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rifiuti, regione umbria replica a consiglieri regionali lega

(aun) – perugia, 23 giu. 018 – "Abbiamo letto con gran stupore le dichiarazioni dei due consiglieri regionali della Lega e davvero risulta assai difficile poter credere che gli stessi non conoscano la normativa regionale relativa alla raccolta dei rifiuti e la relativa distinzione delle competenze, e cioè quella della programmazione in capo alla Regione e quella della gestione operativa del servizio, in capo alle amministrazioni comunali". È quanto si sostiene in una nota della Regione.

  " In ogni caso - prosegue la nota -, basterebbe semplicemente leggere i risultati della raccolta differenziata per comprendere la differenza tra i singoli Comuni e chi, tra questi, si è maggiormente impegnato e si è speso per rispettare gli obiettivi indicati dal piano regionale. Ci sono Comuni che in questi anni hanno in maniera considerevole innalzato le percentuali di raccolta differenziata e chi invece la sta realizzando più lentamente. E magari, con un semplice sforzo di intelligenza, gli stessi consiglieri della Lega scoprirebbero che non sono affatto le amministrazioni comunali guidate da forze politiche di centro sinistra le meno virtuose. Tutt'altro.

   Tuttavia, visto che evidentemente i consiglieri Mancini e Fiorini non si sono degnati di leggere il rapporto elaborato dalla Giunta regionale e che è in loro possesso, ricordiamo agli stessi (che oggi sono esponenti di una forza di Governo) che l'Umbria ha raggiunto ben il 62 per cento per ciò che riguarda la raccolta differenziata (con Comuni che raggiungono il 70 per cento ed anche oltre). Obiettivo, questo, costantemente cresciuto negli ultimi anni, essendo partiti dal 32,9 per cento dell'anno 2010. Basti pensare che solo negli ultimi due anni tale percentuale è salita dell'11 per cento,  un valore che avrebbe potuto essere maggiore se non fosse stata fatta la scelta di guardare alla qualità, scorporando i cosiddetti "prodotti sanitari assorbenti".

   Inoltre, in questo tempo, la Regione Umbria ha contribuito a sostenere quei progetti nei sub-ambiti che hanno ammodernato l'impiantistica - mentre altrove hanno rinunciato al contributo regionale - scegliendo impianti di nuovissima generazione, cosa che sta già dando i suoi  frutti,  dato che tali scelte hanno permesso di abbattere in maniera drastica, per oltre il 50 per cento,  il conferimento di rifiuti in discarica. A dimostrazione che la stessa Regione Umbria è impegnata non solo sul versante della diminuzione della quantità di rifiuti da conferire in discarica, ma anche della loro qualità come abbiamo fatto appunto, dal novembre 2016, con lo scorporo dei "prodotti sanitari assorbenti".

   In ogni caso la Regione Umbria è abituata ad un lavoro istituzionale di squadra con le Amministrazioni comunali, collaborando per la soluzione delle criticità, come è avvenuto, ripetutamente, con la città di Perugia, autorizzando accordi interregionali  a fronte di ritardi negli investimenti per l'ammodernamento dell'impiantistica dell'area del perugino. E vale la pena ricordare che proprio la città di Perugia vede la Lega quale uno dei partiti che compongono la maggioranza di governo di questa amministrazione.

Sorprende, quindi – conclude la nota della Regione -, che i due consiglieri regionali della Lega non sappiano far altro che lasciarsi andare ad affermazioni di propaganda di basso livello; prima di dar vita a simili polemiche avrebbero dovuto - ripetiamo – prendere visione di dati ed informazioni che sono in loro possesso, per capire il vero stato delle cose in materia di raccolta dei rifiuti in Umbria, regione che nemmeno teme una comparazione a livello nazionale, avendo un dato ben oltre la media nazionale per ciò che riguarda la percentuale di raccolta differenziata".

Fa


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