Il Telefono Donna: un po' di storia...
Il Centro per le pari opportunità ha attivato, fin dal 1989, il servizio ‘Telefono Donna', al fine di realizzare azioni ed interventi di prevenzione e contrasto del maltrattamento e della violenza nei confronti delle donne. Il Telefono Donna ha operato, fin dalla sua nascita, secondo il modello dei Centri antiviolenza italiani ed europei ed è stato in Umbria il primo – e fino al 2014 l'unico - servizio specialistico nell'accoglienza di donne maltrattate e nella gestione dei percorsi di uscita dalla violenza. Il Telefono Donna ha individuato da subito come prioritaria, per l'efficacia delle sue azioni, la necessità di creare una forte interazione con la RETE dei servizi sociosanitari – sinergia garantita attraverso specifici Protocolli di intesa interistituzionali, stipulati nel corso del tempo con enti, forze dell'ordine, ordini professionali, servizi sociali etc.

In tal senso ha sottoscritto nel corso del tempo appositi protocolli di intesa con numerosi Comuni della regione, con le rispettive aziende sanitarie, con altre istituzioni e soggetti del terzo settore, che hanno avuto come principali obiettivi:

- l'emersione e la conoscenza del fenomeno del maltrattamento e della violenza;

- la creazione di una rete e di un percorso metodologico integrato tra il Telefono Donna, i servizi sanitari e socio-sanitari territoriali, i servizi sociali comunali, i servizi ospedalieri per costruire presidi e percorsi operativi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno, per l'accoglienza delle donne maltrattate e l'eventuale loro successivo inserimento in apposite strutture protette;
- la promozione di azioni di sensibilizzazione, formazione e aggiornamento verso la comunità in generale, le istituzioni e gli operatori interessati;
- la sensibilizzazione e il monitoraggio del fenomeno sul territorio;
- la realizzazione di percorsi formativi condivisi e a sostegno dell'attività delle operatrici/ori  dei servizi impegnati nella realizzazione di percorsi integrati di prevenzione e contrasto alla violenza e al maltrattamento contro le donne;
- la definizione, mediante appositi protocolli operativi, delle modalità di interazione tra il Telefono Donna e i diversi servizi sociali, socio-sanitari, sanitari che collaborano al contrasto del fenomeno della violenza e del maltrattamento, per condividere metodologie e percorsi operativi comuni, relativi alla gestione di interventi e percorsi personalizzati di uscita dalla violenza;
- la predisposizione di risorse qualificate, dedicate e integrate finalizzate all'accoglienza in emergenza e a quella programmata, in situazione protetta, di donne vittime di violenza e maltrattamento.

Le azioni prioritarie contemplate dai protocolli hanno riguardato:

- la sensibilizzazione e il monitoraggio del fenomeno sul territorio;
- la realizzazione di percorsi formativi condivisi e a sostegno dell'attività delle operatrici/ori dei servizi impegnati nella realizzazione di percorsi integrati di prevenzione e contrasto alla violenza e al maltrattamento contro le donne;
- la definizione, mediante appositi protocolli operativi, delle modalità di interazione tra il Telefono Donna e i diversi servizi sociali, socio-sanitari, sanitari che collaborano al contrasto del fenomeno della violenza e del maltrattamento, per condividere metodologie e percorsi operativi comuni, relativi alla gestione di interventi e percorsi personalizzati di uscita dalla violenza;
- la predisposizione di risorse qualificate, dedicate e integrate finalizzate all'accoglienza in emergenza e a quella programmata, in situazione protetta, di donne vittime di violenza e maltrattamento.
I protocolli, dunque, hanno sempre perseguito  la messa a valore delle potenzialità e disponibilità offerte dalla rete istituzionale umbra e dall'insieme dei servizi dislocati sul territorio, tentando di sistematizzarne un'operatività dedicata e qualificata all'interno di un sistema integrato di servizi, che ha avuto per lungo temp il suo punto di riferimento specializzato e di coordinamento nel Telefono Donna e che, oggi, si è concretizzata nella Legge Regionale 14/2016.

Nella sezione "Documenti" è possibile consultare lo storico e prelevare i documenti dei protocolli sottoscritti, fino alla pubblicazione della Legge Regionale n°14/2016. I Protocolli d'intesa più recenti sono disponibili a questo link.


