental in Education) Claudio Mazza e la referente regionale Maria Rosi.
Un progetto che abbraccia molte tematiche, dall'agricoltura all' ambiente – ha affermato Paola Agabiti. “In quest’ottica”, prosegue l’Assessore – “stiamo lavorando insieme ai comuni per portare avanti progetti che possano coniugare l'attività economica con la tutela dell’ambiente, scegliendo strategie di gestione del territorio che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità”.

“La fondazione Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio” – ha dichiarato Claudio Mazza – “e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità”. “Il Questionario di 40 domande” – prosegue Mazza – “permette di avere una fotografia dell’intero territorio con tutte le progettualità, i punti di forza ed i punti di debolezza, che consentiranno alle amministrazioni di migliorare e rendere concreta la loro visione”. 
“Un circuito importante per fare sinergia tra piccoli comuni” – ha dichiarato Rosi – “che impone un colloquio costante con i cittadini per accrescere un processo virtuoso che qualifica i comuni e che migliora la sostenibilità e l’attrattività turistica”.


Altre informazioni dall'Ufficio stampa

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