Centro per le pari opportunità - Regione Umbria
Via Mazzini, 21 - 06121 Perugia
Tel. 075 504.6905
Si informa la Gentile Utenza che la Biblioteca delle Donne "Laura Cipollone" effettua i seguenti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Nel pomeriggio si può accedere solo tramite appuntamento scrivendo una e-mail all'indirizzo: pariopportunita@regione.umbria.it (indicando un recapito telefonico) oppure telefonando ai seguenti numeri: 075/5046901 - 6906. Lo Staff del Centro Pari Opportunità

Documenti

Protocollo Unico regionale Rete Antiviolenza Umbra (LR 14/2016)

Protocollo di lavoro Progetto U.N.A.

Protocollo d'intesa istituzionale tra il Comune di Città dii Castello, Azienda Sanitaria USL Umbria 1,il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria (CPO), la Croce Rossa Italiana - Sezione Alta Valle del Tevere per la realizzazione di un programma di azioni integrate contro la violenza e il maltrattamento nei confronti delle donne.

Protocollo d'intesa fra i Comuni di Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, San Venanzo, Todi, UslUmbria1 - Distretto sanitario della Media Valle del Tevere e il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria per la realizzazione di un programma di azioni integrate contro la violenza e il maltrattamento nei confronti delle donne.

Protocollo d'intesa per la costituzione e il funzionamento della rete locale antiviolenza di genere nel Comune di Foligno "Rete Antiviolenza Città di Foligno" per la promozione di strategie e la realizzazione di azioni integrate finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza e del maltrattamento nei confronti delle donne

Protocollo d'intesa tra il Comune di Corciano, il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria e il Distretto n. 1 dell'Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria n.1 per la realizzazione di un programma di azioni integrate contro la violenza e l'abuso nei confronti delle donne e dei loro figli minori.

Protocollo d'intesa istituzionale fra i Comuni di Magione, Tuoro sul Trasimeno, Città della Pieve, Castiglione del Lago, ASL Umbria 1 - Distretto Sanitario del Trasimeno e il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria per la realizzazzione di un "Programma di azioni integrate contro la violenza e il maltrattamento nei confronti delle donne".

Protocollo interistituzionale con i Comuni Associati zona sociale ex AT7 (Comune di Gubbio capofila e Comuni di Gualdo Tadino, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Costacciaro, Fossato di Vico), e la ASL n. 1 per la realizzazione di un "Programma di azioni integrate contro la violenza e il maltrattamento nei confronti dei minori e delle donne".

Protocollo Operativo contro la violenza ed il maltrattamento nei confronti delle donne tra il Comune di Perugia, il Distretto del perugino della ASL n. 2, l'Azienda Ospedaliera di Perugia, il Centro per le pari opportunità della Regione Umbria.

Protocollo di intesa tra il Comune di Perugia, il Distretto del perugino della ASL n. 2, l'Azienda Ospedaliera di Perugia, il Centro per le pari opportunità della Regione Umbria, per la realizzazione di un "Programma di azioni integrate contro la violenza e il maltrattamento nei confronti delle donne".

Protocollo di intesa: Azioni per l'inserimento/reinserimento lavorativo di donne vittime di violenza tra Provincia di Perugia Assessorato alle pari opportunità, Assessorato al Lavoro e Formazione professionale, Commissione d'Ente Pari opportunità; Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria; Consigliera di parità della Provincia di Perugia.

Protocollo di intesa tra i Comuni dell'Ambito territoriale n. 9 (Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno, Giano dell'Umbria e Spoleto), la ASL n. 3, il CESVOL ed il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria.

Protocollo di intesa tra il Comune di Marsciano, la ASL n. 2 ed il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria.

Protocollo di intesa con il Comune di Foligno e la ASL n. 3 e il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria.

Protocollo di intesa tra i Comuni di Umbertide, Lisciano Niccone, Montone, Pietralunga, la ASL n. 1 e il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria.

Protocollo di intesa tra i Comuni di Terni, Narni e Orvieto, l'ASL n. 4 e il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria.

Intesa siglata il 24 novembre 2006 tra il Centro per le pari opportunità della Regione Umbria e il CONI Regionale Umbria, per la campagna di informazione e sensibilizzazione contro il maltrattamento e la violenza contro le donne "Giochiamo di squadra contro la violenza sulle donne".